UN PROGETTO DI
video suggerito
video suggerito
8 Marzo 2025
11:53

Gatto in calore: cosa fare e come gestire il micio

Il calore è la fase del ciclo riproduttivo durante la quale la gatta è fertile. In questo periodo sia le femmine che i maschi non sterilizzati manifestano una serie di comportamenti ben riconoscibili che possono essere difficili da gestire. Per aiutare una gatta ad affrontare questo periodo particolarmente stressante serve quindi molta pazienza ed empatia.

Immagine
Il periodo del calore può essere difficili da gestire e serve molta pazienza ed empatia per aiutare la nostra gatta

Chiunque viva con un gatto non sterilizzato si sarà sicuramente trovato ad affrontare il periodo del calore. Si tratta di una fase del ciclo riproduttivo durante la quale la gatta è fertile e manifesta una serie di comportamenti ben riconoscibili, come vocalizzazioni insistenti, sfregamenti continui e un'irrefrenabile voglia di uscire. Anche i gatti maschi non sterilizzati possono diventare molto più irrequieti in presenza di una femmina in calore, mostrando comportamenti ancora più territoriali e un forte desiderio di accoppiamento.

Il primo calore di una gatta arriva molto presto, già intorno ai 5-6 mesi di vita, e si ripete ciclicamente da metà inverno fino all'inizio dell'autunno, solitamente da gennaio a settembre. Se poi non avviene effettivamente un accoppiamento con un maschio, il calore può tornare ciclicamente ogni due o tre settimane, rendendo la gestione del micio piuttosto impegnativa. Ma quanto dura esattamente il calore e come possiamo aiutare il nostro micio ad affrontarlo?

Quanti giorni dura il calore nel gatto?

Il calore di una gatta può durare da un minimo di 2-3 giorni fino a un massimo di 15-20 circa, a seconda che avvenga o meno l'accoppiamento. Se infatti la gatta si accoppia il calore si interrompe rapidamente, altrimenti può protrarsi e ripetersi ciclicamente ogni due o tre settimane fino alla fine della stagione riproduttiva, che va solitamente da gennaio a settembre. Questa ciclicità è legata a variazioni ambientali come l'alternanza luce-buio e alla temperatura, due fattori che influenzano il sistema ormonale della gatta.

Ecco perché le gatte che vivono in casa, esposte alla luce artificiale e a una temperatura più stabile, possono avere cicli di calore più irregolari o addirittura prolungati. I maschi, invece, non hanno un vero e proprio "calore", ma rispondono comunque agli stimoli olfattivi e alla presenza delle femmine in estro. Un gatto maschio non sterilizzato può quindi essere sempre pronto all'accoppiamento e manifestare comportamenti più marcati quando ci sono femmine in calore nei paraggi.

Sintomi del gatto in calore

Immagine
Tra gennaio e settembre, le gatte vanno solitamente in calore per diversi giorni ogni due o tre settimane circa a seconda che avvenga o meno l’accoppiamento

Durante il periodo del calore, sia le femmine che i maschi mostrano forti variazioni fisiologiche e comportamenti influenzati proprio da questo periodo. Naturalmente, maschi e femmine reagiscono in maniera molto diversa, ma comunque in modi che possono essere complessi da gestire. Vediamo quindi come cambiano e quali sono i sintomi che ci fanno capire se una gatta è effettivamente in calore oppure se il nostro micio maschio ha percepito una femmina in estro nei pareggi.

Sintomi della gatta in calore:

  • Vocalizzazioni insistenti: la gatta emette miagolii più forti e prolungati, quasi simili a un lamento, per attirare i maschi.
  • Marcature urinarie: può urinare in giro per casa per segnalare la sua presenza ai maschi.
  • Sfregamenti continui: si struscia su mobili, persone e altri animali per diffondere il suo odore.
  • Postura da accoppiamento: inarca la schiena, solleva il posteriore e sposta la coda di lato.
  • Irrequietezza e iperattività: è più agitata, si rotola a terra e sembra incapace di rilassarsi.
  • Diminuzione dell'appetito: può mangiare meno del solito.
  • Desiderio di uscire: cerca di scappare di casa per trovare un possibile compagno.

Sintomi del gatto maschio non sterilizzato:

  • Marcature con l'urina: spruzza urina su superfici verticali per marcare il territorio.
  • Agitazione e vocalizzazioni forti: può miagolare insistentemente in cerca di una femmina.
  • Aggressività o territorialità: diventa più territoriale e può litigare con altri gatti.
  • Tentativi di fuga: cerca insistentemente di uscire per raggiungere una gatta in calore.

Come calmare un gatto in calore

Gestire un gatto durante il periodo del calore può essere molto complicato, soprattutto perché alcuni comportamenti possono diventare particolarmente insistenti. Mantenere la calma, avere pazienza e dare più attenzione alla gatta è il primo passo. Per lei si stratta di un momento davvero molto stressante sia da un punto di vista fisico che emotivo. Interazioni, affetto e giochi, possono quindi aiutare a distrarla e a rassicurarla. Esistono anche dei farmaci per calmarla, ma devono essere prescritti con attenzione a causa dei possibili effetti collaterali.

L'uso prolungato è infatti altamente sconsigliato e ogni decisione in tal senso va sempre presa insieme al proprio veterinario di fiducia. L'unica vera altra opzione da valutare è la sterilizzazione. La sterilizzazione è un intervento chirurgico che permette sia di evitare che la gatta rimanga incinta sia di eliminare definitivamente la comparsa del calore. Anche questa decisione deve però essere presa insieme al proprio veterinario, che si accerterà delle condizioni della gatta e ci aiuterà a capire le conseguenze, i rischi e gli effetti di questa decisione.

La convinzione che bisogna necessariamente attendere la comparsa del primo calore non ha alcuna evidenza scientifica. Molti veterinari, infatti, preferiscono procedere con la sterilizzazione addirittura prima della comparsa del primo estro, intorno ai 5-6 mesi di vita. Affrontare il calore di un gatta richiede molta pazienza ed empatia, ma con le giuste accortezze possiamo aiutarla a vivere questa fase molto delicata nel modo meno stressante possibile.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views