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21 Novembre 2024
10:18

Fermato in aeroporto con 320 tarantole e 110 millepiedi nascosti sotto i vestiti

Un uomo è stato fermato in aeroporto con 320 tarantole, 110 millepiedi e 9 formiche proiettile. È successo all'aeroporto di Lima, in Perù lo scorso 8 novembre. Ora le autorità hanno aperto un'inchiesta per il traffico di fauna selvatica.

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Un uomo è stato fermato in aeroporto con 320 tarantole, 110 millepiedi e 9 formiche proiettile. È successo venerdì 8 novembre a Lima, in Perù, dove le autorità hanno fermato un cittadino coreano di 28 anni mentre cercava di lasciare il Paese con il suo ingombrante bagaglio. Gli animali si trovavano all'interno di sacchetti a chiusura ermetica rinforzati con nastro adesivo, tutti attaccati al suo corpo.

Quando il 28enne ha provato a passare i controlli di sicurezza dell'aeroporto internazionale gli operatori si sono accorti che qualcosa non andava. Ad attirare l'attenzione del personale era stata la pancia stranamente rigonfia. Quando hanno chiesto al giovane di alzarsi la maglietta hanno scoperto gli involucri  all'interno di due cinture di tessuto strette attorno alla pancia.

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Il Servizio Nazionale Forestale e Faunistico (SERFOR) del Ministero dello Sviluppo Agrario, insieme alle autorità doganali e alla Polizia Nazionale del Perù sono intervenuti per recuperare gli esemplari verificandone la specie.

Dal controllo è emerso che il 28enne aveva sul suo corpo 35 tarantole adulte della specie Paphobeteus antinous grandi quanto una mano; 285 tarantole giovani della specie Theraphosidae; 110 millepiedi (Scolopendra); e nove formiche proiettili (Paraponera clavata) chiuse in piccoli contenitori di plastica.

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Walter Silva, specialista della fauna selvatica del SERFOR, ha spiegato che gli esemplari ritrovati sono originari dell'Amazzonia peruviana e le tarantole rientrano nell'elenco delle specie minacciate: «Sono stati tutti estratti illegalmente e fanno parte del traffico illegale di fauna selvatica che muove milioni di dollari nel mondo».

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Gli animali secondo gli esperto probabilmente provenivano dalla regione di Madre de Dios, nel su-est del paese, uno dei luoghi con la maggiore biodiversità del mondo. Secondo lo specialista della SERFOR, nel periodo che precede le feste di Natale si verificano spesso questi casi di traffico illegale che colpiscono la fauna selvatica, sia a livello nazionale che internazionale dove raggiungono prezzi elevati quando vengono venduti in alcuni casi come «animali domestici o da collezione».

Il giovane dal Perù aveva programmato di tornare in Corea del Sud passando per la Francia portando con sé gli animali. Ora invece dovrà restare nel paese per rispondere dei reati a suo carico: nei suoi confronti è stata aperta un'indagine.

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