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29 Gennaio 2025
10:12

Come un parente selvatico dell’alpaca sta aiutando le Ande a fronteggiare i cambiamenti climatici

Le vigogne, parenti stretti di lama e alpaca, aiutano gli ecosistemi delle Ande a resistere agli effetti dei cambiamenti climatici. I luoghi in cui si riuniscono per lasciare le proprie feci arricchiscono il suolo di nutrienti e semi accelerando la crescita delle piante sui terreni lasciati nudi dallo scioglimento dei ghiacciai.

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La vigogna è un camelide selvatico sudamericano considerato l’antenato dell’alpaca

Mentre i ghiacciai delle Ande si ritirano sotto gli effetti dei cambiamenti climatici, un alleato inaspettato sta aiutando gli ecosistemi di alta quota ad adattarsi: la vigogna. Questo camelide selvatico, parente stretto di alpaca e lama, svolge un ruolo cruciale grazie a un'abitudine particolare: utilizzare latrine comuni per depositare i suoi escrementi. Secondo uno studio recentemente pubblicato su Scientific Reports, queste "pile di sterco" accelerano di oltre un secolo il processo di colonizzazione delle piante su terreni appena liberati dai ghiacciai, offrendo un chiaro esempio di come gli ecosistemi si stanno adattando agli effetti dei cambiamenti climatici.

Le latrine delle vigogne: microcosmi di vita

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Una foto scattata da una fototrappola mostra le vegetazione rigogliosa intorno a una latrina di vigogna. Immagine da Reider et al., 2024

La vigogna (Vicugna vicugna), come i suoi parenti stretti lama, alpaca e guanaco, vive in gruppi familiari nelle regioni alpine delle Ande, dove i terreni d'alta quota resi "nudi" dallo scioglimento dei ghiacci, sono estremamente poveri di nutrienti e difficilmente riescono a essere colonizzati dalla piante. Tuttavia, in Perù gli scienziati hanno scoperto che i punti in cui questi animali si riuniscono abitualmente per lasciare i propri escrementi – chiamati latrine – diventano vere e propri oasi di fertilità.

I suoli delle latrine sono infatti ricchi di carbonio, azoto e fosforo, oltre a contenere una straordinaria varietà di microrganismi. Rispetto ai terreni circostanti, che possono rimanere sterili per oltre 100 anni, questi suoli mostrano una percentuale di materia organica 40 volte superiore, creando condizioni ideali per la crescita delle piante. «Le latrine stabilizzano l'umidità e la temperatura, creando un microclima unico rispetto alle aree circostanti», ha infatti spiegato Steven Schmidt dell'Università del Colorado, autore senior dello studio.

Un aiuto per tutta la biodiversità d'alta quota

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I cumuli di escrementi lasciati dalle vigogne accelerano la crescita della vegetazione, che a sua volta attira altri animali

Oltre a favorire la crescita delle piante, attraverso le feci le vigogne trasportano anche i semi delle piante mangiate a quote più basse, dando così origine a piccole aree verdi che attraggono molti altri animali con un effetto a cascata. Le fototrappole piazzate dai ricercatori hanno infatti documentato la presenza di animali erbivori arrivati proprio dove le latrine delle vigogne hanno favorito la crescita delle piante e, di conseguenze, si sono visti anche i predatori che si nutrono di questi animali come i puma, rari a queste latitudini.

Questi ecosistemi in miniatura, grazie al "lavoro" di questi camelidi, potrebbero rappresentare un vero e proprio rifugio per molte specie alpine che rischiano di perdere il proprio habitat a causa del riscaldamento globale. Naturalmente, l'aiuto delle vigogne da solo non basta per tenere il passo con il rapido scioglimento dei ghiacciai e non riuscirà a mitigare tutti gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

La lezione della vigogna

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Le vigogne stanno aiutando alcuni organismi d’alta quota a sopravvivere, ma non possiamo contare solo su di loro

Il ritmo con cui sta cambiando il clima del nostro pianeta supera di gran lunga la capacità degli ecosistemi di adattarsi. Tra il 2000 e il 2019, i ghiacciai di tutto il mondo hanno perso circa 267 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno e si stima che il 68% di questi potrebbe scomparire definitivamente entro la fine del secolo. Sulle Ande, lo scioglimento dei ghiacciai mette anche a rischio l'approvvigionamento idrico di milioni di persone. Le vigogne stanno aiutando alcuni organismi d'alta quota a sopravvivere, ma non possiamo contare solo su di loro.

Tuttavia, il loro comportamento e gli effetti positivi delle loro abitudini sociali per gli ecosistemi d'alta quota delle Ande, dimostrano che anche i piccoli gesti possono fare una grande differenza per mitigare le conseguenze negative dei cambiamenti climatici. Questi camelidi, in maniera del tutto inconsapevole e indiretta, ci ricordano quindi che non è mai troppo tardi per provare a invertire la rotta e tentare di trovare soluzioni, anche ingegnose, ai problemi che noi stessi abbiamo creato e cui non dobbiamo e non possiamo arrenderci.

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