Luna, la sesta lince rilasciata nelle Alpi Giulie, sta bene e si alimenta autonomamente. Luna è stata liberata nella Foresta di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, nell'ambito del progetto ULyCA2, con l'obiettivo di ricostituire una popolazione vitale di lince sulle Alpi italiane .
Ad oggi, le fototrappole mostrano che il felino ha superato a pieni voti il periodo di ambientamento, predando gli ungulati che popolano l’area. Per settimane dopo il rilascio, avvenuto lo scorso 30 settembre, è stata seguita passo passo dai responsabili del progetto. Nel primo periodo di ambientamento nella Foresta di Tarvisio è stata supportata con ungulati provenienti da incidenti stradali, nella speranza che imparasse a cacciare da sola.
Speranza che finalmente si è avverata, come ha spiegato Paolo Molinari, coordinatore del Progetto ULyCA2: «Una volta calato il supporto, lei ha aumentato il suo raggio d’azione e si è spostata in area di confine tra Italia e Slovenia. Attualmente è all’interno del Parco Nazionale Triglav, a pochissimi km da Tarvisio. Nelle settimane passate abbiamo avuto più volte indicazioni per una sua predazione attiva, ma mancava l’evidenza del reperto scientifico. Fino ai primi di dicembre, quando Luna è stata documentata con videotrappola su una sua preda, un giovane capriolo. E la settimana successiva, dopo un breve spostamento, ha ripetuto la sua azione. Si tratta di un grande successo per tutto il nostro progetto e ci ripaga di tutti i sacrifici».
La storia della lince Luna
Luna è una giovane femmina, nata nel maggio 2023 in una zona di cattività della Turingia, in Germania, dove è stata appositamente preparata per il rilascio in natura. Lo scorso settembre è stata rilasciata con la speranza che potesse rendersi autonoma in natura, cosa che si è verificata, ma soprattutto che si accoppi con il maschio territoriale Flori. Potrebbe potenzialmente dare alla luce i suoi primi cuccioli già nel 2025.
Luna è anche la sesta lince del programma di riproduzione in cattività dell'EAZA ad essere rilasciata in natura. Lo scopo di questi sforzi è quello di collegare le popolazioni di lince esistenti nell’Europa centrale in modo tale che in futuro lo scambio tra le singole popolazioni possa avvenire attraverso la dispersione naturale: collegare tra loro le popolazioni isolate di lince è estremamente importante per la sopravvivenza a lungo termine della specie in Europa centrale.
Chi sono e dove vivono le linci
La lince (Lynx lynx), scomparsa in molte aree alpine nell’ultimo secolo in seguito alla persecuzione umana e alla frammentazione del suo habitat, rappresenta una componente essenziale dell’ecosistema alpino. Si tratta infatti di un predatore all’apice della catena alimentare infatti la lince, alla pari di altri predatori come il lupo, svolge un ruolo fondamentale nel regolare le popolazioni di ungulati e nel ristabilire equilibri naturali necessari alla vita di moltissime altre specie.
Le linci appartengono alla famiglia dei felidi, e sono riconoscibili per il loro corpo robusto, le orecchie appuntite e la caratteristica “barbetta” sotto il mento. Le linci preferiscono habitat solitari e isolati, dove possono cacciare tranquillamente. Sono predatori notturni e si nutrono principalmente di ungulati, come cervi, caprioli e camosci, ma anche di roditori e conigli.