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22 Ottobre 2024
8:30

Come si chiama l’incrocio tra un asino e una zebra?

Asini e zebre appartengono entrambi alla famiglia degli Equidi e dal loro accoppiamento possono nascere degli ibridi. Vengono chiamati gergalmente Zonkey e presentano caratteristiche di entrambe le specie genitoriali. Sono però sterili ed estremamente rari in natura.

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A cura di Aurelio Sanguinetti
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Asini e zebre appartengono alla famiglia degli equidi e, per quanto risultano più distanti geneticamente tra di loro rispetto ai cavalli, anche il loro accoppiamento può portare alla nascita di alcuni ibridi che vengono chiamati gergalmente Zonkey, dalla fusione delle due parole in inglese che vanno a definire i genitori, ovvero Zebra e Donkey, per l'asino.

Questo ibrido presenta ovviamente diverse caratteristiche provenienti dalle due specie genitoriali come le classiche strisce nel manto o le orecchie molto lunghe, ma non sussistono molte differenze particolari tra zonkey partoriti da una zebra o da un asino. In entrambi i casi gli esemplari hanno infatti temperamento, dimensioni, forme e colori del tutto equiparabili.

Zebra e asino si possono accoppiare?

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Lo zonkey in italiano talvolta viene definito anche zebrasino, per quanto questo termine non venga accettato da tutti gli zoologi. Di certo è un animale molto raro, più difficile da ottenere degli stessi bardotti e muli perché è raro che asini e zebre condividano lo stesso territorio o possano provare tra di loro attrazione sessuale. Non a caso gran parte degli esemplari conosciuti sono il prodotto di nascite accidentali nei circhi e negli zoo o negli allevamenti dove zebre e asini possono convivere.

Visto però che queste due specie presentano una certa diversità morfologica e una certa distanza evolutiva come è possibile che sono interfertili? Tutto deriva dal fatto che hanno mantenuto una certa compatibilità cromosomica, dovuta dal recente evento di speciazione che ha permesso l'evoluzione di molti equidi che conosciamo oggi. Questo ragionamento tra l'altro è valido anche per i moderni cavalli che comparvero all'interno dello stesso gruppo da cui sarebbero evoluti gli asini selvatici, circa 150-130.000 anni fa.

Questa parentela comunque non permette ai figli di questa improbabile coppia di animali di risultare fertile. Gli zonkey infatti, come i loro cugini muli, sono sterili per via del numero dispari di cromosomi dovuti dall'ibridazione che perturba la meiosi delle loro cellule sessuali sin dal momento del concepimento.

Zonkey, l'ibrido tra zebra e asino

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Il manto degli zonkey riprende il bandeggio delle zebre che si estende su tutto il corpo e in particolar modo sulle zampe, per quanto non presentino le stesse bande bianche lucide tipiche di questi animali. Generalmente hanno una durata di vita compresa tra 15 e 25 anni e hanno un'altezza delle spalle tra 107 e i 152 cm. La loro altezza è legata però alle varietà e alle sottospecie dei loro genitori che non consentono di definire un determinato standard per tutti gli zonkey. Il peso invece è compreso fra 227-318 kg, con i maschi che sono in media più pesanti delle femmine. La loro testa ricorda inoltre molto di più quella degli asini, seppur talvolta possono disporre anche di un muso particolarmente allungato che è riconducibile invece alle zebre.

In generale sono molto rari in natura perché gli asini selvatici si spingono di rado all'interno della savana africana in cui è possibile trovare le principali popolazioni dell'altra specie. Tuttavia, nel suo importante saggio “L'origine delle specie”, Charles Darwin descrive un caso di zebrasino selvatico che fu avvistato negli anni 30 dell'Ottocento in Africa nelle allora colonie inglesi. Nelle sue pagine descrisse l'animale, presentandolo come un animale in grado di riprodursi e capace di dare forma a un "triplice ibrido". Tolta però la citazione di Darwin, non esistono altre segnalazioni storiche di questi triplici ibridi in natura, anche perché gli ibridi negli equini hanno in generale testicoli e uteri più piccoli del normale, dovuti all'assenza di ormoni sessuali e alla sterilità.

A secondo della specie che partorisce, alcuni autori inoltre chiamano gli ibridi in maniera differente, seppur tali nomi indichino poche differenze: lo zebrass nasce dall'unione di un'asina con un maschio di zebra mentre un zedonk è il frutto di una zebra femmina e un asino maschio. Altri nomi ancora utilizzati per gli zonkey, ma meno comuni, sono zenkey e asinozebra.

Uno degli esemplari più famosi è uno zebrasino nato a Firenze nel 2013 a cui i veterinari e i proprietari del vivaio floricoltura Aglietti hanno dato il nome di Ippo. Questo animale in particolare ha ottenuto tanto fama sui social per via di diversi video diffusi tanto che la Disney e la Trudy qualche anno se ne sono interessati per una possibile commercializzazione su larga scala di un peluche ispirato a lui.

Differenza fra zonkey, asino e zebra

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Tra le tre tipologie di animali, la specie più possente è sicuramente la zebra che presenta fra l'altro anche muscoli più sviluppati alle gambe per via del comportamento migratorio che lo spinge a muoversi costantemente. Per quanto gli asini e gli zonkey siano degli animali che apprezzano stare in gruppo, la loro vita sociale però non può competere con quella delle zebre che sono in grado di sviluppare complessi livelli di sistemi familiari tra le mandrie e intricate caste sociali nei piccoli gruppi, chiamati harem, formati da molte femmine e da un maschio.

Inoltre il loro stile di vita e il comportamento è molto differente: asini e zonkey sono quasi stanziali, mentre le zebre si muovono moltissimo non solo durante l'anno ma anche durante il giorno, formando delle grandi mandrie che possono arrivare a centinaia di capi, intenti a compiere spedizione molto lunghe e faticose.

Gli zonkey hanno infine il carattere e l'intelligenza degli asini e per questo sono considerati più gestibili e allevabili delle zebre, che invece sono più restie all'addomesticazione. Quest'ultime hanno però fatto ereditare agli zonkey la loro propensione a fare rumore, una caratteristica che probabilmente si è evoluta come comportamento difensivo nei confronti dei predatori e per segnalare la loro presenza all'interno della famiglia.

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