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11 Febbraio 2025
18:30

Gli animali si riconoscono allo specchio? Come reagiscono cani, gatti e altri animali alla loro immagine riflessa

Il test dello specchio viene utilizzato per provare a capire se gli animali riescono a riconoscersi nella propria immagine riflessa, mostrando in un certo senso autoconsapevolezza. Ci riescono grandi primati, elefanti, delfini e altri animali anche insospettabili, mentre cani, gatti e altre specie no. Questo però non significa che siano meno intelligenti o privi di autoconsapevolezza. Potrebbero usare altri meccanismi sensoriali e cognitivi, come l'olfatto.

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Il test dello specchio è uno degli esperimenti più utilizzati per cercare di capire se un animale è in grado di riconoscersi e mostrare consapevolezza di sé

Da sempre gli esseri umani si interrogano sulla consapevolezza degli altri animali. Sanno di esistere? Si riconoscono come individui distinti dagli altri? E uno degli strumenti più utilizzati per capirlo è il cosiddetto test dello specchio, noto anche come mirror self-recognition test (MSR). Sviluppato negli anni 70 dallo psicologo Gordon Gallup, il test prevede un esperimento semplice, ma efficace: si posiziona un animale di fronte a uno specchio e si osservano le sue reazioni. Se, dopo un periodo di familiarizzazione, inizia a interagire con la propria immagine in modo autocosciente – per esempio toccando un segno colorato sul proprio corpo che può vedere solo attraverso lo specchio – allora ha superato il test.

Non tutti gli animali, però, reagiscono allo specchio allo stesso modo. Alcuni lo ignorano, altri lo vedono come una minaccia, altri ancora si comportano come se avessero di fronte un altro individuo. La capacità di riconoscersi sembra infatti dipendere da tanti fattori, come le capacità cognitive, la struttura sociale e il tipo di percezione sensoriale di ciascuna specie. Tuttavia, la scienza è ancora lontana dal fornire risposte definitive e, col tempo, sempre più animali vengono aggiunti alla lista di quelli che sembrano avere una forma di autoconsapevolezza attraverso questo test. Ci riescono per esempio grandi primati, cetacei, elefanti, uccelli, ma anche alcuni pesci e persino crostacei.

Perché alcuni animali si riconoscono allo specchio? Cosa dice la scienza

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Solitamente, gli animali che superano il test vivono in società complesse, utilizzano strumenti, risolvono problemi complessi, hanno una buona memoria e dimostrano una spiccata capacità di apprendimento, come gli elefanti asiatici

Superare il test dello specchio non significa necessariamente essere "più intelligenti" rispetto ad altre specie, ma ci aiuta a comprendere meglio la diversità delle menti animali e il modo in cui percepiscono sé stessi e il mondo che li circonda. Il riconoscimento di sé è però generalmente considerato un indizio di autocoscienza, una caratteristica spesso associata (ma non sempre) a capacità cognitive avanzate, come la memoria e l'empatia. Tuttavia, la scienza ha scoperto ormai da tempo che non si tratta di una capacità esclusiva degli esseri umani o di altri primati.

Gli animali che superano il test dello specchio sembrano condividere alcune caratteristiche comuni: vivono in società complesse, utilizzano strumenti, risolvono problemi complessi, hanno una buona memoria e dimostrano una spiccata capacità di apprendimento. Per esempio, ci riescono molto bene gli elefanti asiatici, mammiferi che vivono in società matriarcali molto complesse, che hanno una spiccata vita sociale ed emotiva, una memoria eccezionale e una proboscide usata anche per esplorare sia l'ambiente e gli oggetti, che gli altri.

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Scimpanzé e altri grandi primati si riconoscono allo specchio

Nonostante, non sono solamente i mammiferi ad aver superato questo test. Anche alcuni uccelli, come le gazze, hanno mostrato comportamenti compatibili con l'autoconsapevolezza. Quando gli uccelli sono stati messi di fronte a uno specchio, hanno infatti tentato di rimuovere con le zampe un adesivo colorato attaccato alla gola, una reazione molto simile a quella osservata nei primati come oranghi, gorilla, scimpanzé e bonobo, gli animali attualmente viventi più vicini e simili a noi.

Naturalmente, specie dotate di altre forme di intelligenza possono non superare il test, ma questo non significa che siano prive di autoconsapevolezza. Cani e gatti, per esempio, basano la loro percezione dell'identità più sugli odori che sulla vista, e quindi potrebbero semplicemente non trovare nello specchio un mezzo per riconoscersi. Il superamento del test, inoltre, fa molto affidamento sulla capacità di "toccarsi" con gli arti. Animali che hanno scarse capacità in tal senso, potrebbero quindi non superarlo per un errore di base a monte dell'esperimento.

Quali animali riconoscono la propria immagine riflessa in uno specchio?

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Anche delfini tursiopi e orche hanno superato il test dello specchio

La lista degli animali che hanno superato il test dello specchio non è molto lunga, ma in costante aggiornamento e include diverse specie. Ci sono naturalmente le grandi scimmie antropomorfe: gorilla, scimpanzé, oranghi e bonobo hanno superato il test, anche se non tutti gli individui reagiscono allo stesso modo. Anche alcuni cetacei, come delfini tursiopi, orche e pseudorche hanno superato il test dello specchio. Questi animali sono tra i più sociali e complessi da un punto di vista cognitivo, così come le balene, che per ovvi motivi non sono state testate.

Ci sono poi gli elefanti, in particolare quelli asiatici, molto più studiati rispetto ai cugini africani. Come per altri animali, anche i pachidermi hanno mostrato segni di riconoscimento di sé ispezionando il proprio corpo con la proboscide per tentare di rimuovere una macchia colorata che potevano vedere solo attraverso il proprio riflesso. Tuttavia, anche in questo caso non tutti gli elefanti hanno reagito allo stesso modo e in passato lo stesso test non aveva prodotto alcun tipo di reazione.

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Tra gli animali recentemente aggiunti a questa lista, troviamo anche il pesce pulitore (Labroides dimidiatus)

Tra gli uccelli, invece, le gazze sono per il momento quelle che sono riuscite meglio di altri a superare il test. Tuttavia, altri che hanno tentato a replicare l'esperimento non hanno ottenuto gli stessi risultati e le stesse reazioni da parte degli animali. Questi risultati contrastati – così come gli elefanti – sottolineano l'importanza dell'individualità, ma anche del contesto e del tipo esperimento. I piccioni addestrati a usare lo specchio, per esempio, hanno superano il test. Quelli invece che non erano abituati a guardare le immagini riflesse, non lo hanno fatto.

A questi animali, si sono poi aggiunti di recente altre specie, alcune persino insospettabili. Hanno superato il test i cavalli, ma anche i pesci pulitori (Labroides dimidiatus), le mante giganti e il granchio Ocypode quadrata. Molti altri animali, al contrario, non ci riescono, almeno per il momento, oppure non stati ancora testati. Quasi ogni anno, infatti, si aggiungono o vengono eliminate specie da questa lista, a dimostrazione di quanto sia complessa, variegata e ancora in parte sconosciuta la mente animale, ma anche che non sempre siamo in grado di "leggerla".

Come si comportano cani e gatti davanti allo specchio?

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I cani sembrano invece vedere un altro individuo nella propria immagine riflessa in uno specchio

A differenza delle specie che superano il test dello specchio, cani e gatti non sembrano riconoscere la propria immagine riflessa. Tuttavia, questo non significa che non abbiano consapevolezza di sé: probabilmente usano altri sensi per riconoscersi. I cani, per esempio, affidano gran parte della loro percezione del mondo e degli altri all'olfatto. Alcuni esperimenti che hanno modificato il test dello specchio, trasformandolo in uno "specchio olfattivo", sembrano proprio suggerire questo.

In alcuni test, infatti, i cani erano più interessati all'odore della propria urina modificata che a quella naturale, un comportamento che suggerisce che siano in grado di riconoscere il proprio odore e siano consapevoli di eventuali cambiamenti o modifiche. Se messi semplicemente davanti a uno specchio, invece, i cani rimangono per lo più indifferenti, oppure associano l'immagine riflessa alla presenza di un altro individuo, reagendo abbaiando, in modo amichevole oppure aggressivo, a seconda del singolo caso.

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Anche i gatti, come i cani, non hanno superato il test dello specchio

I gatti, invece, sembrano mostrare reazioni più varie quando vengono messi di fronte alla propria immagine riflessa. Alcuni si avvicinano con curiosità, altri reagiscono con aggressività, pensando che la loro immagine sia quella di un altro gatto. Altri ancora perdono rapidamente interesse e non mostrano alcuna reazione. Questo suggerisce che il riconoscimento visivo di sé non sia una loro priorità e che, come accade per i cani, utilizzino l'olfatto e altri meccanismi sensoriali e cognitivi per percepire sé stessi e gli altri.

Anche se il test dello specchio rimane un metodo importante e ancora largamente utilizzato per studiare l'autocoscienza negli altri animali, non è l'unico indicatore di intelligenza, capacità cognitive complesse o autoconsapevolezza. Ogni specie animale ha sviluppato meccanismi e modi unici per percepire sé stesso e il mondo circostante. L'intelligenza non è infatti un concetto univoco e universale, ma una realtà incredibilmente complessa e ancora tutta da esplorare. Per molte specie, magari, ancora non esiste un test adatto per capire quanto siano autocoscienti.

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