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8 Febbraio 2025
11:00

Come si sono evoluti gli uccelli: ecco perché i dinosauri sono ancora tra noi

Gli uccelli non solo discendono dai dinosauri, ma sono a tutti gli effetti dei dinosauri sopravvissuti all'estinzione di massa avvenuta 66 milioni di anni fa. Fanno parte del gruppo dei teropodi, lo stesso di Tyrannosaurus rex e Velociraptor. Ma non tutti i teropodi erano enormi carnivori, alcuni gruppi erano composti da dinosauri piccoli, leggeri e dotati di penne e piume. Tra questi c'erano anche gli antenati degli uccelli di oggi.

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Archaeopteryx litographica. Illustrazione di Durbed via DeviantArt

Quando pensiamo ai dinosauri, immaginiamo gli enormi "rettili" preistorici che dominarono la Terra per milioni di anni, prima di estinguersi improvvisamente per colpa dell'asteroide che colpì il nostro Pianeta 66 milioni di anni fa. Ma questa visione della storia è solo parzialmente corretta: i dinosauri non si sono estinti del tutto. Sono ancora tra noi, posati sui rami degli alberi, intenti a becchettare sui tavolini dei bar oppure a costruire i loro nidi su cornicioni e davanzali.

Tutti gli uccelli che vivono intorno a noi, infatti, non sono solo discendenti dei dinosauri, ma sono a tutti gli effetti dinosauri. Un po' come un gatto è un mammifero, l'essere umano un primate, anche i passeri, i piccioni e le anatre che vediamo al parco sono dinosauri. Ripercorriamo quindi questa storia epica, scoprendo chi erano gli antenati degli uccelli, perché sono sopravvissuti all'estinzione di massa che ha spazzato via tutti gli altri dinosauri e come hanno fatto a conquistare i nostri cieli.

Chi erano gli antenati degli uccelli?

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Archaeopteryx è stato il primo fossile a mostrare chiaramente un teropode con caratteristiche intermedie tra un uccello e altri dinosauri

Gli uccelli appartengono a un gruppo di dinosauri bipedi chiamato Theropoda, lo stesso di cui facevano parte anche alcuni predatori iconici come Tyrannosaurus rex e Velociraptor. Ma non tutti i teropodi erano enormi carnivori. Alcuni gruppi, nel corso dell'evoluzione, svilupparono forme molto più piccole e agili e, sopratutto, hanno evoluto alcune caratteristiche che oggi associamo proprio agli uccelli: penne, piume, ossa cave e arti superiori liberi e sempre più simili ad ali.

Il gruppo di teropodi che include anche tutti gli uccelli si chiama Maniraptora, un clade al cui interno troviamo anche specie di dinosauri iconiche come Deinonychus, Velociraptor, Halszkaraptor, Oviraptor e Therizinosaurus. Gli uccelli discendono da dinosauri maniraptoriani di piccole dimensioni e più vicini ai sottogruppi Dromaeosauridae, conosciuti informalmente anche come "raptor", termine reso celebre dall'iconico libro e film Jurassic Park, e Troodontidae, come Sinovenator, Anchiornis e Troodon.

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Gli uccelli sono teropodi, come Tyrannosaurus, Velociraptor e Deinonychus. Illustrazione da Wikimedia Commons

Questi dinosauri comparvero più o meno in un periodo compreso tra 145 e 160 milioni di anni fa, ed erano piccoli, gracili e molto simili agli uccelli moderni. Alcuni esempi iconici sono per esempio Microraptor, un piccolo dinosauro piumato che possedeva addirittura quattro ali, due sulle zampe posteriori e due anteriori, e che probabilmente "volava" planando. Ma il fossile più celebre e che meglio di altri rende l'idea di come potevano essere gli antenati degli uccelli è sicuramente Archaeopteryx, vissuto circa 150 milioni di anni fa.

Questo dinosauro è stato a lungo considerato un vero e proprio "anello di congiunzione" tra dinosauri non aviani e gli uccelli: possedeva denti, una lunga coda ossea e artigli sulle ali, ma anche piume e penne ben sviluppate e la capacità di compiere brevi voli. Il fatto che così tanti dinosauri teropodi avessero piume e penne ci dice che queste e non si sono certamente evolute per volare, ma probabilmente per l'isolamento termico o per la comunicazione visiva. Solo successivamente, in alcuni gruppi, sono state poi riadattate per il volo vero e proprio.

Perché questi dinosauri non si sono estinti come gli altri?

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Microraptor possedeva addirittura due paia di ali e lunghe penne anche sugli arti inferiori. Immagine da Wikimedia Commons

Gli antenati diretti degli uccelli e le primissime forme di uccelli veri e propri comparvero molto prima della famosa estinzione dei dinosauri, probabilmente già circa 150 milioni di anni fa. Tuttavia, 66 milioni di anni fa, un grosso asteroide colpì la Terra in quella che oggi è la penisola dello Yucatán, causando un'estinzione di massa che spazzò via la maggior parte della vita sul pianeta. Ma perché gli antenati degli uccelli di oggi riuscirono a sopravvivere, mentre tutti gli altri dinosauri no?

Naturalmente non lo sappiamo con esattezza, ma ci sono diverse teorie a riguardo. Una delle più accreditate è che i piccoli dinosauri piumati avessero una dieta più flessibile e la capacità di adattarsi meglio a un ambiente devastato e mutato improvvisamente. Mentre i grandi dinosauri avevano denti e diete molto specializzate e ristrette, sia carnivore che erbivore, i proto-uccelli erano probabilmente onnivori e potevano nutrirsi anche di semi, insetti e altre fonti di cibo. Proprio il becco, più "multifunzionale" rispetto ai denti, li ha molto probabilmente aiutati.

Un altro fattore chiave fu probabilmente la capacità di volare o almeno di planare. In un mondo in cui le risorse scarseggiavano e il pianeta era devastato, la possibilità di spostarsi rapidamente alla ricerca di cibo diede agli antenati degli uccelli di oggi un possibile vantaggio su tutti gli altri. Infine, le dimensioni ridotte, un fabbisogno energetico relativamente piccolo e il metabolismo rapido di questi dinosauri piumati potrebbero averli resi più resilienti agli effetti dell'impatto, come i cambiamenti climatici estremi e la drastica riduzione della luce solare.

Come hanno fatto i dinosauri a diventare uccelli?

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Alcuni uccelli molto antichi, come Ichthyornis, avevano ancora un becco dotato di denti. Immagine da Wikimedia. Commons

L'evoluzione degli uccelli non è stata un evento improvviso, ma un lungo processo che ha visto graduali cambiamenti anatomici nel corso di milioni di anni. Le ali degli uccelli moderni derivano infatti dagli arti superiori dei dinosauri teropodi. Inizialmente, questi arti erano usati per la caccia e per interagire con ambiente e i propri simili, ma con il tempo, in alcuni gruppi, le penne si svilupparono in modo tale da permettere il sollevamento dal suolo. Microraptor, con le sue quattro ali, rappresenta una sorta di fase intermedia di questa transizione.

Con il passare del tempo, la coda è scomparsa e gli arti superiori si specializzarono sempre più, persero gli artigli e videro alcune dita fondersi tra loro, diventando sempre più efficienti nel volo. Un altro degli aspetti più distintivi degli uccelli è naturalmente il becco corneo, che ha sostituito i denti presenti negli altri dinosauri. Questo cambiamento è avvenuto probabilmente per alleggerire la testa e rendere più efficiente l'alimentazione. I primi uccelli, come Ichthyornis, possedevano ancora una combinazione di denti e becco.

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Col tempo, i becchi si sono poi diversificati in base alle esigenze alimentari delle varie specie, dando origine alla straordinaria varietà di forme e funzioni che vediamo oggi. Immagine da Wikipedia Commons

Col tempo, i becchi si sono poi diversificati in base alle esigenze alimentari delle varie specie, dando origine alla straordinaria varietà di forme e funzioni che vediamo oggi, dai colibrì che si nutrono di nettare, ai rapaci che mangiano carne e pesce, fino agli uccelli che si nutrono di semi. In ogni caso, riassumere in un articolo la lunga e intricatissima storia evolutiva degli uccelli, che è ancora oggetto di studio e in parte avvolta nel mistero, è praticamente impossibile, ma speriamo di avere chiarito almeno alcuni dubbi ripercorrendo a grandi linee le tappe principali.

Dire che gli uccelli "discendono" dai dinosauri è quindi corretto, ma non racconta tutta la storia: gli uccelli sono dinosauri. Sono gli unici rappresentanti viventi di un gruppo che un tempo dominava la Terra, testimoni di un'epoca lontana e di un mondo perduto in cui animali giganteschi camminavano sul nostro pianeta. La prossima volta che osserviamo un passero sul davanzale o un gabbiano in volo, ricordiamoci che stiamo guardando un vero dinosauro, un sopravvissuto a una delle più grandi catastrofi della storia della Terra.

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