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I due fenicotteri travolti dalla tempesta nelle Marche riprendono il volo: il video della liberazione

Sono stati liberati alla Salina di Cervia i due fenicotteri recuperati il 15 marzo sul Monte Catria, nell’Appennino umbro-marchigiano, dove si erano schiantati a causa di forti raffiche di vento. Si tratta degli unici due fenicotteri dello stormo composto da nove individui. Il video mostra il loro emozionante ritorno in natura.

18 Marzo 2025
10:04
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Sono stati liberati i due fenicotteri sopravvissuti allo schianto sulle rocce del Monte Catria, nell’Appennino umbro-marchigiano. La mattina di venerdì 14 marzo uno stormo di 9 fenicotteri rosa che stava sorvolando l'Appennino è stato travolto da una forte raffica di vento. Il giorno successivo gli animali sono stati ritrovati dai Carabinieri Forestali e dagli operatori del Cras Marche in una faggeta sulla cima della montagna.

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Il recupero del fenicottero da parte degli operatori del Cras Marche è stato molto difficoltoso perché avvenuto in un bosco di faggi sul Monte Catria

Dei nove esemplari dello stormo solo due sono stati trovati ancora in vita e dopo qualche giorno sotto osservazione sono stati liberati. Il luogo scelto è la Salina di Cervia, il più adatto per loro e il più vicino al Cras che si trova in una zona di confine tra Marche ed Emilia Romagna.

Il video della liberazione dei due fenicotteri rosa

Nel video della liberazione viene mostrata la sequenza del ritorno in natura dei due fenicotteri. Ogni animale è stato trasportato all'interno di una scatola che poi è stata aperta una volta arrivati alla Salina di Cervia. Il luogo non è casuale dato che l'habitat prediletto da questa specie sono le zone umide, ambienti caratterizzati dalla compresenza di acqua e terra. Si tratta di aree sempre più rare e preziose perché forniscono risorse a una grande varietà di uccelli acquatici, fenicotteri compresi.

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I primi goffi tentativi di volo del fenicotteri dopo la liberazione

Una volta arrivati alla Salina i fenicotteri si sono ambientati passeggiando nell'acqua bassa e dopo qualche goffo tentativo sono riusciti finalmente a spiccare il volo. Si è conclusa così la brutta avventura dei due fenicotteri che con l'aiuto degli esperti sono riusciti a riprendere il viaggio.

Perché il fenicottero è rosa

Il fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) è diffuso in diverse aree del mondo, tra cui l’Europa, l’Africa e l’Asia, ed è facilmente riconoscibile per il suo piumaggio rosa, caratteristico che lo rende una delle specie più iconiche tra gli uccelli acquatici.

Il colore rosa però non è innato, ma deriva dall'alimentazione del fenicottero. Questi uccelli infatti si nutrono principalmente di piccoli crostacei, alghe e altri microrganismi acquatici ricchi di carotenoidi, pigmenti naturali responsabili della colorazione delle piume. Senza questa dieta specifica, il loro piumaggio sarebbe bianco o comunque molto pallido.

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Il colore rosa del fenicottero è dovuto alla sua alimentazione, non è il colore naturale del piumaggio

In Italia, il fenicottero rosa è presente soprattutto nelle zone umide costiere, come le lagune, le foci dei fiumi, e ovviamente le saline. Le principali aree di nidificazione si trovano in Sardegna, in particolare nello Stagno di Molentargius vicino a Cagliari, in Emilia Romagna nelle Valli di Comacchio, in Puglia nelle Saline di Margherita di Savoia, e anche sul Delta del Po. Negli ultimi decenni, la popolazione di fenicotteri in Italia è aumentata proprio grazie alla protezione delle aree umide.

Per questo la sua presenza è considerata nel nostro paese un indicatore della qualità dell’ecosistema.

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