Per oltre un secolo, i tapiri, tra i più grandi mammiferi terrestri del Sud America con un peso che può superare i 300 chilogrammi, erano completamente scomparsi dallo stato di Rio de Janeiro, nel sud-ovest del Brasile. Ma oggi, grazie all'utilizzo di fototrappole, sono state finalmente catturate le prime immagini e video che testimoniano il ritorno spontaneo di questi iconici animali nella regione, all'interno del Parque Estadual Cunhambebe.
Secondo quanto riportato da media locali, l'ultimo avvistamento confermato del tapiro sudamericano o tapiro di pianura (Tapirus terrestris) nello Stato risale addirittura a 110 anni fa. Questa specie in particolare, una delle quattro specie di tapiro rimaste al mondo, è infatti classificata come "Vulnerabile" nella Lista Rossa IUCN ed è notoriamente difficile da avvistare e studiare anche a causa della sua natura elusiva.
Le popolazioni, inoltre, presentano una grande variabilità nella densità, rendendo molto complesso disegnare un quadro chiaro della loro distribuzione in Sud America. La loro scomparsa dalla regione era stata attribuita a una combinazione di minacce, tra cui la deforestazione, l'urbanizzazione e il bracconaggio per la carne e per la pelle. Inoltre, i tapiri sono spesso vittime di incidenti stradali che ne compromettono ulteriormente la sopravvivenza e l'espansione.
Negli ultimi anni, diversi progetti e organizzazioni si stanno impegnando nella reintroduzione di questa specie nei suoi habitat naturali, ma il ritorno nello stato di Rio de Janeiro sembra essere avvenuto in maniera del tutto naturale e spontanea. Le recenti immagini catturate dalle dalle fototrappole, hanno inoltre permesso di identificare almeno quattro individui diversi, inclusa una femmina accompagnata dal proprio cucciolo: un'ulteriore prova che il tapiro si sta anche riproducendo.
Le foto e video di questi emozionanti incontri, sono stati condivisi dai profili social del Parque Estadual Cunhambebe, ma ritorno dei tapiri rappresenta anche un segnale molto positivo per la biodiversità e gli ecosistemi locali. Il tapiro sudamericano svolge infatti un ruolo ecologico cruciale e viene spesso etichettato come "giardiniere della foresta". Grazie alla sua iconica proboscide prensile, si nutre di foglie, germogli, frutta e altro materiale vegetale, contribuendo a "ridisegnare" le foreste.
Ma soprattutto, nutrendosi di frutta, disperde i semi attraverso le feci contribuendo a spargerli per la foresta e favorendo la diffusione e la rigenerazione della vegetazione. Questo comportamento aiuta non solo la crescita di nuove piante, ma anche tutte le altre specie che dipendono dalla vegetazione per nutrirsi o prosperare. Il ritorno dei tapiri nello stato di Rio de Janeiro rappresenta quindi una ventata di speranza e una notizia molto positiva per l'intero ecosistema della regione.