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Molte persone si chiedono se alcuni degli alimenti comunemente presenti nelle nostre cucine possano essere condivisi anche con i nostri felini domestici. Uno di questi è il riso. Ma i gatti possono davvero mangiare il riso? La risposta breve è: sì, ma con molte riserve. Il riso non è un alimento tossico per i gatti, quindi una piccola quantità di riso ben cotto non rappresenta un pericolo immediato. Tuttavia, questo non significa che sia un cibo consigliato per la loro dieta quotidiana.
I gatti sono carnivori stretti, quindi il loro organismo è progettato per funzionare al meglio con una dieta a base di carne e pesce. Hanno un apparato digerente poco adatto ad assimilare gli amidi, come quelli contenuti nel riso, a causa della scarsa produzione di amilasi, l'enzima che serve proprio a digerire questi zuccheri complessi. Mangiare troppo riso può anche causare al gonfiore addominale, diarrea o, al contrario, stipsi, oltre a squilibri nutrizionali a lungo termine. Insomma, meglio evitare di renderlo un alimento abituale nella ciotola del nostro micio.
Come dare il riso al gatto? Porzioni e modalità
Sarebbe meglio evitare, ma se per qualche motivo siamo costretti a dare un po' di riso al proprio gatto è importante non esagerare. Prima di tutto, il riso deve essere ben cotto, preferibilmente bollito in acqua senza sale, olio, spezie o altri condimenti. Mai crudo, né condito come lo mangiamo noi. Le porzioni devono essere molto ridotte: al massimo un cucchiaino di riso bianco cotto, una volta ogni tanto, magari mescolato a carne bollita o un po' di petto di pollo, in modo da renderlo più coerente con le esigenze nutrizionali del gatto.
Non deve mai superare il 5% della razione giornaliera e non va mai dato per più di uno o due giorni consecutivi, se non espressamente consigliato dal veterinario per qualche ragione specifica legata alla salute. Il riso non fa parte della dieta naturale dei felini e, se usato, deve essere un'aggiunta occasionale e non un'abitudine. I gatti di casa non ne hanno bisogno e ci sono molte altre alternative per rendere la sua dieta più ricca e variegata.
Quali sono i benefici del riso per i gatti?
Dal punto di vista nutrizionale, il riso non offre benefici significativi ai gatti. Non essendo una fonte di proteine animali, non fornisce gli amminoacidi essenziali di cui un gatto ha bisogno, come la taurina, fondamentale per il funzionamento del cuore e della vista. In casi molto specifici, una piccola quantità di riso potrebbe aiutare temporaneamente a regolarizzare l'intestino in caso di feci molli o diarrea, Ma si tratta comunque di un intervento sintomatico e temporaneo. Non possiamo considerare il riso un alimento "utile" per un gatto in salute.
Cosa succede se il gatto mangia troppo riso?
Se un gatto consuma riso in quantità elevate o per un periodo prolungato, può anche andare incontro a gravi squilibri nella sua dieta. Il primo rischio è la malnutrizione, perché il riso non fornisce le proteine e i grassi animali necessari per sostenere il metabolismo felino. Il secondo rischio è legato all'apparato digerente: troppo riso può provocare problemi intestinali, come gonfiore, difficoltà digestive, diarrea cronica o stitichezza. In più, l'eccesso di amidi può favorire il sovrappeso e la comparsa di patologie metaboliche nel lungo periodo.
Il riso non è velenoso o tossico, ma non è cibo per un gatto, anche se per noi è un alimento importante. Se il micio ha problemi intestinali o mostra interesse per i nostri piatti a base di riso, magari possiamo concedergli un piccolo assaggio, ma sempre con estrema moderazione e, soprattutto, dopo aver consultato il veterinario esperto in nutrizione. La sua salute passa soprattutto dalla dieta che la natura e l'evoluzione hanno previsto per lui: carne e altre proteine. Ciò che ci piace o che possiamo mangiare noi, non sempre va bene per i nostri animali.