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Intorno a noi vivono tante specie diverse di uccelli e può capitare che di tanto in tanto qualcuno di questi entri in casa. Quasi sempre accade per errore, magari perché attratti da una finestra aperta o dai riflessi del vetro, altre volte si tratta di pulli caduti dal nido, giovani ancora troppo inesperti oppure di individui feriti o in difficoltà. In alcuni casi, soprattutto in inverno, potrebbe anche accadere che alcuni uccelli cerchino riparo da freddo e pioggia oppure qualcosa da mangiare.
Tra le specie che più spesso attirano l'attenzione e che sono più comuni in cortili e giardini c'è sicuramente il pettirosso (Erithacus rubecula). Questo piccolo uccello dalla caratteristica macchia sul petto che gli dà il nome, è una delle specie più abbondanti anche nelle aree verdi urbane, specialmente nei mesi invernali. Anche grazie al suo comportamento curioso e al piumaggio così riconoscibile, questa specie ha anche assunto nel tempo diversi significati simbolici nelle tradizioni popolari, spesso legati al mondo spirituale.
Cosa simboleggia il pettirosso? I significati spirituali
Il pettirosso è un passeriforme diffuso in Europa, Nord Africa e parte dell'Asia. Nidifica in boschi e giardini collinari e montani, ma nei mesi più freddi molti individui migrano verso sud in zone più temperate e a quote più basse anche in città, mentre altri rimangono nei loro territori se non fa troppo freddo. Si tratta di una specie territoriale e solitaria, che difende il proprio territorio anche durante l'inverno, quando diventa più visibile nei giardini e nei parchi urbani in cerca di cibo.
Nelle tradizioni popolari, il pettirosso è stato spesso associato a significati spirituali e simbolici. In molte culture europee, è considerato un messaggero tra il mondo dei vivi e quello dei morti ed è legato al ricordo di persone care scomparse. Alcune leggende lo descrivono come portatore di buone notizie, mentre altre lo vedono come un segnale di cambiamenti imminenti. Negli ultimi decenni, sempre in virtù del suo comportamento migratorio e per la sua presenza invernale in città, viene invece sempre più spesso associato al Natale.
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Nel folklore britannico e irlandese, il pettirosso è visto invece come un animale sacro, portatore di speranza e protezione. Secondo alcune credenze cristiane, il suo petto di colore rosso sarebbe infatti il risultato di una macchia di sangue ricevuta mentre tentava di alleviare le sofferenze di Cristo sulla croce. Al di là delle varie interpretazioni simboliche, il pettirosso è comunque un uccello che suscita sempre simpatia e curiosità, anche per il suo comportamento e per il suo canto melodioso, che si può ascoltare a volte pure nei mesi più freddi.
Perché il pettirosso entra in casa nostra?
Come per la maggior parte degli altri uccelli anche il pettirosso, quando finisce in casa, di solito ci è entrato per errore. Quando un uccello si ritrova tra le mura domestiche, poi, spesso non riesce più a trovare l'uscita, rimando così intrappolato. Naturalmente, un pettirosso potrebbe varcare la soglia di casa anche per ragioni più pratiche e meno casuali. Durante l'inverno, per esempio, il freddo e la scarsità di cibo possono spingere alcuni uccelli a cercare riparo in ambienti più caldi e protetti.
Le case con finestre aperte, balconi, verande coperte e anche garage e box auto, possono apparire come luoghi sicuri, soprattutto in caso di pioggia, neve o vento forte. Inoltre, se un pettirosso ha già familiarità con un giardino o un cortile in cui trova da mangiare, potrebbe accidentalmente saltellare in casa magari attratto da briciole o altro cibo. In collina e in montagna, dove la specie nidifica, un'altra possibilità è che il pettirosso sia giovane e inesperto o che abbia seguito un insetto fin dentro casa, rimanendo poi intrappolato.
In ogni caso, il suo ingresso in casa non è ovviamente legato a significati mistici o premonitori, ma piuttosto al caso o a necessità molto più pratiche. Anche se questi uccelli attirano sempre la nostra curiosità (sono anche protagonisti di numerosi libri e fiabe per bambini) ed è affascinante provare ad attribuire significati particolari alle loro visite, non dobbiamo farci trarre in inganno e soprattutto dobbiamo essere pronti ad aiutarli quando finiscono dentro casa.
Cosa fare se un pettirosso entra in casa?
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Se un pettirosso dovesse infatti entrare in casa, è importante agire con calma per non spaventarlo ulteriormente e aiutarlo così a uscire. La prima cosa da fare è creare una via di fuga verso l'esterno aprendo porte e finestre per consentirgli di uscire spontaneamente. Spegnere le luci può aiutarlo a trovare più facilmente la strada verso l'esterno, ma è molto importate aprire o coprire tutte le finestre e le altre superfici riflettenti o trasparenti: il rischio che possa schiantarsi in un vetro pensando di volare fuori è molto alto.
Se non riusciamo a indirizzarlo verso l'uscita, meglio non cercare di afferrarlo se non siamo esperti, meglio aspettare che si posi in un punto sicuro prima di riprovare a guidarlo delicatamente verso l'esterno. Se il pettirosso è invece esausto o ferito, possiamo raccoglierlo con molta attenzione usando un panno morbido e posizionarlo temporaneamente in una scatola con fori per l'aria, fino a quando non si sarà ripreso abbastanza da volare via. Se ciò non accade nel giro di pochi minuti, va contattato un centro di recupero per animali selvatici (CRAS).
Se invece un pettirosso visita frequentemente il nostro giardino o balcone, possiamo aiutarlo anche offrendo del cibo in una mangiatoia. I pettirossi amano semi di girasole, frutta a pezzi (mela, uva passa), fiocchi d'avena e briciole di dolci senza zucchero. È meglio evitare pane e alimenti salati o speziati. Le mangiatoie devono essere posizionate in un punto sopraelevato e lontano da eventuali predatori come i gatti, possibilmente vicino a cespugli o alberi, dove l'uccello possa rifugiarsi in caso di pericolo.
È molto importante anche mantenerle pulite per evitare la proliferazione di batteri o muffe. Ma soprattutto, la cosa più importante di tutte è utilizzare le mangiatoie esclusivamente in inverno. Se gli uccelli si abituano troppo a ricevere da mangiare, possono perdere la capacità di procurarsi il cibo da solo, alterare i loro comportamenti migratori oppure diventare troppo dipendenti dagli esseri umani. E un selvatico, anche se piccolo, paffuto e simpatico, deve sempre restare come tale e non avvicinarsi troppo alle persone.