Fino a qualche mese fa, nessuno aveva mai fotografato un toporagno del monte Lyell in vita. Questa specie non era altro che un nome latino senza immagini – Sorex lyelli – inserito nelle liste della fauna americana e californiana. Ora, per la prima volta nella storia, esistono immagini reali e in vita di quello che potrebbe essere il mammifero più sfuggente della California. A riuscirci sono stati tre giovani ricercatori: Vishal Subramanyan, 22 anni, Harper Forbes, 22, e Prakrit Jain, 20.
Non è stata però un'impresa semplice. Il piccolo mammifero, come molti altri toporagni è lungo appena 9-10 cm, pesa solo 2-3 grammi ed è incredibilmente elusivo e difficile da osservare. Inoltre, vive esclusivamente tra le alture della Sierra Nevada orientale e in nessuna altra parte degli Stati Uniti, dove trascorre gran parte del tempo sottoterra: erano decenni che non si avevano più sue notizie, eppure si sapeva fosse ancora lì da qualche parte.
La spedizione per fotografare il mammifero più raro della California
Trovarlo non è stato affatto facile. Subramanyan e Jain, studenti dell'Università di Berkeley, e Forbes, dell'Università dell’Arizona, hanno deciso di mettersi sulle tracce di questo fantasma della fauna californiana dopo aver scoperto che nessuno aveva mai immortalato un individuo vivo e vegeto. Con un permesso speciale rilasciato dal Dipartimento della Pesca e della Fauna Selvatica della California, a novembre sono così partiti per una spedizione di tre giorni tra le montagne vicine alla comunità di Lee Vining, nella contea di Mono.
Per catturare i toporagni, hanno utilizzato delle cosiddette "trappole a caduta": semplici bicchieri di plastica interrati e riempiti con cibo per gatti e larve di insetti. E dopo appena due ore, i primi toporagni erano già stati intrappolati. Ma riconoscere questa specie tra le altre (in California vivono altri toporagni, tutti molto simili tra loro) non era affatto scontato. Solo un'attenta analisi morfologica e test genetici effettuati successivamente dalla California Academy of Sciences hanno poi confermato che tra gli individui catturati c'era anche il raro Sorex lyelli.
Dopo oltre un secolo dalla sua scoperta arrivano le prime immagini in vita
Catturare un toporagno vivo e vegeto era solo metà del lavoro. Questi piccoli mammiferi hanno un metabolismo estremamente accelerato e possono morire se restano senza cibo per più di due ore. Per evitare di far morire gli animali catturati, i tre ricercatori hanno dovuto controllare le trappole continuamente, dormendo a turni di appena due ore, mentre le temperature notturne scendevano fino a -9°C. «È stata l’esperienza più dura che abbia mai affrontato – ha raccontato Subramanyan – Quando siamo tornati, ho dormito per 20 ore di fila».
Alla fine, il gruppo è riuscito a fotografare 15 toporagni appartenenti a quattro specie diverse, tra cui il tanto ricercato Sorex lyelli. Le immagini ottenute sono le prime in assoluto di un individuo vivo e rappresentano un traguardo importante per la conoscenza di questa specie. Il toporagno del monte Lyell (cima dedicata al famoso geologo britannico Charles Lyell) fu identificato e descritto per la prima volta dal naturalista americano Clinton Hart Merriam nel 1902, ma da allora poco o nulla si è scoperto su questa specie.
Un futuro incerto per questo piccolo e sfuggente mammifero
Nonostante la sua rarità, questa specie non è classificato come a rischio, ma rientra comunque tra i "mammiferi di particolare interesse" della California, una categoria che gli dovrebbe garantire un certo grado di protezione. Tuttavia, uno studio dell'Università di Davis pubblicato ne 2015 ha evidenziato come il suo habitat sia estremamente vulnerabile ai cambiamenti climatici: entro il 2080, il 52-89% del suo territorio potrebbe scomparire e dovrebbe per questo essere considerata una specie "estremamente vulnerabile".
«Fotografare una specie poco conosciuta è fondamentale per sensibilizzare il pubblico e spingere verso azioni di conservazione – ha infatti sottolineato Subramanyan – In un'epoca di rapida perdita di biodiversità, dobbiamo documentare questi animali prima che sia troppo tardi». Ora che il toporagno del monte Lyell non è più solo un nome latino negli elenchi faunistici e nei testi accademici, forse inizieremo a dedicargli l'attenzione che merita, sperando di non perderlo di vista ancora una volta.