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12 Gennaio 2025
13:00

Ecco perché le punture delle formiche di velluto sono tra le più dolorose dell’intero regno animale

Le formiche di velluto, un famiglia di vespe senza ali, hanno una puntura tra le più dolore tra tutti gli animali. Un nuovo studio sul loro veleno svela finalmente perché.

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Nel variegato mondo degli insetti in grado di pungere, poche specie suscitano tanto timore quanto le cosiddette formiche di velluto. Ma non fatevi ingannare dal loro nome, non sono vere formiche, ma bensì vespe senza ali appartenenti alla famiglia dei mutilidi, che conta oltre 7.000 specie diverse. E la loro fama è dovuta a una caratteristica tanto particolare, quando temuta: una puntura che è stata descritta da chi l'ha provata come una delle più dolorose dell'intero regno animale.

Justin Schmidt, celebre entomologo e creatore della scala del dolore delle punture di insetto che porta il suo nome, ha descritto la puntura di questi artropodi come "esplosiva e duratura, tanto da sembrare di impazzire mentre si urla. Come olio bollente versato su tutta la mano". Questa esperienza estrema, meritevole secondo Schmidt del livello di dolore 3 su 4 della sua scala, è stata confermata anche da uno studio recentemente pubblicato su Current Biology, che ha finalmente svelato i segreti nascosti nel veleno di questi imenotteri.

Un veleno che colpisce tutti: dagli insetti ai mammiferi

Un team di ricercatori dell'Università dell'Indiana, guidato da Dan Tracey, ha studiato nel dettaglio il veleno della formica di velluto scarlatta (Dasymutilla occidentalis), una delle specie più note in Nord America, dove viene chiamata anche cow killer, assassina di mucche. Per condurre l'esperimento, i ricercatori hanno raccolto alcune femmine in Indiana e Kentucky, testando il loro veleno su diverse specie: moscerini della frutta (Drosophila melanogaster), topi (Mus musculus) e una mantide cinese (Tenodera sinensis), un potenziale predatore.

Hanno scoperto che il veleno contiene una combinazione di diverse proteine, alcune delle quali sono mirate specificamente ai neuroni sensibili al dolore degli insetti. Un peptide in particolare, chiamato Do6a, ha provocato infatti reazioni molto intense negli insetti, ma a sorpresa non nei topi. Questo suggerisce che il veleno si è evoluto per rispondere a minacce diverse, adattandosi per colpire contemporaneamente sia invertebrati che mammiferi, visti gli effetti che ha su questi animali, umani inclusi.

Una strategia di difesa universale, adatta a ogni occasione

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Una specie asiatica mostra il suo lungo pungiglione

La straordinaria efficacia del veleno, usato principalmente come arma di difesa, contiene infatti altri peptidi, come Do10a e Do13a, che sono invece molto più efficaci nell'attivare i neuroni del dolore nei mammiferi, causando forti reazioni nei topi testati. Questo dimostra l'estrema complessità del veleno di questi insetti, che riesce a essere efficace come pochi contro una ampia gamma di potenziali minacce contemporaneamente, a differenza della maggior parte delle altre sostanze tossiche, spesso efficaci su una o poche specie animali.

Analizzando poi il veleno di altre quattro specie di formiche di velluto, i ricercatori hanno scoperto che tutte condividono peptidi quasi identici, in grado di attivare i neuroni sensibili al dolore soprattutto negli insetti. Tuttavia, ci sono delle variazioni specie-specifiche che indicano una possibile evoluzione per affrontare predatori e condizioni ambientali diverse a seconda del caso e delle singole specie formiche di velluto.

Formiche di velluto: un piccolo mondo di meraviglie

Secondo Lydia Borjon, membro del team e prima autrice dello studio, questi risultati non solo dimostrano l'unicità e la complessità del veleno di questi insetti, ma potrebbero anche avere importanti implicazioni persino per la ricerca nella medicina umana. Comprendere come questi peptidi agiscono sui neuroni potrebbe infatti aprire la strada a nuove terapie per il trattamento del dolore nei pazienti.

Dietro il loro aspetto apparentemente innocuo, le formiche di velluto nascondono una complessità evolutiva straordinaria, dall'aspetto, al veleno ai colori. La loro capacità di infliggere un dolore tanto intenso è il risultato di milioni di anni di adattamento, che hanno creato un sistema difensivo quasi perfetto e adatto a ogni evenienza. Studi come questo ci ricordano quanto il regno animale, in particolare tra gli insetti, abbia ancora da svelare, persino tra le specie più famose.

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