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9 Novembre 2024
17:00

Gli animali “si sono colorati” prima delle piante: a cosa servono e perché esiste una tale varietà nel mondo animale

Sulla base di analisi statistiche, i ricercatori dell'Università dell'Arizona hanno scoperto che la visione dei colori si è evoluta negli animali più di 100 milioni di anni prima dell'emergere di frutti e fiori colorati e il ruolo di colorazioni così intense non è solo a scopo riproduttivo ma servono per la comunicazione tra specie.

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L'Ibis rosso, il boa arcobaleno, il pavone e il fenicottero rosa per citarne quelli che sono più comuni. Ma anche il dendrobates tinctorius, l'anatra mandarina e ancora il pesce mandarino: sono solo alcuni degli animali più colorati del Pianeta che restituiscono alla nostra vita una meraviglia di gradazioni che ci riempie la vista di stupore. Ma da cosa deriva tutta questa varietà? Di questo la scienza già se ne era occupata ma ora è stato fatto un ulteriore passo in avanti, scoprendo che gli animali "si sono colorati" ben 150 milioni di anni prima delle piante.

Tempistiche ed evoluzione dei colori: cosa dice lo studio

Una ricerca dell'Università dell'Arizona ha approfondito infatti come è avvenuta l'evoluzione della visione dei colori negli animali e la funzionalità dei colori di cui "sono dipinti" nell'ambiente. Sulla base di analisi statistiche, i ricercatori hanno scoperto che la visione dei colori si è evoluta negli animali più di 100 milioni di anni prima dell'emergere di frutti e fiori colorati. Lo studio , condotto da John J. Wiens, professore del Dipartimento di ecologia ed ecologia evolutiva, è stato pubblicato sulla rivista Biological Reviews .

Lo studio ha poi indagato in particolare proprio lo spettro dei colori particolarmente vistosi, ovvero quelli che catturano immediatamente la nostra attenzione: i rossi audaci, i gialli esplosivi, i blu e i viola intensi.

Le funzioni del colore nel mondo animale: riproduzione e comunicazione

I colori sono molto usati e si sapeva che afferivano alla sfera sessuale, ma questo studio ha aiutato a sottolineare un altro aspetto: servono nella comunicazione tra le specie animali, giocando in generale un ruolo fondamentale nella sopravvivenza. Secondo gli esperti, infatti, sono in particolare due i tipi di segnali che gli animali inviano tramite l'uso del colore: d'avvertimento e a scopo sessuale. 

I segnali di avvertimento inviati attraverso la colorazione della pelle o delle piume si sono manifestati prima dei segnali legati ai colorati sessuali, circa 150 milioni di anni fa, mentre questi ultimi emersero circa 100 milioni di anni dopo. L'elemento più sorprendente di quella che può essere definita “comunicazione cromatica" tra le specie è anche che agiscono come un messaggio di cautela, avvisando i predatori di non avvicinarsi. 

I segnali d'avvertimento, poi, sono anche molto più comuni di quelli sessuali coinvolgendo molte specie del regno animale, mentre questi ultimi sono limitati ad artropodi e vertebrati. «Sono almeno cinque volte più diffusi: è il modello generale – ha commentato Wiens – C'è stata una enorme esplosione di segnali di avvertimento e di colore sessuale negli ultimi 100 milioni di anni».

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