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26 Aprile 2025
13:40

Cosa succede se il gatto viene punto da una vespa? Rischi, sintomi e cure

Se un gatto viene punto da una vespa, può sviluppare gonfiore, rossore e dolore localizzato. Di solito non è grave, ma nei gatti allergici o con più punture può causare complicazioni come lo shock anafilattico, richiedendo cure veterinarie rapide.

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Quando un gatto viene punto da una vespa i sintomi sono facili da riconoscere: gonfiore localizzato nella zona della puntura, arrossamento, e sensibilità al tatto. In alcuni casi si può notare anche un piccolo ponfo, simile a quello delle punture che colpiscono anche noi.

Nella maggior parte delle situazioni, una sola puntura di vespa non rappresenta un pericolo grave. Tuttavia, se il gatto è allergico o se subisce numerose punture, la situazione può diventare grave e richiedere l'intervento tempestivo del veterinario. Vediamo come distinguere le diverse situazioni e agire nel modo giusto.

I sintomi più comuni della puntura di vespa nel gatto

I sintomi più comuni nel gatto punto da una vespa possono variare molto in base alla sensibilità individuale del micio e al punto in cui viene punto. Sulla zampa, ad esempio, può causare una reazione diversa rispetto a una puntura sulla faccia o vicino alla bocca. Osservare con attenzione i segnali è quindi fondamentale per capire se la situazione e valutare la gravità. I sintomi più comuni che si possono osservare sono:

  • Gonfiore: spesso compare un rigonfiamento evidente nella zona della puntura. Può essere piccolo o abbastanza esteso, e a volte può aumentare nelle ore successive;
  • Arrossamento: la pelle del gatto intorno alla puntura può diventare rossa o più scura rispetto al colore naturale;
  • Dolore o fastidio: il gatto può manifestare disagio quando la zona viene toccata oppure potrebbe cercare di evitare qualsiasi contatto;
  • Leccamento insistente: per cercare di alleviare il fastidio, il gatto tende a leccare ripetutamente la parte interessata;
  • Zoppia: se la puntura è avvenuta su una zampa, il gatto potrebbe camminare in modo anomalo o evitare di appoggiarla;
  • Cambio di comportamento: un gatto che di solito è vivace potrebbe apparire più nervoso, irritabile o al contrario molto apatico dopo essere stato punto.

Cosa fare se il gatto è stato punto da una vespa? Le possibili cure

Quando ci si accorge che il gatto è stato punto da una vespa è importante mantenere la calma e valutare la gravità della situazione. Il primo passo è controllare il punto della puntura. Le vespe, diversamente dalle api, in genere non lasciano il pungiglione conficcato nella pelle. Tuttavia, in rari casi, può capitare che un frammento rimanga incastrato. Se si nota un piccolo corpo estraneo nella cute del gatto, va rimosso con molta delicatezza usando una pinzetta sterilizzata, evitando di schiacciare la zona.

Dopo essersi assicurati che non ci siano residui, si può applicare del ghiaccio avvolto in un fazzoletto di cotone o lino sulla parte gonfia. È importante evitare il contatto diretto del ghiaccio sulla pelle del gatto, per non causare ustioni da freddo. Questo semplice gesto aiuta a ridurre il gonfiore e dona un primo sollievo dal dolore.

Per lenire ulteriormente il fastidio, si può applicare una crema specifica a base di ingredienti naturali lenitivi e idratanti, che favorisca la guarigione della cute irritata. Tuttavia, è sempre meglio scegliere prodotti formulati per uso veterinario, evitando quelli destinati agli esseri umani che potrebbero contenere sostanze pericolose per i gatti.

Nel caso in cui la puntura avvenga in punti particolarmente delicati come l'interno della bocca, il naso o vicino agli occhi, o se il gatto manifesta difficoltà respiratorie, tremori o un gonfiore eccessivo, è essenziale rivolgersi immediatamente al veterinario. In queste situazioni, il medico potrebbe consigliare farmaci antistaminici o a base di cortisone per ridurre la reazione allergica.

Quali sono i rischi della puntura di vespa nei gatti? Lo shock anafilattico

Sebbene nella maggior parte dei casi una puntura di vespa non sia motivo di grande preoccupazione, esistono dei rischi che non devono essere sottovalutati, soprattutto nei gatti che hanno una sensibilità allergica. Anche i gatti possono sviluppare allergie di gravità tale da sfociare nello shock anafilattico, una condizione di emergenza che può mettere a rischio la sua vita.

Lo shock anafilattico si manifesta con sintomi molto evidenti: gonfiore improvviso ed esteso, difficoltà respiratorie, abbassamento della pressione sanguigna, letargia estrema e, nei casi più gravi, perdita di coscienza. A volte si notano anche vomito, diarrea e convulsioni. Il rischio di shock anafilattico è maggiore nei gatti già predisposti ad allergie o che sono stati punti più volte in un breve lasso di tempo.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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