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Giovane tartaruga salvata durante una regata a Imperia: pesa appena 7 chili

Durante una regata a Imperia il 19 aprile, una giovane tartaruga Caretta caretta in difficoltà è stata soccorsa dallo staff dello Yacht Club e trasportata all’Acquario di Genova, dove ora è in cura. È stata battezzata Waszp in omaggio alla regata.

24 Aprile 2025
8:44
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Una giovane tartaruga Caretta caretta è stata soccorsa nella mattinata di sabato 19 aprile durante una regata nelle acque di Imperia. Si tratta di un esemplare giovane di appena 7 chili che dopo essere stato soccorso ha iniziato le cure all'interno dell'Acquario di Genova.

Il salvataggio della tartaruga a Imperia durante la regata

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Durante la regata MFI Eurocup Waszp 2025 del 19 aprile lo staff e gli istruttori dello Yacht Club Imperia, organizzatore dell’evento, hanno individuato l’esemplare che mostrava difficoltà ad immergersi e nuotava inclinato nei pressi del campo di regata.

I biologi dell’Associazione Delfini del Ponente APS, autorizzati al prelievo e al trasporto, sotto il coordinamento di Guardia Costiera e Acquario di Genova, hanno soccorso e messo in sicurezza l’animale negli spazi dello Yacht Club di Imperia. Successivamente i Carabinieri del CITES l’hanno trasferito all’Acquario di Genova.

L'esemplare – battezzata Waszp in omaggio alla categoria di imbarcazione protagonista della regata di Imperia – è stato preso in cura dallo staff medico-scientifico della struttura genovese che l’ha visitata e avviato tutti i controlli del caso.

Come sta la tartaruga slavata a Imperia: è in cura

La tartaruga è un giovane esemplare di 39 cm di lunghezza e 34.5 cm di larghezza e del peso 7,15kg. Una prima radiografia ha escluso polmonite e fratture. Sono stati effettuati gli esami del sangue e dei tamponi di cui si attendono gli esiti per accertare lo stato di salute dell’animale.

"Diverse sono le cause che portano al ricovero degli animali – spiegano dall'acquario – Tra le principali: interferenze con le attività di pesca, reti fantasma in cui rimangono imprigionate, ami di palamiti nella cavità boccale o nel tratto digerente, reti a strascico e da posta, ingestione di corpi estranei, quali ad esempio sacchetti di plastica scambiati per meduse che fanno parte della dieta naturale di questi rettili; impatto con imbarcazioni a motore, che arrecano traumi e ferite sul carapace o sul capo, a volte letali; patologie debilitanti che provocano lo spiaggiamento dell’animale; sversamenti o presenza di petrolio".

L’Acquario di Genova interviene sulle tartarughe marine in difficoltà dal 1994 e dal 2009 è referente istituzionale per la Regione Liguria per il recupero delle Caretta caretta (accordo Stato-Regioni). Nel 2017 è stato riconosciuto ufficialmente come centro di recupero e lunga degenza delle tartarughe marine dal Ministero della transizione ecologica.

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