Un tempo i gatti “capitavano” nei pressi di casa e, più o meno stabilmente, gli si dava da mangiare e così diventavano stanziali. Oggi i gatti sono stati resi oggetto di una rivoluzione antropologica per cui si sceglie di adottarli (o addirittura di acquistarli), li si accoglie in casa come membri della famiglia e tutto questo richiama un nuovo senso di responsabilità che si accompagna, necessariamente, a nuovi doveri: accertarsi di avere tempo da dedicargli, di vivere un contesto che consenta l’espressione delle caratteristiche di specie, di avere lo spazio da condividere e da riadattare per far fronte alle esigenze del nuovo venuto.
Anche stabilire dove incontrare il gatto da adottare è diventato più complesso: c’è chi si rivolge alle associazioni, chi agli allevamenti e qualcuno ancora riesce ad adottare in una dimensione più locale, dall’amico o dal vicino che ha dei piccoli da riaffidare. Tutti questi canali sono leciti se affrontati con senso di responsabilità e consapevolezza.
La preparazione della casa
La casa è uno spazio dove il gatto deve poter trovare accoglienza, ma anche soddisfacimento di alcuni suoi bisogni di base. Questo significa che la decisione di adottare un gatto deve implicare anche la disponibilità a modificare gli spazi domestici perché il micio avrà bisogno di risorse proprie (le ciotole, le cassette, i tiragraffi, i luoghi di riposo, ecc.) che dovranno trovare una collazione adatta alle esigenze dell’animale che potrebbero collidere con il nostro gusto estetico ma che non possono essere ignorate.
L’arricchimento ambientale
Lo spazio casalingo può essere reso ancora più confortevole se arricchito con risorse aggiuntive che aiutano il gatto “a sentirsi a casa”, perché gli consentono di esprimere una buona parte del suo repertorio comportamentale.
Luoghi di riposo sparsi un po’ ovunque (soprattutto in posizioni rialzate), superfici di mobili o librerie sgomberi a sufficienza per consentire il passaggio del micio, pedane in corrispondenza di finestre o balconi per guardare fuori, giochi sparsi per casa da cambiare ciclicamente per combattere la noia, una gattaiola per le entrate e le uscite dei fortunati che possono godere di un accesso all’esterno, sono tutti arricchimenti che possono rendere più interessante l’ambiente casalingo.
La sicurezza di casa e giardino
Quando un gatto arriva in casa, è buona norma gestire situazioni che potrebbero nuocergli: i cavi della corrente andrebbero opportunamente coperti, detersivi e sostanze chimiche messe sotto chiave, piante tossiche eliminate dalla sfera d’azione dei gatti, oggetti taglienti e appuntiti andrebbero isolati. Il giardino dovrebbe essere liberato da superfici pericolanti, da ruggini o spunzoni. Se il micio avrà la libertà di entrare e uscire a suo piacimento, bisognerà verificare che il perimetro del giardino non offra impedimenti od ostacoli che potrebbero ferire il micio, come reti metalliche o assi sporgenti.
Gli oggetti indispensabili e quelli utili
Ecco una lista di oggetti che dovrebbero far parte del “corredo minimo” del micio:
Trasportino
Fondamentale per i trasferimenti. Alcuni lo sostituiscono con una cintura di sicurezza per auto ma la legge non approverebbe. Inoltre, il trasportino è utile per spostare il gatto in modo protetto anche all’interno di un ambulatorio veterinario, minimizzando l’esposizione a fonti di stress come la vista di altri gatti o di cani.
Cucce e lettini
I gatti dormono un po’ dove vogliono ma più luoghi di riposo si riescono ad approntare (anche con oggetti di recupero come scatole e catini, non serve spendere denaro apposta) più il micio sarà in grado di scegliere tra più opzioni quella in grado di metterlo più a suo agio.
Cassetta e lettiera
Ampia, spaziosa e con una lettiera fine e morbida. La cassetta deve essere prima di tutto comoda per il gatto che la eleggerà a suo personale WC se e solo se sarà accogliente e pratica.
Ciotole
Meglio preferire la ceramica o l’alluminio lasciando da parte la plastica. Da lavare quotidianamente, le ciotole di acqua e cibo è bene che siano ben distanziate tra loro e dalle cassette.
Tiragraffi e giochi
I tiragraffi è bene sceglierli stabili e alti abbastanza da poter essere scalati. Nella scelta dei giochi abbondate e sperimentate. Fatevi guidare dalle preferenze del micio ma non fategliene mai mancare: la capacità di mantenere il buon umore e una vita attiva dipende anche da quanta attenzione sarete in grado di dedicare alla selezione e alla presentazione di giocattoli e altre attività ludiche.
Strumenti per la toelettatura
Potrebbero non essere necessari con un gatto a pelo corto ma con un semilungo o un pelo lungo sono pressoché indispensabili, soprattutto nei periodi coincidenti con la muta, ovvero l’autunno e la primavera.
Gattaiola
La gattaiola è necessaria solo se si vuole garantire al gatto totale libertà nelle entrate e nelle uscite da casa ma si deve avere una porta o un muro su cui sia possibile praticare un foro per il montaggio. Molti gatti si adattano serenamente anche ad una gestione un po’ più rigida in cui la porta viene aperta/chiusa dalle persone di casa su richiesta.
Il primo incontro
Arrivato a casa, il gatto avrà bisogno di acclimatarsi. Inizialmente sarà bene lasciargli il tempo di decidere quando uscire dal trasportino ed esplorare l’ambiente. Solo dopo si potrà iniziare ad interagire con lui. Se in casa ci sono altri gatti o animali, le presentazioni dovranno procedere in maniera graduale, abbracciando un arco temporale che può andare da pochi giochi a settimane.
Le cure veterinarie e l’alimentazione
La prima visita veterinaria andrebbe eseguita il prima possibile e anche se il micio è apparentemente in buona salute. Non si tratta, infatti, solo di farlo visitare ma anche di farlo familiarizzare con l’ambulatorio, con il veterinario, di fissare un piano alimentare in base all’età e stabilire con il medico curante le tempistiche per la profilassi vaccinale.