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Trovare un gattino solo in strada può far scattare l'istinto di proteggerlo e portarlo a casa. Le intenzioni sono buone, ma il risultato può essere esattamente opposto rispetto a quello che vorremmo.
I gatti, e in particolare i cuccioli, vivono spesso in condizioni che potrebbero sembrare non compatibili con la nostra idea di benessere ma che invece paradossalmente permettono ai mici una vita più serena rispetto a molti che si trovano in appartamento. Per questo prima di decidere di portare via il gattino è fondamentale osservare bene la situazione, informarsi e coinvolgere chi ha esperienza nel gestire questi casi.
Passaggi da seguire quando si trova un cucciolo di gatto
Se ci si imbatte in un gattino apparentemente abbandonato, la prima cosa da fare è monitorare la situazione senza intervenire immediatamente in maniera impulsiva. Osservare è il primo passo essenziale, è la prima distinzione da fare è quella tra gatto libero e gatto abbandonato. Solo in quest'ultimo caso è possibile, e anzi consigliato intervenire, sempre seguendo alcuni passaggi fondamentali.
- Valutare lo stato del gattino: bisogna osservare se è visibilmente ferito, in difficoltà respiratoria, tremante o sporco. Se sembra in pericolo imminente, come in mezzo alla strada o esposto a situazioni rischiose, è possibile spostarlo in un luogo sicuro nelle immediate vicinanze, ma senza allontanarlo troppo dal punto in cui è stato trovato;
- Verificare se è davvero solo: se non si tratta di un micio abbandonato significa che la madre è nei paraggi, magari in cerca di cibo o nascosta per paura. Allontanarsi per almeno 1-2 ore e osservare da lontano può aiutare a capire se la gatta tornerà. Intervenire troppo presto potrebbe separare il cucciolo dalla madre, compromettendone la sopravvivenza;
- Non toccarlo subito: il contatto con l’essere umano può trasmettere il nostro odore al gattino, e questo potrebbe confondere o allontanare la madre. Meglio evitare di maneggiarlo, se non strettamente necessario;
- Documentare la situazione: scattare foto e segnarsi la posizione precisa in cui si trova il cucciolo può essere molto utile per fornire informazioni corrette a chi interverrà;
- Contattare chi di competenza: se, dopo un’attenta osservazione, si capisce che il gattino è effettivamente solo e in pericolo, è il momento di segnalare il ritrovamento a chi si occupa di questi casi. Non bisogna mai portarlo via di propria iniziativa senza prima essersi confrontati con esperti.
Seguendo questi passaggi, si può garantire un aiuto davvero efficace al cucciolo, evitando errori che, anche se involontari, potrebbero compromettere il suo benessere.
Chi chiamare quando si trova un gattino e perché
Una volta accertato che il gattino ha bisogno di aiuto è fondamentale chiamare le persone giuste. Le prime sono i volontari delle associazioni di tutela animale del territorio. Questi infatti conoscono bene la situazione degli animali liberi della zona e possono quindi aiutare a capire se una situazione è effettivamente anomala oppure no.
Se il gatto ha una chiara emergenza veterinaria allora è il caso di contattare personale specializzato. In Campania e in altre regioni sono attivi numeri di pronto intervento riservati proprio agli animali senza famiglia. Inoltre, esistono gruppi di volontariato che collaborano con Asl e Comuni per il monitoraggio e la gestione delle colonie feline. Queste persone hanno esperienza e sanno riconoscere se un gattino appartiene a una colonia oppure si tratta di un caso di abbandono.
Contattare un'associazione oppure direttamente il personale veterinario, se il servizio è presente, è sempre preferibile all'agire da soli. Solo persone con esperienza possono valutare se è possibile recuperare il gattino, se necessita di cure urgenti, o se può essere seguito nel contesto in cui si trova.
Anche le diverse Forze dell'ordine, come i Vigili urbani, possono essere coinvolti se il gattino si trova in una situazione di pericolo in una zona pubblica. Segnalare il ritrovamento alle autorità o alle associazioni permette anche di avviare eventuali pratiche per l'affido, se si scopre che il gattino non appartiene a una colonia e può essere accolto da una famiglia. Nel rispetto delle leggi locali.
Per quale motivo non si può prelevare un gattino e portarlo a casa
Non tutti i gatti che si trovano in strada, e che magari sono socievoli con le persone, sono vittime di abbandono. Molti infatti vivono in libertà all'interno delle colonie feline: gruppi di gatti che si sono stabiliti in una determinata zona e vengono monitorati dalle Asl e accuditi da volontari autorizzati. La tutela di questi animali è riconosciuta dalla legge, e portarli via senza autorizzazione, anche se lo si fa a fin di bene, non è consentito, neanche se si tratta di cuccioli.
All'interno delle colonie infatti possono nascere piccoli, soprattutto se da poco si è aggiunto qualche nuovo membro non ancora sterilizzato. I gattini fanno parte di questo gruppo e, se prelevati senza criterio prima dei due mesi di vita, rischiano di essere separati dalla madre e di non ricevere l’alimentazione necessaria per sopravvivere nelle prime settimane di vita.
È sempre necessario coordinarsi con le associazioni competenti che valuteranno caso per caso. Spesso, infatti, può essere più sicuro e salutare per il gattino restare nella colonia, sotto osservazione, magari con l’aggiunta di un supporto veterinario o nutrizionale temporaneo. In altri casi, se le condizioni lo richiedono, si procede con il recupero e l'affido.