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2 Gennaio 2025
13:43

I narcotrafficanti messicani usano anche gli animali per testare il Fentanyl e potenziarne gli effetti

Galline e conigli per testare la potenza del farmaco e serpenti e topi per punire i "cuochi" che lavorano nei laboratori dei narcotrafficanti del cartello di Sinaloa. Così gli animali vengono sfruttati per il commercio illegale della "droga degli zombie" secondo un'inchiesta del New York Times.

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I "cuochi" preparano la miscela, poi la iniettano in conigli e polli.  Il prodotto viene inoculato anche sugli esseri umani per testarne l'efficacia e riuscire ad ottenere così il monopolio della droga più richiesta e letale sul mercato statunitense: il fentanyl, un oppiode sintetico «cento volte più potente della morfina e 50 volte più dell'eroina», come specificato dalla Drug Enforcement Administration (Dea), l'agenzia federale antidroga degli Stati Uniti.

E' il risultato di un'inchiesta condotta dalle giornaliste Natalie Kitroeff e Paulina Villegas del New York Times che sono riuscite a verificare cosa sta accadendo in Messico dove il Cartello di Sinaloa, associazione criminale tra le più potenti non solo del paese centroamericano ma del mondo, sta sperimentando su animali e persone.  Il fine è potenziare l'effetto della droga e dominare il mercato della produzione in scala internazionale, soprattutto rivolgendosi agli Stati Uniti dove l'uso del fentanyl è ormai esploso.

«Se i conigli sopravvivono oltre i 90 secondi, il farmaco è ritenuto troppo debole per essere venduto agli americani», riportano sul quotidiano statunitense, facendo riferimento anche a quanto gli agenti americani che si occupano del narcotraffico in Messico, in sinergia con la polizia locale, hanno scoperto. Le giornaliste sono riuscite anche ad entrare in contatto diretto con chi si occupa nel cartello di "cucinare" la miscela mortale e andando a parlare pure con persone senza fissa dimora che si sono offerte come cavie a Culiacán, a Sinaloa, in cambio di 30 dollari.

I "cuochi" sono gli appartenenti al cartello che si occupano della preparazione della droga sintetica, nota anche come "droga degli zombie" e altamente mortale. L'utilizzo di animali per testare l'efficacia del loro prodotto è una prassi consolidata, tanto che durante alcune irruzioni condotte dalle forze dell'ordine nei laboratori dei narcotrafficanti sono stati trovati poi i cadaveri delle diverse specie utilizzate.

Ma gli animali non servono solo come cavie: il mercato dei farmaci veterinari, infatti, è quello a cui afferiscono i criminali per riuscire ad ottenere l'oppiode sintetico dopo che l'importazione dalla Cina delle componenti necessarie per la creazione del Fentanyl è stata bloccata. In particolare vengono utilizzati sedativi per cavalli e  xilazina, un tranquillante per animali che già da solo era noto dai tossicodipendenti con il nome di "Tranq". Quest'ultimo, però, unito alle altre sostanze chimiche, provoca «una combinazione che i funzionari americani avvertono può essere mortale».

«Lo inietti in una gallina e se impiega da un minuto a un minuto e mezzo a morire, significa che è venuto fuori davvero bene – è una delle testimonianze choccanti che uno dei cuochi ha rilasciato – Se non muore o ci mette troppo a morire, aggiungiamo xilazina».

I narcotrafficanti si riforniscono di cavie nei negozi della zona, spiegano le giornaliste: «Due dipendenti di un negozio di animali di Sinaloa, che hanno parlato a condizione di mantenere l'anonimato per timore di ritorsioni da parte dei membri del cartello, hanno confermato che è noto che i conigli più economici vengono acquistati per i test antidroga». La logica su cui i cuochi si basano per capire se l'efficacia della droga è quella desiderata è che deve portare al massimo alla morte di un coniglio su cinque: «Iniettiamo e se ne muore solo uno siamo sicuri che il prodotto è adatto alla vendita», ha spiegato alle reporter il responsabile di uno dei tanti laboratori che ci sono a Sinaloa.

Sempre per quanto riguarda gli animali, infine, sono anche utilizzati come "mezzo" per punire i cuochi che lavorano male, ovvero il cui prodotto non corrisponde alle necessità del cartello: tenere in vita i tossicodipendenti per aumentare la dipendenza e, di conseguenza, la richiesta. La tecnica di vessazione nei confronti di coloro che si occupano dei laboratori e che compiono errori nella formulazione della droga – studenti di chimica "arruolati" direttamente dai narcotrafficanti – è rinchiuderli in spazi angusti circondati da animali: «Uomini armati rinchiudono i trasgressori in stanze piene di topi e serpenti e li lasciano lì per lunghi periodi senza cibo né acqua».

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