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20 Marzo 2025
14:14

Cure veterinarie gratuite per 120 mila famiglie: il Piemonte è la prima regione in Italia

In Piemonte l'istituzione di 16 ambulatori di veterinaria sociale nel 2024 ha cambiato la vita a decine di famiglie in difficoltà. Il progetto, rinnovato anche per il 2025 dalla Regione e LAV, raggiunge una platea potenziale di 120mila nuclei, e punta a espandersi.

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La vera rivoluzione per le famiglie con animali inizia in Piemonte. Qui la Regione e l'associazione di tutela animale Lav hanno rinnovato l'accordo per i 16 ambulatori di veterinaria sociale presenti sul territorio. Un servizio che raggiunge una platea potenziale di 120 mila nuclei familiari.

Da un anno e mezzo i cittadini in difficoltà di otto località del Piemonte possono fare gratuitamente visite veterinarie, vaccinazioni, e anche trattamenti anti parassitari per i loro animali d'affezione. Un servizio che offre un po' di sollievo alle tante persone sopraffatte dai costi elevati delle cure veterinarie.

Il presidente della Regione: "Animali fondamentali per le persone fragili"

La Regione Piemonte ha avviato,  prima in Italia, un servizio di assistenza veterinaria gratuita per le persone seguite dai servizi sociali e si è dotata di una legge, approvata nei primi mesi del 2024, dedicata al benessere degli animali d’affezione. Gli ambulatori sono 16 in tutto il Piemonte, finanziati con un investimento complessivo di 310 mila euro, ed erogano prestazioni tra le quali, ad esempio, la visita clinica, le vaccinazioni, l’esame del sangue e delle feci, l’identificazione degli animali, i trattamenti antiparassitari.

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All’interno degli ambulatori di veterinaria sociale è possibile effettuare visite e anche alcuni trattamenti

La platea potenziale raggiunta dal servizio è di 120 mila nuclei famigliari., come ha sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio: "La collaborazione con la Lav, all’interno dei nostri ambulatori sociali è un tassello che qualifica ulteriormente il valore della nostra iniziativa che si rivolge alle persone in carico ai servizi sociali, circa 120 mila in tutta la Regione, che hanno difficoltà a sostenere le spese veterinarie dei loro animali da compagnia e qui possono farli curare gratuitamente.

Per questo la Regione Piemonte ha riconfermato il progetto che proseguirà e si potenzierà ulteriormente: "È provato scientificamente quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti per le persone, soprattutto per quelle più fragili", ricorda Cirio.

I numeri degli ambulatori sociali del Piemonte

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È stato rinnovato il Protocollo d’Intesa tra la Lav e la Regione Piemonte per le persone seguite dai servizi sociali che si avvalgono di interventi di veterinaria sociale per i cani e i gatti di famiglia

Dall’inizio della collaborazione i volontari delle sedi locali Lav di Torino, Carmagnola, Cuneo e Verbano Cusio Ossola sono state impegnati nelle attività di supporto agli ambulatori veterinari sociali di Settimo Torinese, Moncalieri, San Damiano d’Asti, Savigliano e Verbania. Hanno effettuato complessivamente oltre 60 interventi per altrettanti cani e gatti, tra cui 15 sterilizzazioni e 2 interventi chirurgici specialistici, in collaborazione con medici veterinari liberi professionisti attivando apposite convenzioni. Dal 2025 l’attività di supporto è attiva anche nella provincia di Novara.

"In questo primo anno e mezzo di collaborazione abbiamo potuto toccare con mano quanto il circolo virtuoso che si innesca grazie alla collaborazione tra enti pubblici, come Asl veterinarie e Servizi Sociali, medici veterinari liberi professionisti e associazioni possa fare la differenza per il benessere e la vita di tanti cani e gatti – ha dichiarato Alessandra Ferrari, responsabile Area Animali Familiari Lav – Grazie al rinnovo di questa collaborazione e all'efficientamento di questo modello, ci aspettiamo di poter aiutare ancora più animali".

Nell’ottica di massimizzare la fruibilità dei servizi degli ambulatori di veterinaria sociale, i volontari della LAV agevoleranno il trasporto dei cani e dei gatti delle famiglie non auto munite e verificheranno la necessità di ulteriori beni di prima necessità, come ad esempio i cibi medicati per animali affetti da particolari patologie.

Lav: "Ora è estendere questo servizio al resto d'Italia"

Mentre in Piemonte si punta a espandere il progetto, nel resto d'Italia, quando un animale si ammala le spese salgono alle stelle e non c'è quasi nessuna rete di supporto. Non esiste infatti una vera mutua veterinaria, questo significa che tutte le spese per gli animali gravano nella loro totalità sulle spalle delle famiglie e alle associazioni di volontariato. Sempre la Lav, ad esempio, attraverso le sedi sparse in tutta la Penisola aiuta persone in difficoltà come l'ex attrice Gabriella Giorgelli, che non riuscirebbe a curare la sua gatta senza il sostegno dei volontari.

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In realtà, un passo verso l'istituzione di veterinario di base, almeno per le famiglie in difficoltà, è in discussione in Parlamento. Inoltre, con la Legge di Bilancio è stato approvato in prima lettura al Senato il fondo per aiutare le persone over 65 a far fronte a spese e prestazioni veterinarie, per il quale è stato disposto lo stanziamento pari a 250mila euro per l’anno 2025.

Ma c'è ancora molto da fare, come sottolinea il presidente della Lav, Gianluca Felicetti: "Sollecitiamo quindi il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ad investire questo denaro per supportare e promuovere i progetti di veterinaria sociale, affinché non siano virtuosi casi isolati, ma diventino progetti sistemici che riguardano tutto il territorio nazionale".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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