Probabilmente a qualcuno di voi sarà capitato di osservare i delfini nuotare tra le onde generate dalla prua di un traghetto o di una nave. È un comportamento talmente comune e diffuso che ha persino un nome tutto suo. Si chiama bow-riding ed è stato a lungo interpretato come un semplice passatempo divertente per i cetacei, una sorta di gioco acquatico che unisce il piacere del movimento alla socialità.
Tuttavia, uno studio recentemente pubblicato su Scientific Reports suggerisce che ci sia anche un altro motivo molto più pratico dietro questa affascinante abitudine: risparmiare energia. I delfini sembrano proprio trarre un duplice beneficio dal bow-riding: è divertente, certo, ma permette loro anche di spostarsi sfruttando la spinta delle onde create dalla nave, riducendo così lo sforzo necessario per nuotare.
Perché i delfini nuotano davanti alle navi: divertimento e risparmio di energie
Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori guidati da Dara Orbach e Lorenzo Fiori della Texas A&M University-Corpus Christi hanno studiato il comportamento di un piccolo delfini chiamato lagenorinco scuro (Lagenorhynchus obscurus) che vive solo nell'emisfero australe. In particolare, ha studiato un gruppo che frequenta le coste della Nuova Zelanda utilizzando droni per osservare i loro spostamenti tra le zone di alimentazione in mare aperto e le acque costiere più calme.
Grazie alle riprese dall'alto, gli scienziati sono riusciti a calcolare e misurare la frequenza respiratoria dei delfini, registrando ogni apertura e chiusura dello sfiatatoio. Il risultato? Quando i delfini sfruttavano le onde generate dalla prua di una nave, il loro tasso respiratorio diminuiva in maniera significativa, a dimostrazione che stavano facendo meno fatica a nuotare e che stavano risparmiando energia. Divertimento sì, ma conservando preziose energie.
Un comportamento tanto diffuso quanto poco conosciuto
Nonostante il bow-riding venga osservato praticamente da sempre e sia uno dei comportamenti più diffusi tra tante specie diverse di delfini, le sue cause non sono mai state approfondite in modo sistematico. "Lo fanno perché è divertente", si diceva. Il che è probabilmente vero, ma il modo in cui i delfini interagiscono con le navi cambia molto a seconda delle dimensioni, della velocità e della forma dell'imbarcazione (e quindi del tipo di onde generate), per cui doveva esserci di più.
E ora che lo sappiamo, queste informazioni ci permettono di comprendere ancora meglio gli ecosistemi in cui vivono i delfini e il loro comportamento, ma può anche aiutarci a migliorare le misure di conservazione e i regolamenti per ridurre l'impatto delle attività umane su questi animali. Sappiamo infatti che il traffico navale rappresenta una minaccia considerevole per balene e delfini in tutto il mondo, Sapere quando, come e perché i delfini le sfruttano per nuotare, potrebbe aiutarci a stabilire limiti di velocità per ridurre il rischio di collisioni o disturbo.
I delfini come sentinelle della salute dei nostri mari
I delfini non sono solo protagonisti di spettacolari acrobazie marine e tra gli animali più amati al mondo: sono anche bioindicatori essenziali per monitorare lo stato di salute degli oceani di tutto il mondo. Conoscere il loro comportamento, le loro abitudini e come e perché interagiscono con le navi, ci offre quindi indizi preziosi su come tutelarli e su come proteggere l'intera catena alimentare e tutto l'ecosistema in cui vivono.
Insomma, il bow-riding dei delfini non è solo un magnifico spettacolo che non ci stancheremo mai di ammirare: è anche l'ennesimo esempio di come la natura, l'evoluzione e le capacità di adattamento degli animali sappiano unire l'utile al dilettevole, il divertimento all'efficienza del nuoto. E forse, come loro, dovremmo imparare a muoverci anche noi con più leggerezza per cercare di ridurre il nostro impatto sulle altre vite che condividono con noi questo pianeta.