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Cucciolo di delfino intrappolato in una rete da pesca nella Riserva dello Zingaro: il video del salvataggio

Un cucciolo di delfino rimasto intrappolato in un rete da pesca abbandonata è stato salvato dalla Guardia Costiera nelle acque della Riserva Naturale dello Zingaro, in Sicilia. Il delfino si è poi ricongiunto con sua madre rimasta tutto il tempo con lui.

27 Gennaio 2025
11:15
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Un piccolo di delfino in difficoltà è stato tratto in salvo nelle acque della Riserva Naturale dello Zingaro, tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, in Sicilia, grazie all'intervento della Guardia Costiera di Trapani. L'animale, un cucciolo accompagnato da sua madre, era rimasto intrappolato in una rete da pesca abbandonata, attirando l'attenzione di un visitatore presente nella località Cala dell'Impiso.

La segnalazione è giunta tempestivamente alla Guardia Costiera, che ha subito inviato una motovedetta da Castellammare del Golfo. Una volta sul posto, i soccorritori hanno trovato il cucciolo intrappolato e incapace di liberarsi da una cima attaccata a una boa, con la madre rimasta tutto il tempo al suo fianco e che nuota intorno a lui mostrando un comportamento protettivo e vigile. L'operazione di soccorso è stata condotta con attenzione per evitare di stressare ulteriormente l'animale.

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Le reti abbandonate, le cosiddette "ghostnet", sono tra le minacce principali per i fondali e la fauna marini

La squadra della Guardia Costiera è riuscita a tranciare la corda senza arrecare danni al cetaceo e in un primo momento, il cucciolo è riuscito a nuotare via, tuttavia una cima ancora attorcigliata alla coda ne limitava i movimenti. I soccorritori sono quindi intervenuti nuovamente, assicurandosi di rimuovere ogni residuo della rete. Una volta liberato completamente, il delfino ha potuto ricongiungersi alla madre e allontanarsi in sicurezza verso il mare aperto.

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Migliaia di animali marini muoiono intrappolati tra rifiuti e reti abbandonate in mare

Il video che documenta l'intervento mostra le fasi del salvataggio, ma mette soprattutto in evidenza le difficoltà che questi animali possono trovare in mare a causa dei rifiuti e delle reti abbandonate, che rappresentano una delle minacce principali di origine antropica non solo per i cetacei, ma per tutta la fauna marina. Pesci, squali, tartarughe e uccelli marini, sono tra le vittime principali, così come i fondali e la vegetazione.

Recentemente, proprio in Sicilia, centinaia di metri quadri di fondale marino sono stati liberati dalle reti fantasma grazie all'operazione "Ghostnets" condotta dall'ISPRA tra Augusta e Siracusa. Questo nuovo episodio, sottolinea tuttavia quanto lavoro ci sia ancora da fare per liberare i mari da reti e rifiuti e quanto sia importante vigilare, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, per tutelare delfini, tartarughe e tutte le altre specie marine sempre più minacciate dalle attività umane.

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