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21 Gennaio 2025
11:43

Dante, il Rottweiler cresciuto per diventare una sentinella della droga è stato adottato

Salvato dai Carabinieri durante un blitz a Catania, il cucciolo di Rottweiler Dante era destinato a diventare una sentinella in un fortino della droga, oggi invece vive con una famiglia amorevole, lontano dagli ambienti criminali.

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Il cucciolo di Rottweiler Dante il giorno del salvataggio

Chiuso da solo in un bunker per tutta la vita a fare la sentinella ad armi e droga: sarebbe stato questo il destino del cucciolo di Rottweiler se non fossero intervenuti i Carabinieri a salvarlo all'interno di un fortino della criminalità a Catania. A due anni di distanza da quel blitz la vita del cucciolo di Rottweiler, di nome Dante, è molto diversa da quella che sarebbe potuta essere: è stato adottato da una famiglia, lontano dagli ambienti criminali.

La storia di Dante: cresciuto per diventare sentinella della criminalità

Il blitz durante il quale le Forze dell'Ordine hanno trovato il piccolo Dante è avvenuto due anni fa: fu il primo di una lunga serie di interventi svolti dai Carabinieri di Catania al fine di smantellare la piazza di spaccio allestita in una palazzina popolare nel quartiere San Cristoforo, una fonte di reddito fondamentale per la criminalità organizzata. A presidiare il tutto ci sarebbe dovuto essere proprio Dante, come avevano spiegato i militari: «Il cucciolo avrebbe vissuto la sua intera esistenza all’interno dell’appartamento, venendo sfruttato per difendere quella roccaforte della droga».

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L'operazione aveva portato all'arresto di 18 persone, tra i quali c'erano anche 5 minorenni, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e acquisto, detenzione ai fini di spaccio. Il nome dell’operazione, “Molosso”, era stato ideato proprio durante l'intervento in cui era stato scoperto il piccolo Rottweiler, razza appartenente proprio al gruppo dei Molossi, antichi cani noti per la loro forza e robustezza.

Il cagnolino fu subito ribattezzato Dante, in riferimento alla piazza dove si trova la sede dei Carabinieri intervenuti. Da quel momento però per lui è iniziato un lungo periodo di affidamento al personale veterinario dell’Asp.

Cani come Dante, con la sua mole e il suo passato, nella maggior parte dei casi sono destinati a concludere i loro giorni all'interno del box di un canile. Per lui però la vita aveva in serbo qualcosa di diverso, e nel comunicato di conclusione dell'operazione i Carabinieri hanno fatto sapere che Dante è stato adottato da una famiglia catanese e ha iniziato una nuova esistenza.

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A sinistra Dante il giorno del salvataggio, a destra com’è oggi

Chi sono i cani sentinella della criminalità organizzata

Da sempre la criminalità organizzata si serve di cani per fare la guardia a droga, armi e altri beni. Spesso i cani usati a questo scopo vengono lasciati su terrazzi, bunker sotterrai o terreni in condizioni igieniche precarie allo scopo di impedire l'accesso agli estranei, Forze dell'Ordine comprese.

Purtroppo quelli che più spesso finiscono nelle mani dei criminali sono i cani con caratteristiche utili ai loro scopi: spesso si tratta di cani dalla grande potenza fisica, con una spiccata predisposizione a proteggere il proprio territorio e dalla fedeltà assoluta nella sola persona di riferimento, e dotati di una fama negativa che già da sola basta per scoraggiare i curiosi. Un identikit che combacia perfettamente con cani come Dante.

Il Rottweiler infatti è un cane selezionato dall'uomo proprio allo scopo di fare la guardia e proteggere chiunque sia parte della sua famiglia, beni compresi. Poco importa che si tratti di un appartamento, un giardino o anche di un fortino della droga: per il Rottweiler lo spazio che occupa è suo così come l'umano che diventa il suo riferimento. A tal proposito, un noto allevatore di molossi, Raymond Triquet, negli anni 60 del Novecento creò per la razza una definizione ancora difficile da cancellare: «Il Rottweiler è come quelle armi che si mostrano per non doversene servire».

Non sorprende quindi che questa fama, unita a una potenza fisica non comune, abbia indotto moltissime persone a trattare gli individui di questa razza come meri oggetti e non come esseri pensanti e senzienti.

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