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A San Valentino l'amore non è solo nell'aria, ma anche in acqua. Nel regno delle creature marine avviene infatti uno degli spettacoli più suggestivi del regno animale: la danza di corteggiamento dei cavallucci marini.
Nel video si vedono due Hippocampus reidi, una specie originaria dell’Atlantico occidentale oggi a rischio di estinzione. I volteggi tra questi due piccolissimi pesci possono durare anche diverse ore durante le quali si creano figure e colori spettacolari. I cavallucci marini, proprio come i camaleonti, possiedono particolari cellule chiamate cromatofori che permettono loro di cambiare colore. In questo caso però lo fanno per attrarre e sedurre meglio il partner.
Come avviene la danza di corteggiamento dei cavallucci marini
Quando un maschio e una femmina di Hippocampus reidi si incontrano danno vita a uno dei rituali di corteggiamento tra i più noti del regno animale. Durante questo pas de deux, i cavallucci marini ballano intrecciando le code e nuotando in cerchio, il tutto mentre sembrano illuminarsi di colori iridescenti sotto la pelle.
Si tratta di una "danza nuziale" che precede l'accoppiamento vero e proprio. Dopo questo preludio, infatti, la femmina inserisce il proprio ovopositore in una tasca incubatrice situata sul basso ventre del maschio, alla base della coda, e in pochi secondi vi trasferisce tutte le uova. Ogni femmina può depositare fino a 1.500 uova nella sacca del maschio che le feconda e le protegge fino alla schiusa. È proprio quest'ultimo a portare i piccoli fino a partorirli in acqua dopo una decina di giorni.
Attenzione però: anche se parliamo di corteggiamento e seduzione per gli animali il concetto umano di amore non ha senso. È vero che esistono coppie animali che sviluppano forti legami che talvolta durano tutta la vita, ma ogni specie è un mondo a sé e interpreta il legame con l'altro secondo le spinte sociali, biologiche e individuali.
L'intera sequenza di corteggiamento è molto rara da avvistare in natura, le immagini infatti vengono dal Gardaland Sea Life Aquarium, nell'ambito di diverse iniziative di conservazione dedicate proprio all'Hippocampus reidi.
Perché i cavallucci marini sono minacciati
Secondo l’Unione Mondiale per la conservazione della natura (IUCN), il 15% dei Syngnathidae, cioè la famiglia che comprende cavallucci marini, si classifica come specie “quasi minacciata” e, negli ultimi decenni, la popolazione di due specie è già calata del 20-30%, Hippocampus guttulatus e Hippocampus hippocampus.
Per il Wwf, tra le maggiori associazioni ambientaliste a livello mondiale, i Syngnathidae sono colpiti da perdita e degrado degli habitat naturali, causati da pesca e sviluppo costiero. Fra i maggiori problemi ci sono le catture accidentali dato che per via della loro forma i cavallucci restano spesso impigliati nelle reti della pesca a strascico.
A questo si aggiungono i problemi causati dalle credenze popolari: i cavallucci, poi, nonostante siano protetti dalla Convention internazionale Cites, vengono ancora utilizzati nella medicina cinese come potenti afrodisiaci, al pari di quello che accade anche ai pangolini.