Sta per arrivare un cane nella tua vita. Sì, anche se pensi di averlo preso per tuo figlio, sarà la vita di tutta la famiglia a cambiare con la sua presenza. Sta per succedere tra pochi giorni, perché sei una di quelle persone che per Natale ha deciso di far entrare un cane tra le mura domestiche e, probabilmente, sei nella percentuale di coloro che non si sono particolarmente informati su cosa significhi davvero una scelta del genere.
E' un dato di fatto, confermato dalla quantità di cani abbandonati nei canili, che ancora troppe persone non hanno valutato correttamente quanto impegno e quali oneri comporta adottare o anche comprare un quattro zampe, soprattutto se cucciolo. Il piccolo batuffolo che porterà gioia sotto l'albero, infatti, diventerà entro l'estate un adolescente che porterà con sé le istanze tipiche di quel passaggio d'età e non avrà più nulla a che vedere con quel "peluche" che era stato messo dentro un pacco regalo.
Ci vuole consapevolezza nel decidere di condividere la propria esistenza e quella degli altri membri del gruppo familiare con un animale sociale che ha bisogni e desideri cui ormai anche la scienza ha dato valore e dimostrazione: quel cane non è un oggetto ma un soggetto dotato di emozioni e cognizioni.
Ora, però, visto che l'arrivo è vicino c'è qualcosa che puoi comunque fare perché sei ancora in tempo perché un regalo di una notte si trasformi in una delle esperienze più belle che tu e la tua famiglia potreste avere la fortuna di vivere per tutto il tempo in cui Fido sarà con voi.
Conoscere infatti i cani e la loro etologia, ovvero il loro comportamento, è una conditio sine qua non per far sì che la relazione diventi una grande risorsa per affrontare la vita insieme e la vita in generale con una marcia in più. Perché un cane cambia la vita e può farlo decisamente in meglio se è compreso e rispettato, restituendo amore sicuramente ma in realtà dando vita a una dimensione affettiva ancora più funzionale e profonda in cui sarà il partner ideale per ciascuno dei suoi familiari.
Ecco allora una serie di consigli che nel tempo abbiamo dato su Kodami per iniziare al meglio una relazione sana con il cane che, a brevissimo, sarà il nuovo componente della tua famiglia.
Se hai scelto un cane di razza, hai valutato le sue motivazioni?
Le motivazioni sono i desideri e i bisogni che ogni cane ha. Come ha scritto Elena Garoni, veterinaria esperta in comportamento su Kodami, «la definizione di motivazione è: cosa l’individuo si aspetta e cosa ricerca nel mondo per raggiungere la gratificazione e sfuggire alla frustrazione. È un concetto che unisce strettamente due termini, desiderio e bisogno, fondamentali per raggiungere la felicità».
Per facilitare la comprensione di questo aspetto fondamentale e dunque per far sì che tu e il tuo cane possiate vivere una vita appagante, basta pensare a noi esseri umani e alle "passioni" che ci spingono ad andare avanti o, meglio, proprio a vivere. Facciamo un esempio citando una razza in particolare, così che possa essere più facile conoscere in linea di massima le caratteristiche di una tipologia senza però dimenticare che poi ogni cane è un individuo a sé e che contribuisce al suo benessere psicofisico la singola personalità e anche il contesto in cui cresce e
Ad esempio, hai pensato di far entrare in famiglia un Labrador Retrivier, perché tutti ti hanno detto che "è il cane più buono del mondo". Sì, questi splendidi cani portano con sé la narrazione di essere sempre gentili e dolci ma tanti di loro, purtroppo, non vivono vite appaganti proprio perché si pensa che la loro "funzione" sia solo quella di apportare affetto alle persone.
I Labrador hanno una storia alle spalle di ottimi cacciatori in realtà e la loro esuberanza è frutto anche della gioiosa eredità che provavano i suoi antenati nel riportare gli uccelli prede ai cacciatori in passato. Ecco il senso di quella parola "retrivier" che puoi verificare del resto anche oggi quando vedrai il tuo Fido chiederti di giocare insieme a lui inseguendo una pallina o invitandoti a tirargli un legnetto e anche quando ti accoglierà in casa tenendo in bocca il suo pupazzo preferito. Il Labrador è diventato "il cane perfetto" perché le sue alte motivazione collaborativa e affiliativa lo rendono estremamente dolce e gentile pur di compiacerti ma c'è quel lato esuberante che, appunto soprattutto durante la fase di crescita, viene spesso percepito come un problema nella gestione da parte dei neofiti e che trasforma il cane per antonomasia simbolo della tenerezza in un ciclone di cui c'è da affrontare la parte più esplosiva. Altra cosa che spesso accade ai Labrador nelle famiglie che non hanno tenuto conto del suo carattere e della necessità che ha di fare movimento e esprimere le motivazioni sillegica e predatoria è che possano provare noia e scaricare poi su oggetti di casa la propria frustrazione. O, ancora, ingrassare tanto perché il cibo diventa l'unica "cura" che le persone hanno nei confronti di cani che però tendono a ingrassare (non tutti, sia chiaro, dipende dalla presenza di un gene in particolare).
Se hai altri dubbi o curiosità dunque perché sei in attesa dell'arrivo di un Labrador, ecco una puntata del nostro format "Che razza di storia" che può aiutarti a capire bene chi sarà il prossimo componente della tua famiglia e navigando sul nostro canale YouTube troverai anche approfondimenti su altre tipologie come il Jack Russell, il Mastino Napoletano, il San Bernardo, il Bassotto Tedesco e molti altri.
Scegliere un meticcio e affrontare insieme un viaggio pieno di scoperte
Un capitolo a parte, invece, meritano i meticci: "i veri cani". Senza nessun intenzione di fare una classifica tra quale cane è meglio di un altro, ciò che ci teniamo a sottolineare è che adottare un cane "senza razza" da un canile per noi rappresenta la scelta migliore che si possa fare. L'unicità del meticcio, del resto basta solo rifletterci un attimo con attenzione, è un dato di fatto. I "bastardini" sono i cani dei cani, sicuramente la loro caratteristica precipua è quella di essere privi appunto di una linea di sangue imposta dall'essere umano e, se ci si riflette, rispecchiare ancora il cane in natura. Bisogna guardare a loro, infatti, capovolgendo il paradigma e trovando in ognuno delle motivazioni di razza che possono essere un mix di passioni da scoprire insieme. Anche in questo caso, vi consigliamo di dare un'occhiata a quanto l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio racconta nella puntata dedicata a loro in "Che razza di storia":
Ancora molte persone, però, pensano che i cani che sono confinati dentro le strutture di tutto il Paese siano animali difficili o con un passato "pesante", della serie «se qualcuno li ha abbandonati vuol dire che sono "cattivi"». Mettiamola invece su un altro piano e basandoci su cose concrete, non idee che non sono poi state verificate con i fatti: «nei canili c'è l'oro», come ha spiegato l'istruttrice cinofila Claudia Marini proprio su Kodami: «I cani dei canili hanno problemi di comportamento”: falso! Sicuramente ci saranno anche soggetti che hanno una biografia e un passato poco piacevole o fatto di esperienze che possono averli segnati, ma la maggior parte dei cani di un rifugio ha un unico problema dovuto da una grande caratteristica della specie: il cane è un animale sociale, è abituato a pensarsi in un‘ottica di gruppo … La maggior parte dei cani che viene adottato recupera perfettamente, in maniera importante se non definitiva su tanti aspetti sensibili e critici che si possono notare di primo acchito in un rifugio. E chiunque abbia adottato un cane in canile potrà confermarlo».
La verità, bisogna dirlo, è che le strutture del Belpaese sono poco conosciute e ancora i canili vengono mal promossi, soprattutto da parte delle istituzioni: fidatevi di noi, andate nei rifugi di zona e anche se non è un cane il regalo di Natale che avete pensato, potreste voi fare un regalo a un cane di canile: dedicargli del tempo o anche solo offrire a chi gestisce le strutture ciò di cui hanno bisogno, che siano coperte o medicinali sicuramente chi opera per il benessere degli ospiti saprà indirizzarvi al meglio.