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9 Gennaio 2025
11:13

I gatti dell’aeroporto di Fiumicino avranno una nuova casa. La Garante: «Sono patrimonio della città»

Gatti randagi dell’aeroporto di Fiumicino potrebbero avere una nuova casa decisamente più sicura. Lo annuncia il delegato ambiente e tutela animali della Città metropolitana di Roma Capitale. Sulla vicenda è intervenuta anche la Garante per i diritti degli animali della Capitale che spiega: «I gatti sono un patrimonio bioculturale del Comune».

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La presenza di gatti liberi all'interno dell’Aeroporto di Fiumicino è diventata una questione urgente nell'agenda del Città Metropolitana di Roma. Ogni giorno, i gatti vagano all'interno del perimetro aeroportuale mettendo a rischio non solo la loro incolumità, ma anche la sicurezza dei viaggiatori e del personale.

Per questo nei prossimi giorni verrà aperto un tavolo di confronto tra il Comune di Fiumicino, la Asl Roma3 e la Società Aeroporti di Roma, che consenta di individuare in breve tempo una nuova area da destinare ai gatti all’interno della zona aeroportuale, ma in sicurezza.

Il futuro dei gatti dell'Aeroporto di Fiumicino

L'apertura di un tavolo di confronto per decidere sulla eventuale ricollocazione dei gatti è stata annunciata attraverso una nota ufficiale dal consigliere della Città Metropolitana delegato alla tutela degli animali Rocco Ferraro: «Questo permetterà a chi se ne sta prendendo cura da anni di continuare a farlo, utilizzando al meglio le risorse disponibili. La ricollocazione dei gatti in un’area idonea e controllata consentirà di raggiungere il duplice obiettivo di liberare l’airside e impedire possibili cause di incidenti, oltre a restituire a questi animali uno spazio di vita sicuro, cure sanitarie e azioni di contenimento e controllo, come la sterilizzazione. È importante ricordare che, quando i gatti sono liberi e in condizioni di randagismo, la responsabilità ricade sul sindaco del comune in cui essi si trovano».

I dossier sul tavolo sono tanti: la mancanza di dissuasori alle recinzioni, la presenza di isole ecologiche nell’area, e l’assenza di figure specifiche incaricate di prelevare e sterilizzare gli animali sono tutti fattori che hanno contribuito all’aumento incontrollato del numero di gatti nella zona.

La Garante dei diritti degli animali di Roma Patrizia Prestipino, spiega a Kodami: «I gatti sono un patrimonio bioculturale del Comune di provenienza e quindi del Sindaco. Speriamo che insieme alle diverse istituzioni aeroportuali si possa arrivare a una decisione che tuteli in primis il benessere di questi animali». E aggiunge: «Della vicenda si sta occupando molto bene il delegato Rocco Ferraro, ma il nostro ufficio ha fatto sapere al delegato della Città Metropolitana che se ha bisogno di aiuto ci siamo».

Il futuro della gestione dei gatti liberi all’Aeroporto di Fiumicino dipenderà dalle decisioni che verranno prese nelle prossime settimane, quando sarà aperto il tavolo di confronto tra le varie istituzioni. La creazione di una zona dedicata e controllata non solo risolverebbe i problemi di sicurezza, ma migliorerebbe anche la qualità della vita di questi animali. La soluzione potrebbe rappresentare un modello di gestione delle colonie feline che altre realtà potrebbero seguire, dimostrando che un equilibrio tra rispetto per gli animali e tutela della sicurezza pubblica è possibile.

Cosa sono le colonie feline e come vengono gestite?

Le colonie feline sono gruppi di gatti liberi che vivono in un’area ben precisa. In Italia, le colonie feline sono riconosciute e tutelate dalla legge, che stabilisce delle normative per la loro gestione. L’obiettivo principale è quello di garantire una coesistenza pacifica tra i gatti e l’ambiente urbano, prevenendo il loro proliferare incontrollato e migliorando la loro qualità della vita. A differenza di quanto accade in altre parti del mondo, dove i gatti di strada sono spesso eliminati o allontanati, in Italia la gestione delle colonie feline si basa su un approccio che prevede la sterilizzazione e l’alimentazione controllata degli animali. La gestione delle colonie feline è affidata a un referente, spesso volontario di un'associazione animalista, che si occupa di nutrire i gatti, controllare la loro salute.

Per la corretta gestione della colonia però è necessario avviare un piano di sterilizzazione, e questo è possibile attraverso le istituzioni locali e le Asl. A Fiumicino, il problema dei gatti randagi all’interno dell’aeroporto è strettamente legato alla gestione delle colonie feline locali. Molti degli animali che vivono nell’aeroporto sono, infatti, parte di una colonia che si è sviluppata nell’area. Questi gatti vivono in un ambiente non ideale per il loro benessere e la loro sicurezza. La proposta di creare un'area dedicata a questi animali all’interno dell’aeroporto è, quindi, una soluzione che potrebbe conciliare la tutela degli animali e la sicurezza dell’aeroporto.

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