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21 Marzo 2025
13:04

Come preparare un cane all’arrivo di un bebè in casa

L'arrivo di un bimbo è importante per tutti i componenti della famiglia e il cane è uno di questi. Si possono fare diversi passi per preparare Fido all'arrivo di una nuova vita in quella che sarà una routine familiare che necessariamente cambierà in base alle esigenze del bebè ma senza dimenticare quelle proprie e, non ultime, quelle del quatto zampe.

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Il primo incontro deve avvenire in un luogo noto al cane e in cui si sente a suo agio. Ma la cosa più importante è gestire l’emotività umana

In casa c'era solo lui: il cane di famiglia. Poi ecco che arriva la novità delle novità, anche per Fido e non solo per la coppia umana: la nascita di un bambino. L'evento rappresenta un cambiamento significativo nella vita di ogni componente tra le mura di casa, cane compreso, e ognuno deve essere preparato all'ingresso di una nuova vita in quella che sarà una routine familiare che necessariamente cambierà in base alle esigenze del bebè ma senza dimenticare quelle proprie e, non ultime, quelle del quatto zampe.

Uno studio recente, condotto dai ricercatori delle Università di San Francisco, del Colorado e di Palo Alto ha indagato proprio gli effetti che ha l'arrivo di un bambino sulla relazione tra cane e persone di riferimento, mettendo in evidenza che nella maggior parte dei casi i genitori provano un vero e proprio senso di colpa nei confronti dell'animale dovuto alla necessaria attenzione che si sposta sul nuovo arrivato rispetto a chi già fa parte del gruppo familiare.

Per evitare che ciò avvenga, bisogna preparare il cane alla nuova presenza per fare in modo che si saldi da subito la relazione tra l'animale e il bimbo e ciò è fattibile attraverso diversi step che si traducono in piccoli accorgimenti da mettere in atto prima della nascita, prima dell'arrivo a casa e poi quando il nuovo membro della famiglia entra effettivamente nella vita di tutti i giorni.

Nello studio americano c'è una parte dedicata proprio ai consigli da mettere in pratica a chi si trova in questa meravigliosa e, allo stesso tempo, delicata situazione:

  • Sappi che, nella maggior parte dei casi, avrai bisogno di un piano di transizione.
  • Predisponi uno spazio libero per il tuo cane.
  • Rivolgiti a un esperto in comportamento canino che conosca la psicologia e i segnali del linguaggio del corpo dei cani.
  • Esponi il cane al bambino in anticipo, in modo che sappia cosa aspettarsi.
  • Riproduci l'audio del pianto dei bambini per abituare il cane al suono.
  • Pianifica attività divertenti per il tuo cane da portare a spasso.
  • Abitua il tuo cane all'uso del kennel.
  • Trova uno spazio dedicato dove il tuo cane possa fare esercizio se non hai tempo di portarlo a spasso.
  • Crea momenti di incontro strutturati tra il tuo cane e il bambino, ad esempio portandogli i vestitini del bambino dall'ospedale, in modo che  possa abituarsi.
  • Non lasciare subito il cane da solo con il bambino.

Come ha scritto su Kodami l’istruttore cinofilo David Morettini è molto importante, poi, quando un bimbo arriva in casa e c’è già un cane mettere in pratica buone prassi che riguardano strettamente le varie fasi di convivenza in base all’età del bambino. L’istruttore infatti sottolinea che «fra i consigli più comuni troviamo l'inserimento preventivo di passeggini e carrozzine, così come l’introduzione di bambolotti a forma di neonato, allo scopo di rendere familiare l’immagine del bambino ancora prima del suo arrivo. Non ultima la pratica molto diffusa, di far annusare al cane, subito dopo il parto, un pannolino usato, così da abituarlo agli odori del bambino”.

Ma vediamo nello specifico alcuni passi importanti nelle varie fasi dalla gestazione alla nascita e fino all'arrivo in casa  e come comportarsi per far sì che tutto vada per il meglio.

Far socializzare il cane con il pancione

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Far annusare la pancia della mamma è una buona cosa, sebbene non vi siano ancora studi scientifici che lo abbiano dimostrato ma veterinari e esperti di etologia canina ricordano l’importanza del senso dell’olfatto per il cane

Ci sono ben nove mesi da attendere perché il piccolo di casa venga alla luce. Avete dunque un bel po' di tempo per far capire al vostro cane che una nuova persona entrerà a far parte della sua e della vostra vita. I cani hanno come senso elettivo l'olfatto e attraverso il naso raccolgono informazioni su quello che accade nel mondo.

Non ci sono, ad oggi, studi scientifici che accertino che far annusare la pancia della mamma significhi che il cane abbia compreso cosa stia accadendo ma ciò che è stato accertato da diversi studi è che i cani riescono a fiutare i cambiamenti ormonali nelle persone affette da malattie.

Ciò che viene consigliato dai veterinari, in ogni caso, è di far utilizzare come via principale nella comunicazione del nuovo evento al cane proprio il suo naso per fargli sapere cosa sta per accadere nella sua cerchia ristretta, all'interno del gruppo familiare a cui appartiene.

Lasciate dunque che Fido si avvicini al pancione, dategli il tempo di valutare quello che sente e abituatelo proprio gradualmente al cambiamento fisico che il corpo della madre sta vivendo nell'arco di tempo che precede poi la nascita del neonato.

Abituare il cane ai nuovi oggetti in casa

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Fate partecipare Fido a tutte le attività rivolte all’arrivo del bambino in casa e abituatelo ai nuovi oggetti e nuovi spazi

In casa, poi, cambieranno anche gli spazi e si introdurranno nuovi oggetti dedicati al bambino. Anche in questo caso lasciare che il cane abbia la possibilità di interagire con l'ambiente e le suppellettili che vengono introdotte – culla, passeggino e l'intera stanza poi dedicata al bimbo – è fondamentale perché si abitui a uno spazio che precedentemente aveva imparato a conoscere con altra distribuzione.

L'approccio agli ambienti e agli oggetti deve essere fatto senza forzature: un cane è un animale dotato di cognizione ed è stato accertato che ha la capacità di avere vere e proprie rappresentazioni mentali come noi. Cosa significa? L'esempio che facciamo sempre è questo: se qualcuno vi dice la parola "balena" nella vostra mente si raffigura l'immagine di questo animale. E' la stessa cosa che fa un cane se gli dite la parola "pallina": non andrà a cercare l'oggetto come frutto di un automatismo, ma nella sua testa si ‘disegnerà' la figura tonda che gli piace tanto. La scoperta è stata fatta dai ricercatori del Laboratorio di Neuroetologia della Comunicazione del Dipartimento di Etologia dell'Università Eötvös Loránd di Budapest, in Ungheria e ci aiuta a comprendere che l'approccio agli oggetti è utile proprio perché favorisce un processo mentale nel cane per comprendere che cosa sta cambiando e iniziare ad approcciare con quella che sarà la sua nuova quotidineità in presenza di un altro membro della famiglia.

Fatelo dunque partecipare anche ai momenti in cui sistemate i nuovi oggetti in casa, ad esempio mentre montate i mobili o dipingete le pareti: i cani adorano condividere il tempo con noi umani e, anche se sembra che non facciano niente mentre noi ‘lavoriamo', loro sono molto attenti a seguire i nostri movimenti e così si sentono parte della nostra vita.

Far annusare al cane i vestitini del bimbo appena nato

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I cani ’leggono’ il mondo attraverso l’olfatto. Puntate a questo tipo di interazioni da parte del vostro amico a quattro zampe per fargli annusare oggetti appartenenti al nuovo arrivato

Può essere utile, sempre per quanto detto rispetto all'importanza dell'olfatto nell'apprendimento del cane, abituare gradualmente il cane agli odori del neonato, consentendogli per esempio di annusare e ispezionare i vestiti e il pannolino usato del bambino.

Anche in questo caso è importante non forzare il cane a farlo ma rendere il momento dell'approccio qualcosa di non ‘speciale' ma di normale. Come? Ad esempio semplicemente lasciando i panni sul divano di casa, dove il cane può avvicinarsi spontaneamente ad annusarli o, nel caso del pannolino, proponendoglielo ponendosi non frontalmente e con un tempo limitato all' ‘osservazione' di Fido che porgerà il naso verso di esso. Starà a voi capire quando è il momento di allontanare il pannolino che, tendenzialmente, deve corrispondere alla reazione del cane che consisterà – mediamente – in un'annusata più o meno intensa a seconda del soggetto.

Pianificare la corsa in sala parto: a chi lasciare il cane?

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Ricordatevi di pianificare il momento del parto perché il cane non rimanga da solo in casa per troppo tempo in vostra assenza

Ecco, pensando specificamente al cane ma in realtà proprio all'organizzazione familiare, è importante pianificare per tempo la presenza di qualcuno che badi a Fido nel giorno della nascita e nelle ore in cui non ci sarà nessuno accanto a Fido fin quando madre e figlio saranno in clinica o ospedale.

Nel caso in cui ci siano parenti disposti a dare una mano in questo senso, va da sé che debbano aver già familiarizzato con il cane e che siano appunto già parte della sua cerchia sociale. Altrimenti è bene introdurre un dog sitter con cui la conoscenza deve avvenire prima di ritrovarsi all'ultimo momento scoperti in tal senso.

Introdurre al cane anche la baby sitter

Dal dog sitter alla baby sitter il passo è breve. Se pensate che ci sarà bisogno di una figura che si occupi del bambino, non dimenticatevi di presentarla al cane. Vale sempre lo stesso discorso e che va al di là comunque anche del carattere individuale del vostro amico a quattro zampe: una nuova persona nella vita di famiglia va introdotta a tutti i membri, anche al ‘cane più socievole del mondo'.

Organizzare il primo incontro tra bimbo e Fido: un legame speciale

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La prima interazione è un momento delicato in cui lo stato emotivo di tutti i presenti, umani e cane, deve essere basato su emozioni positive e serenità

Il momento più atteso è sicuramente quello del primo incontro. La gestione delle emozioni è il primo importante ‘lavoro' che bisogna fare su se stessi, ancora prima di pensare a come il cane reagirà. Perché è anche la scienza a dirlo: tra umani di riferimento e cani avviene quella che è definita ‘osmosi emozionale', un vero e proprio contagio emotivo: ciò che provi si espande e viene assorbito dal tuo cane, animale che ha nel suo DNA una forte connotazione sociale e la capacità di provare empatia. Il contagio emotivo, dunque, non deve essere pensato solo come qualcosa che comporta esperienze positive, ma i cani percepiscono anche le nostre emozioni e i nostri sentimenti negativi.

Uno studio dell’aprile 2023  ha messo in luce, ad esempio, che “il miglior amico dell’uomo” è in grado proprio di annusare le nostre emozioni e ciò accade perché quando proviamo stress o dolore il nostro organismo produce determinati odori che un cane, grazie al suo potente olfatto, riesce a discriminare. La ricerca è stata condotta da un gruppo di ricercatori guidati da  Biagio D'Aniello, professore di zoologia dell'Università degli Studi Federico II di Napoli e pubblicata su Animal Cognition.

Detto ciò, dunque, la parola d'ordine è tranquillità e tale deve essere anche lo spazio in cui sceglierete di far avvenire il primo incontro: una zona della casa in cui il cane normalmente è a suo agio e non ci sono elementi diversi, se non ad esempio quelli del bambino che già gli erano stati introdotti, rispetto al solito.

Prima dell'evento, fate in modo che Fido sia sereno a sua volta. Ad esempio, siete usciti con lui per fare una lunga passeggiata prima in un luogo che a lui piace o avete fatto un'attività insieme che lo ha portato ad avere uno stato di omeostasi perché appagato dal punto di vista psicofisico.

Ancora, non forzate il cane ad avvicinarsi al bimbo: rispettate i suoi tempi, lo sa benissimo che c'è una nuova creatura in quella stanza e sta solo scegliendo il momento giusto per venire a prendere il suo odore. Quando lo farà, lodatelo con parole che per voi sono solite per fargli capire che è stato bravo e mantenete sempre un tono di voce normale, non c'è bisogno di esaltare questo momento ma di sottolinearlo per fargli capire che siete contenti del modo in cui ha deciso di approcciare.

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