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27 Ottobre 2024
14:00

I gatti battono i bambini in un gioco di associazioni tra immagini e parole: lo studio che sorprende

I gatti riescono ad associare tra loro immagini e parole più velocemente dei bambini e senza alcun addestramento o premio. Significa che ci ascoltano più di quanto immaginiamo, o di quanto lascino intravedere.

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I gatti sembrano sempre distaccati, freddi e completamente indifferenti alle nostre parole. Eppure, sembra proprio che ascoltano e comprendono quello che diciamo molto di più di quanto siamo portati a pensare. Secondo infatti un nuovo studio, pubblicato su Scientific Reports, i gatti riescono ad associare parole e immagini persino più velocemente dei bambini. Per scoprirlo, i ricercatori hanno sottoposto 31 gatti a un test ideato appositamente per i nostri bimbi, mostrando loro due immagini animate accompagnate da due parole inventate.

Quando sullo schermo appariva un unicorno blu e bianco, si sentiva pronunciare la parola "keraru". Quando invece compariva un sole arancione, la parola inventata che lo accompagnava era "parumo". Una volta che i gatti si erano esercitati brevemente con questo primo test, i ricercatori hanno invertito gli abbinamenti immagine-parola per vedere come avrebbero reagito i felini. Quasi tutti i gatti erano visibilmente sorpresi o confusi, trascorrendo in media il 33% di tempo in più a fissare lo schermo, per capire cosa non andasse.

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Uno dei gatti durante il test. Immagine da Takagi et al., 2024

Secondo gli autori, questo significa che avevano imparato rapidamente le associazioni immagine-parole iniziali, riconoscendo subito la discrepanza imprevista nella seconda parte del test. Lo hanno fatto dopo appena due brevi "esercizi" della durata di soli 9 secondi. Al contrario, i bambini di 14 mesi hanno solitamente bisogno di un numero maggiore di ripetizioni (ovvero quattro) e di singole sessioni di almeno 15 secondi. I gatti battono quindi i bambini in questo gioco, imparando più rapidamente ad associare immagini e parole.

Questo sorprendente risultato, dimostra però anche che i felini più amati del mondo non solo ascoltano con molta attenzione ciò che diciamo, ma anche che sono in grado di imparare e associare le parole senza bisogno di alcun addestramento specifico o di un ricompensa. Uno dei punti più interessanti emersi da questo studio è proprio che i gatti, a differenza di come si fa solitamente con i cani, non sono stati motivati o premiati con alcun premio o ricompensa, hanno fatto tutto in maniera spontanea.

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Test e parole inventate associate alle immagini usate nell’esperimento. Immagine da Takagi et al., 2024

Questa capacità di apprendimento naturale e del tutto spontanea, li avvicina di parecchio ai neonati umani, che imparano più o meno in maniera simile la lingua della loro madre, semplicemente ascoltandola e senza che gli venga insegnata. Secondo gli autori, quindi, i felini domestici prestano molta attenzione alle nostre parole e alle nostre conversazioni e cercano di capirci più di quanto immaginiamo, o di quanto lascino intravedere.

Questo studio conferma ancora una volta che i nostri felini, seppur notoriamente indipendenti e riservati, sono in realtà molto più attenti e connessi al mondo umano di quanto crediamo. Non saranno mai dei grandi amanti del riporto (anche se alcuni lo adorano), ma stanno sicuramente ascoltando e imparando da noi, come dimostrano ormai sempre più studi cognitivi e relazionali coi felini domestici, per troppo tempo trascurati a causa dei pregiudizi che vogliono i gatti freddi, indifferenti e distaccati.

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