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11 Marzo 2025
13:14

Come un gruppo di ricercatori è riuscito a ritrovare in Cile una rana scomparsa da oltre 130 anni

In Cile, un gruppo di ricercatori è riuscito a ritrovare una rana scomparsa da oltre 130 e creduta ormai estinta. Lo hanno fatto ricostruendo il percorso originale che portò alla sua prima scoperta nel lontano 1893.

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Alsodes vittatus è una rana cilena scomparsa dai radar dal 1902. Un gruppo di scienziati è però riuscito a ritrovarla. Nella foto, di Edvin Riveros, una femmina adulta

In Cile un gruppo di ricercatori ha incontrato una rana che non veniva avvistata da oltre 130 anni. Si chiama Alsodes vittatus e fu descritta per la prima volta nel lontano 1902. Da allora non ci sono più state altre segnalazioni o avvistamenti, nonostante diverse spedizioni organizzate proprio per cercarla e in molti temevano che la specie fosse ormai definitivamente estinta.

Come emerge dai risultati dello studio pubblicato sulla rivista ZooKeys, gli scienziati hanno trovato due distinte popolazioni che riaccendono le speranze per il futuro di questo piccolo ed elusivo anfibio. Questa è la storia di come ci sono riusciti.

Alsodes vittatus, un piccolo fantasma sfuggente

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L’habitat in cui è stata ritrovata A. vittatus. Foto di Edvin Riveros

Alsodes vittatus non è una rana qualunque. La sua storia inizia nel lontano 1893, quando l'entomologo francese Philibert Germain raccolse per la prima volta tre esemplari nella regione di La Araucanía, nel Cile centrale. I campioni vennero poi studiati e descritti ufficialmente solamente nel 1902 dal naturalista cileno-tedesco Rodulfo Amando Philippi Bañados. Dopo quella prima descrizione, tuttavia, la specie sembrò svanire nel nulla. Nessuno l'ha più vista, nonostante diversi tentativi di ritrovarla nel corso del Novecento.

Per gli erpetologi, gli scienziati che studiano rettili e anfibi, Alsodes vittatus era diventata una sorta di leggenda, un vero e proprio fantasma della natura. Il suo destino sembrava però ormai definitivamente segnato e in tanti pensavano che la specie fosse definitivamente estinta. Tuttavia, un gruppo di ricercatori della Università di Concepción, in Cile, non la pensava così e ha deciso di riprendere le ricerche utilizzando un approccio diverso.

Un viaggio nel passato per ricostruire il presente

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Un maschio adulto di A. vittatus con la caratteristica striscia dorsale. Foto di Edvin Riveros

Tra il 2015 e il 2016, il team guidato dal biologo Claudio Correa e da Juan Pablo Donoso riuscì a trovare due popolazioni di rane appartenenti allo stesso genere nel nord-ovest dell'ex Hacienda San Ignacio de Pemehue, la località dove vennero raccolti gli esemplari descritti nel 1902. Tuttavia, gli anfibi osservati dai ricercatori non presentavano la caratteristica striscia bianca o gialla sul dorso tipica di A. vittatus, lasciando aperta la questione sull'esatta identità della specie.

Il problema principale era individuare con precisione il luogo esatto dove Germain aveva raccolto gli esemplari originali. La tenuta, all'epoca, si estendeva su un'area molto grande e i documenti storici non fornivano dettagli precisi sul punto esatto del ritrovamento. Così, i ricercatori hanno dovuto ricostruire il percorso originale compiuto dell'entomologo francese, studiando le sue pubblicazioni e tutti gli altri testi originali dell'epoca per capire dove potesse aver trovato la rana scomparsa.

La riscoperta dopo oltre 130 anni: una vittoria per la biodiversità del Sud America

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Uno dei punti in cui è stata ritrovata A. vittatus. Foto di Edvin Rivero

Nel 2023 e nel 2024, seguendo la ricostruzione del percorso storico, Claudio Correa e il ricercatore Edvin Riveros Riffo hanno quindi esplorato il lato sud-orientale dell'antica Hacienda San Ignacio de Pemehue. È qui, nelle valli fluviali del Lolco e del Portales, che hanno finalmente trovato quello che cercavano: due popolazioni vive e vegete di Alsodes vittatus. Dopo oltre un secolo di silenzio, la rana è finalmente riapparsa.

Si tratta di un ritrovamento eccezionale, che non solo arricchisce le conoscenze scientifiche sugli anfibi sudamericani, ma che sottolinea anche la necessità di proteggere questi ecosistemi fragili. La riscoperta di A. vittatus è infatti un traguardo molto importante per la conservazione della biodiversità nel cono sud del continente. La maggior parte delle altre specie del genere Alsodes è infatti seriamente minacciata di estinzione o poco studiata e ottenere nuove informazioni sul loro habitat è il primo fondamentale passo per proteggerle meglio.

Il rischio estinzione è ancora dietro l'angolo

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Secondo gli autori, A. vittatus rimane seriamente minacciata di estinzione

Tuttavia, i ricercatori mettono in guardia sul futuro di questo anfibio appena ritrovato: la specie è ancora in pericolo di estinzione. Le osservazioni sul campo suggeriscono che la località in cui vive – attualmente l'unica conosciuta in tutto il Cile per la specie – è sotto la pressione di diverse minacce. Frammentazione dell'habitat, espansione umana e il fungo Batrachochytrium dendrobatidis che che ha già sterminato intere popolazioni di anfibi in tutto il mondo, sono i pericoli principali.

Secondo gli autori, A. vittatus dovrebbe essere ufficialmente considerata in pericolo di estinzione, anche se non ci sono ancora dati a sufficienza per stabilire l'esatto livello di rischio. Questa scoperta ci ha permesso però di raccogliere, per la prima volta dopo oltre un secolo, dati su una specie che pensavamo spacciata, spiegano gli scienziati. Dimostra quindi anche quanto siano ancora limitate la nostre conoscenze sugli anfibi del Sud America e che è essenziale continuare a studiarli e proteggerli prima che sia troppo tardi: il tempo sta per scadere.

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