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La natura, a volte, sembra quasi divertirsi, offrendoci spettacoli di rara bellezza che somigliano a una sceneggiatura appositamente scritta per evocare qualcosa di più grande che una semplice coincidenza.
Ed è proprio quello che è accaduto recentemente sulle sponde ghiacciate di un lago in Ontario, in Canada, dove un'aquila di mare testabianca (Haliaeetus leucocephalus), specie simbolo degli Stati Uniti d'America, ha tentato di attaccare e sopraffare un'oca canadese (Branta canadensis), trovandosi però di fronte a un avversario insospettabilmente agguerrito e coriaceo, per chi conosce poco questa specie.
Lo scontro tra oca e aquila immortalato dal fotografo
A raccontare quanto accaduto e a condividere i suoi scatti sui social è stato Mervyn Sequeira, fotografo naturalista ed ex pilota di linea, che quel giorno si trovava con la propria famiglia sulle sponde del lago ghiacciato. Quando ha visto l'aquila scendere in picchiata verso il lago ha subito intuito che stava per assistere a qualcosa di molto interessante. Individuato il bersaglio – un'oca canadese sola e apparentemente vulnerabile – ha puntato il suo obiettivo e ha iniziato a scattare.
L'esito sembrava scontato: l'aquila testabianca, spesso chiamata per un errore di traduzione anche aquila calva, è uno dei rapaci più grossi e potenti di tutto il Nord America. Con i suoi lunghi artigli e il grosso becco adunco, è un predatore abile e versatile e avrebbe dovuto apparentemente avere la meglio. Eppure, per circa 20 minuti, l'oca canadese si è invece difesa con forza e ferocia, respingendo ogni tentativo di attacco. Alla fine, il povero rapace, ha dovuto desistere ed è volato via a "zampe" vuote, definitivamente sconfitto.
Due simboli nazionali a confronto in un momento di tensione
A molti non è sfuggito il simbolismo di questo scontro tra due animali strettamente legati all'identità nazionale dei rispettivi paesi, che l'oca porta persino nel nome scientifico in latino. L'aquila di mare testabianca è infatti il simbolo degli Stati Uniti sin dal 1782, scelta per la sua imponenza e il suo forte simbolismo, anche se solo di recente è stata ufficialmente riconosciuta come uccello nazionale degli USA. L'oca canadese, invece, rappresenta il Canada non solo per il nome, ma anche per la sua resistenza e la sua capacità di adattarsi ai climi più rigidi.
In un periodo storico in cui i rapporti tra i due paesi si sono incrinati parecchio a causa di tensioni commerciali e dichiarazioni politiche un po' sopra le righe, questa battaglia tra i due uccelli ha assunto per alcuni un significato che va oltre le semplici dinamiche ecologiche tra predatore e preda. Del resto, nelle scorse settimane, il presidente Donald Trump ha imposto dazi del 25% sulla maggior parte dei beni canadesi, affermando ancora una volta l'intenzione di voler annette il paese guidato da Justin Trudeau come 51esimo stato americano.
Chi sono davvero l'aquila testabianca e l'oca canadese

Ma al di là della retorica patriottica e delle tensioni politiche, lo scontro tra l'aquila e l'oca ci offre soprattutto una rara opportunità per esplorare e conoscere meglio la biologia e il comportamento di queste due iconiche specie. L'aquila di mare testabianca è ifnatti un rapace di grandi dimensioni, con un'apertura alare che può superare i due metri. Abile cacciatrice, si nutre in realtà principalmente di pesci ed è quindi soprattutto un'abilissima pescatrice, anche se non disdegna piccoli mammiferi, altri uccelli o animali già morti.
La sua strategia di caccia prevede rapide picchiate per sorprendere le sue prede, che afferra a pelo d'acqua grazie ai suo potenti artigli. Tuttavia, nonostante la sua fama di grande cacciatrice, anche l'aquila non è di certo infallibile. Gli attacchi a prede di grandi dimensioni si rivelano spesso troppo rischiosi e, se il bersaglio si dimostra particolarmente resistente e tenace (come lo sono quasi tutte le specie di oche), il rapace è molte volte costretto a rinunciare e un'oca canadese non è di certo la preda più facile da sopraffare.

L'oca canadese, infatti, è un animale piuttosto famoso per la sua tenacia e la sua territorialità. È una specie di oca di grandi dimensioni e raggiungere un peso di sei-sette kg, risultando così un avversario non proprio facile da battere per chiunque. Nonostante sia prevalentemente erbivora e non abbia artigli o un becco affilato, è dotata di un'indole sorprendentemente combattiva, soprattutto quando si tratta di proteggere se stessa, il suo nido o i suoi pulcini.
Durante la stagione riproduttiva, chiunque abbia avuto la sfortuna di imbattersi in una coppia di oche canadesi, sa bene quanto possono essere protettive e aggressive anche verso gli esseri umani, lanciandosi senza paura contro qualsiasi potenziale minaccia e colpendola con poderosi colpi di ali e potenti beccate. La combattività e l'aggressività di questa specie, non a caso sono diventate anche un popolare meme sui social e sono numerosi i video in rete che testimoniano l'indomabilità delle oche canadesi.
Natura e simbolismo: due chiavi di lettura diverse
Anche lo stesso Mervyn Sequeira, pur riconoscendo la curiosa coincidenza temporale di questo scontro con le tensioni politiche tra Stati Uniti e Canada, preferisce sottolineare la visione naturalistica e ornitologia di questo evento: "Mi piace guardare le cose dal punto di vista del fotografo e del naturalista, senza cercare significati nascosti. Ma è naturale che le persone vedano questo episodio nel contesto di ciò che sta accadendo nel mondo", ha raccontato al Guardian.
E in effetti, mettendo da parte la politica, questo scontro – che di certo non è il primo ta due specie che condivido buona parte dell'habitat e del proprio areale – ci dimostra che in natura nulla è scontato e che tutto può essere imprevedibile. Anche animali apparentemente insospettabili e che solitamente consideriamo solo come prede, posso ribaltare l'esito di uno scontro, dimostrandoci che le etichette e la catena alimentare non sono poi così rigide e scontate come ci piace raccontare. E questo è da sempre uno dei aspetti più belli e affascinanti della natura.