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10 Dicembre 2024
17:35

I cani che “parlano” con le tastiere sonore riescono a combinare due parole in modo consapevole

I cani che utilizzano le pulsantiere sonore, le soundboard, riescono a combinare due parole in modo intenzionale per esprimere desideri e bisogni in maniera consapevole, lo dimostra un nuovo studio.

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Negli ultimi anni, complici i tanti video che girano sulle piattaforme social, si sono diffuse molto le cosiddette soundboard, tastiere sonore associate a parole specifiche che i cani premono per "parlare" con i loro umani. Alcuni video mostrano, per esempio, un cane premere un pulsante che dice "fuori" e subito dopo un altro che dice "pipì", associazioni di parole che però non sono frutto del caso o della "semplice" imitazione.

Un nuovo studio condotto dal Comparative Cognition Lab dell'Università della California a San Diego e pubblicato sulla rivista Scientific Reports ha infatti dimostrato che i cani possono davvero combinare due parole in modo intenzionale per esprimere desideri e bisogni.

Due parole combinate in modo coerente e consapevole

La ricerca ha coinvolto 152 cani abituati all'utilizzo delle tastiere sonore per un periodo di 21 mesi, registrando oltre 260.000 pressioni di pulsanti, di cui 195.000 effettuate direttamente dai cani. E secondo i ricercatori del Comparative Cognition Lab i risultati dimostrano chiaramente che i cani usano le tastiere per combinare due parole in modo consapevole. Le analisi statistiche dimostrano che non si tratta di pressioni casuali o di imitazione dei propri umani di riferimento: quando i cani combinano due pulsanti, queste sequenze riflettono richieste specifiche e consapevoli.

Le parole più utilizzate riguardano soprattutto bisogni essenziali come "fuori", "gioco", "cibo" e "pipì". E non solo i cani premevano questi pulsanti per soddisfare le singole esigenze immediate, ma creavano combinazioni come "fuori" + "pipì" o "cibo" + "acqua" in modo coerente. Queste particolari sequenze si verificavano con una frequenza significativamente superiore rispetto al puro caso, suggerendo che gli animali stanno davvero cercando di comunicare concetti complessi e combinati tra loro.

Questo nuovo studio, che si aggiunge ad altri dello stesso team, riduce ulteriormente alcuni dubbi sollevati da una parte della comunità scientifica sulle capacità dei cani di comunicare grazie alle soundboard.

Tutti i dati analizzati nello studio sono stati raccolti tramite un'app di citizen science – la scienza partecipata da comuni cittadini – chiamata FluentPet, che consente alle persone di registrare in tempo reale le pressioni dei pulsanti dei propri cani per metterli a disposizione degli scienziati. I ricercatori hanno poi analizzato i dati usando metodi statistici avanzati ed effettuando simulazioni al computer per determinare se le combinazioni fossero casuali, imitate o realmente intenzionali. E i risultati hanno mostrato schemi ben definiti che confermano la capacità dei cani di comunicare in modo consapevole.

Verso nuovi orizzonti nella comunicazione animale

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I pulsanti sonori possono essere usati per una comunicazione più precisa tra cani e umani

Questo tipo di ricerca apre ancora nuove possibilità per migliorare la comunicazione tra i cani e i loro umani di riferimento. Naturalmente, sappiamo bene che "il migliore amico dell'uomo" si è guadagnato questo "titolo" anche perché è già una delle specie più comunicative in assoluto. Un cane "parla" attraverso vocalizzazioni, posture, sguardi, contatto fisico, espressioni facciali e tantissimi altri segnali e comportamenti. Tuttavia, le tastiere sonore possono aggiungere un canale in più, che può essere anche più preciso. Premendo un pulsante, il nostro amico può dirci rapidamente se vuole andare al parco, se ha fame o se vuole uscire semplicemente per fare i propri bisogni.

Questa maggiore comprensione dei desideri del cane non solo può migliorare la comunicazione e la convivenza, ma potrebbe rafforzare il legame emotivo tra un umano e il suo compagno a quattro zampe, creando una relazione più interattiva e soddisfacente per entrambi. Ora, pur avendo dimostrato l'intenzionalità nelle combinazioni di due parole, i ricercatori vogliono andare ancora oltre. Gli studi futuri esploreranno, per esempio, se i cani possono usare le tastiere per riferirsi a eventi passati o futuri, come un giocattolo perduto o combinare i pulsanti in modo creativo per comunicare concetti per i quali non hanno parole specifiche.

Ricordi, aspettative, idee astratte, sono solo alcune delle possibilità che potrebbero cambiare radicalmente il nostro modo di pensare all'intelligenza e alla comunicazione animale, non solo quella del cane. Questo tipo di studi, ancora agli albori, rappresentano un passo importante verso una maggiore comprensione del mondo interiore dei nostri amici a quattro zampe. Siamo infatti solo all'inizio e sicuramente c'è ancora molto da capire sul modo in cui i cani cani utilizzano le tastiere sonore per "parlare", ma le barriere comunicative tra le specie stanno diventando via via sempre più sottili, e questo non può far altro che far accrescere la consapevolezza e migliorare la convivenza.

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