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12 Novembre 2024
15:51

Gli elefanti africani sono sempre più a rischio: in 50 anni scomparso quasi l’80% della popolazione

Il più lungo e completo studio mai effettuato sugli elefanti in Africa dimostra che le popolazioni di entrambe le specie sono crollate del 77% in buona parte del continente. Gli elefanti africani sono quindi sempre più a rischio di estinzione.

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Gli elefanti africani sono sempre più vicini al baratro dell'estinzione. In poco più di cinquant'anni, le popolazioni delle due specie presenti in Africa sono infatti crollate quasi dell'80%, a causa soprattutto della perdita di habitat e del bracconaggio per le zanne. Questo dato emerge da un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences coordinato dalla Colorado State University, il più lungo e completo mai condotto sulla situazione degli elefanti africani, che ha analizzato oltre mezzo secolo di dati raccolti in ben 37 paesi.

In Africa vivono due specie diverse di elefanti: l'elefante africano di savana (Loxodonta africa), quello più diffuso e conosciuto, e l'elefante africano di foresta (L. cyclotis), più raro e localizzato esclusivamente in alcuni paesi dell'Africa occidentale. Entrambi sono già considerati a rischio: quello di savana è infatti inserito nella categoria "In pericolo" della Lista Rossa IUCN, mentre quello di foresta, che se la passa ancora peggio, nella categoria "In pericolo critico". Per tutti e due il futuro è più che mai incerto.

I dati drammatici: ridotta drasticamente la popolazione

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Gli elefanti di foresta (Loxodonta cyclotis) hanno subito un calo drammatico di oltre il 90% a partire dal 1964

I dati messi insieme dai ricercatori coprono un arco di tempo molto ampio, che va dal 1964 al 2016. Si tratta del più lungo e completo monitoraggio di questi animali mai realizzato in Africa e che restituisce quindi un quadro estremamente attendibile e preciso. Secondo i calcoli effettuati dai ricercatori, in poco più di mezzo secolo è sparito oltre il 90% degli elefanti di foresta e il 70% di quelli di savana. Questi numeri dipingono una situazione desolante per entrambe le specie, che complessivamente hanno visto le loro popolazioni ridursi del 77%.

Secondo gli autori, la portata di questo declino è impressionante e dimostra quanto velocemente anche animali così grandi e iconici possano scomparire sotto i nostri occhi. Il declino, naturalmente, non è uniforme in tutto il continente africano. Se nella maggior parte delle regioni gli elefanti sono diminuiti, in alcune sono addirittura scomparsi del tutto. Tuttavia, ci sono alcuni paesi (soprattutto quelli dell'Africa meridionale, come il Botswana), in cui gli elefanti sono riusciti a prosperare grazie a politiche di gestione e conservazione più efficaci.

Cause del declino e storie che danno speranza

Il bracconaggio per l'avorio, la crescita demografica umana e la trasformazione di aree naturali in terreni agricoli, sono le principali cause dietro il declino di questi mammiferi, soprattutto nelle regioni delle Africa centrale e orientale. Ad avere la peggio, però, sono stati soprattutto le popolazione del Sahel, devastato da guerre e conflitti armati. Nella fascia a Sud del deserto del Sahara, gli elefanti sono stati quasi completamente spazzati via nella maggior parte dei paesi.

Nonostante ciò, in alcune aree dell'Africa meridionale, gli elefanti se la passano molto meglio, rappresentando un esempio di gestione di successo. In Botswana, che ospitata la più grande popolazione al mondo di elefanti (con oltre 130mila individui che rappresentano quasi il 40% dell'intero continente), grazie a una gestione attenta, i pachidermi sono in aumento, offrendo una speranza per la conservazione della specie. Anche se occorre ricordare che la gestione botswana è spesso criticata per la caccia al trofeo che coinvolge anche gli elefanti.

Cosa succederà agli elefanti: un futuro incerto, ma non ancora scritto

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In alcune regioni dell’Africa meridionali gli elefanti sono in crescita, un punto di partenza da cui ricavare pratica gestionali anche per altre regioni

Questo studio rappresenta quindi un punto di partenza fondamentale per la conservazione e il futuro degli elefanti in Africa. Fornisce infatti un quadro chiaro della situazione e una base solida da cui ripartire per orientare meglio e in maniera più efficace le decisioni politiche future. Proteggere gli elefanti oggi, significa infatti investire in strategie mirate e contestualizzate, capaci di rispondere alle esigenze specifiche di ogni regione.

L'obiettivo è sicuramente stabilizzare la popolazione quanto prima. Ci sono regioni dell'Africa prioritarie (molte) e altre che invece possono offrire, come il Botswana, esempi da seguire e adattare anche altrove, ma bisogna agire ora. La strada per salvare gli elefanti africani è lunga ed è una corsa contro il tempo, ma con una gestione oculata e uno sforzo collettivo al fianco delle popolazioni umane locali, è ancora possibile invertire la rotta e garantire un futuro a questi maestosi giganti gentili.

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