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Il sole che riscalda il corpo e l'anima con i suoi raggi rende più sereni e allegri non solo noi umani ma, soprattutto, ha un meraviglioso effetto sui cani. E' nella stagione primaverile che iniziano le belle giornate e il clima offre il meglio di sé per andare a vivere la natura a sei zampe. Si tratta di momenti davvero unici in cui un cane riesce a farci riprendere contatto con gli elementi naturali, godere dei colori di sentieri che si diramano tra boschi e foreste in uno Stivale che offre davvero tante possibilità per allontanarsi dalle città e respirare all'aria aperta.
Le escursioni in natura con il proprio cane o in compagnia di altri amici a due e quattro zampe sono un toccasana tanto per il pet mate quanto per Fido e tutto ciò che c'è da fare è solo armarsi di qualche strumento utile a garantire la sicurezza propria e altrui, compresa quella del cane ovviamente e conoscere in linea di massima il territorio che si decide di andare a visitare.
Perché fa bene al cane andare in natura e come prepararlo se necessario
Ebbene sì: la natura è la ‘casa' dei cani. Siamo abituati a pensare che Fido viva bene nelle nostre città e dentro le case in cui noi abitiamo ma ci dimentichiamo che come tutti gli altri animali il Canis lupus familiaris è una specie che all'80% vive ancora libera in tutto il mondo e che solo il 20% degli individui ha una famiglia umana e ne segue le abitudini.
Che sia un Barboncino o un Pastore Tedesco, ogni cane desidera andare per il mondo ad annusare gli odori che arrivano da madre natura e scorrazzare insieme alla persona di riferimento è una delle cose più appaganti che possa succedere nella vita del nostro compagno a quattro zampe.
E' dunque difficile trovare una risposta univoca alla domanda: "Come devo preparare il mio cane alle passeggiate in natura" perché lui o lei saprà benissimo cosa fare una volta che le zampe calpestano foglie e terreno. E' anche vero, però, che molti dei nostri amici non sono stati mai portati in giro per sentieri e dunque sicuramente è importante che ci abituiamo noi per primi a osservare e valutare che cosa il nostro cane fa una volta che è lontano dal traffico e dai marciapiedi e assapora la vera libertà.
A tal proposito bisogna prima di tutto sapere che Fido può essere lasciato senza guinzaglio in aree extraurbane, come in campagna e in montagna, ma mai se siete in giro dentro aree protette o parchi nazionali. E anche la libertà va calata su ogni soggetto perché ci sono cani, pensiamo ai "caccia", che per seguire una pista d'odore potrebbero scomparire dalla vista in un battibaleno o altri come i Levrieri che hanno una motivazione predatoria altissima e davvero non badano al richiamo se decidono di ‘partire'. Dunque regole generali non ce sono perché ogni cane avrà una sua reazione a seconda delle motivazioni che ha ma ciò su cui si può tendenzialmente generalizzare è che se si tratta di una prima volta la cosa migliore è portare con sé una bella lunghina, di cui diremo in seguito insieme a qualche altra dritta su strumenti che possono essere eventualmente utili.
La scelta del percorso da fare, poi, è un altro elemento fondamentale. Va valutata, infatti, la forma fisica sia della persona che del cane. Se siete alle prime armi, ad esempio, trovate sentieri ‘piatti' che vi consentano passeggiate in cui la fatica è relativa e così inizierete ad apprezzare la parte più bella e semplice dello stare in natura. Se il cane, invece, ad esempio è anziano o ha qualche patologia particolare, vale lo stesso discorso: un trekking in montagna rischierebbe di stremarlo, una passeggiata sul greto di un fiume o sulla riva del mare gli farà bene e non sarà debilitante a livello fisico. Dopo aver individuato la zona che volete battere, valutate prima di partire quanto ci vuole per percorrere il sentiero che avete scelto e sappiate che quelli ad anello sono da preferire così da avere lo stesso punto di partenza e arrivo dove lasciare la macchina e poter fare poi serenamente ritorno a casa una volta conclusa l'esperienza. Ai cani poi piace "circumnavigare" un'area così da mapparla per bene e raccogliere le informazioni attraverso l'olfatto e lasciare le loro tracce per dire "anche io sono stato qui".
Gli orari in cui andare dipendono necessariamente dal meteo, ovvero da quanto caldo fa nella giornata in cui avete deciso di fare l'escursione. Ecco, un consiglio che va bene per ogni cane è di scegliere sempre le prime ore del mattino o quelle del tramonto in estate e in primavera di regolarvi in base ai gradi per evitare colpi di calore.
Abbiamo accennato alle zone in cui Fido può stare senza guinzaglio e quelle in cui invece è obbligatorio: informatevi prima, onde evitare di incappare in multe ma soprattutto che possano accadere spiacevoli incidenti dovuti semplicemente a quella che per un cane può essere la normalità, come inseguire una specie selvatica e causare così però danni alla fauna o anche a persone che possono trovarsi sul suo cammino.
Cosa portare per una giornata nella natura con Fido
Preparate una bella borraccia, o anche due e ovviamente una ciotola: insomma la quantità d'acqua necessaria per voi e per il vostro cane. E' sicuramente la prima cosa che non deve mai mancare. Attrezzatevi invece con un guinzaglio lungo che, come accennavamo, viene proprio chiamata "lunghina". E' il modo migliore per iniziare a valutare come il vostro amico si comporta in natura e si tratta appunto di uno strumento di conduzione che consente alla persona di avere sempre un ‘filo di collegamento' con l'animale ma di lasciare quest'ultimo più libero di muoversi senza dover stare al passo del suo umano di riferimento. In commercio ne esistono di diverse misure, anche di 15 e più metri e saperle usare non è difficile ma consigliamo di iniziare con una magari di 5 metri così da non rischiare di non saperla manovrare tra gli arbusti ad esempio.
Quando vi sentirete di sganciare il cane, cosa che vi invitiamo a valutare con molta attenzione, per quelli che tendono ad allontanarsi tanto si può pensare di mettergli un bel GPS attaccato alla pettorina, uno strumento che si collega al proprio cellulare e ci fa vedere la posizione in tempo reale di Fido.
Passiamo poi alla parte relativa alle emergenze cui è bene in ogni caso prepararsi. Intendiamo dire che qualora capiti un incidente, ci sono cose che se ce le siamo portate dietro possono essere davvero fondamentali in caso di incidenti. La veterinaria Eva Fonti ha così su Kodami descritto il kit di base da avere dietro:
- Acqua ossigenata: utile sia per pulire ferite sporche di terra o sabbia che nel caso in cui dobbiate far vomitare il vostro cane se sospettate che abbia ingerito qualcosa di velenoso o tossico: va spruzzata in bocca in quantità di circa 5-10ml.
- È sempre bene che abbiate con voi delle garze abbastanza grandi, sia per pulire eventualmente le ferite che se dovete effettuare una medicazione.
- Molto comodo è avere anche una benda coesiva (tipo vetrap) che potrebbe servire per coprire la fasciatura.
- Fatevi consigliare dal vostro veterinario un antistaminico da portarvi dietro e usare nel caso di emergenza per una puntura di vespa.