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26 Marzo 2025
12:53

Gli squali non sono animali silenziosi come pensavamo: rilevati i loro suoni per la prima volta

Un nuovo studio rivela che lo squalo Mustelus lenticulatus può emettere suoni simili a clic, nonostante l’assenza di organi vocali. Il suono sembra prodotto dallo schiocco dei denti, ma la sua funzione resta ancora sconosciuta.

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Gli squali non sono animali silenziosi che si muovono nelle profondità del mare senza emettere un suono. Un nuovo studio pubblicato per la prima volta sulla rivista Royal Society Open Science ha rilevato per la prima volta che anche gli squali possono emettere suoni simili a clic.

Questo comportamento è stato osservato nello squalo Mustelus lenticulatus, originario degli estuari poco profondi intorno alla Nuova Zelanda. Un esemplare maneggiato sott'acqua da un subacqueo ha prodotto una serie di clic registrati dagli studiosi. Si tratta del primo caso documentato di produzione deliberata di suoni da parte di uno squalo. Una scoperta sorprendente perché questi animali sono privi di organi adatti a produrre suoni.

Gli squali possono emettere suoni: lo studio

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Siamo abituati a pensare al mare come un luogo di silenzio e buio, ma le cose non sono affatto così. Alcune specie possiedono strutture sociali molto articolate e di conseguenza anche il loro linguaggio riflette un elevato grado di complessità. Mammiferi marini come delfini e capodogli riescono a comunicare tra i diversi membri del proprio gruppo e ogni suono ha una funzione specifica, ad esempio le mamme-tursiope si rivolgono ai loro piccoli in modo molto simil a quello con cui gli esseri umani si rivolgono ai bambini. Inoltre, come dimostra il caso di Delle nel Mar Baltico, anche i delfini parlano da soli quando si sentono isolati. Altre specie, come le orche, stanno addirittura sviluppando dei veri e propri "dialetti" a seconda del loro areale di provenienza, e quando gruppi diversi si incontrano utilizzano una lingua franca per agevolare la comprensione reciproca.

C'è però una distinzione fondamentale tra i delfinidi e gli squali: questi ultimi sono privi di organi adatti a produrre suoni, e anche le strutture sociali degli squali non sono paragonabili a quelle dei mammiferi. Eppure anche gli squali, secondo quanto rilevato da Carolin Nieder, prima firmataria dello studio, esistono prove della produzione attiva di suoni da parte di uno squalo.

Nel corso dello studio, 10 squali Mustelus lenticulatus hanno prodotto clic a banda larga durante la manipolazione da parte dei ricercatori, cioè si sono verificati su un'ampia gamma di frequenze, alcune delle quali possono essere avvertite dagli esseri umani.

"Per quanto ne sappiamo, questo studio sarebbe il primo a dimostrare che gli squali possono produrre suoni", si legge nello studio. In media, gli squali hanno prodotto nove clic durante la manipolazione sott'acqua, della durata media di 48 millisecondi, ovvero più veloci di un battito di ciglia.

La maggior parte dei clic si è verificata contemporaneamente a movimenti della testa e del corpo, come il piegarsi da sinistra a destra. Tuttavia, diversi clic si sono verificati anche senza alcun movimento evidente della testa o del corpo. Circa il 25% si è verificato contemporaneamente a un'oscillazione esplosiva, cioè alla vigorosa flessione della testa e del corpo da un lato all'altro; mentre il 70% si è verificato contemporaneamente a un'oscillazione calma; infine, il 5% dei clic si è verificato in assenza di evidenti movimenti del corpo.

"Sia i movimenti di oscillazione esplosivi che quelli calmi non erano automaticamente accompagnati da suoni di clic", sottolineano i ricercatori. Questi movimenti però forniscono un indizio importante per capire come fanno gli squali a emettere suoni in assenza di organi deputati a questo scopo.

Come fa lo squalo a emettere suoni anche senza organi vocali?

La produzione attiva di suoni è intenzionale e avviene da parte dell'animale tramite un meccanismo interno. Al contrario, i suoni passivi sono prodotti involontariamente e si verificano contemporaneamente come sottoprodotti di attività specifiche, come ad esempio il nuoto.

Nel caso degli squali non erano mai stati registrati prima suoni attivi prodotti attivamente, e uno dei motivi per cui i ricercatori non avevano mai testato questo aspetto è l'assenza di un organo deputato a tale scopo. Similmente a quanto avviene anche nella nostra specie, la comunicazione verbale è il frutto di un condizionamento ambientale unito a una specifica conformazione fisica. Nel caso della nostra specie l'apparato fonatorio ci dà la possibilità di emettere suoni, e la cultura ci fornisce il vocabolario da articolare.

Negli squali però mancano organi deputati a questa funzione. Secondo i ricercatori nel caso del Mustelus lenticulatus a produrre il clic è lo schiocco dei denti. Numerose specie di pesci ossei chiamati teleostei utilizzano l'attrito dentale per produrre suoni di angoscia e aggressività. Tuttavia i loro denti sono molto diversi da quelli degli elasmobranchi, il gruppo di squali di cui fa parte anche il Mustelus lenticulatus, nel suo caso sono più lascamente incorporati nella pelle e collegati da tessuti connettivi meno rigidi.

Eppure è stato osservato che la forma dei denti potrebbe agevolare la produzione di suoni: ogni dente di questa specie ha infatti una corona bassa con due deboli cuspidi laterali, una conformazione adatta a stritolare i carapaci dei crostacei.

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La forma dei denti del Mustelus lenticulatus potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella produzione dei suoni

Perché gli squali Mustelus lenticulatus abbiano sviluppato questa capacità rimane invece una domanda ancora aperta, come ammettono i ricercatori stessi: "Sono necessarie ulteriori osservazioni comportamentali per testare questa ipotesi e verificare se gli squali producono clic in condizioni più naturali senza interferenza umana".

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