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8 Febbraio 2025
13:30

Come prendersi cura del criceto in inverno: alimentazione e oggetti per tenerlo al caldo

In inverno, se le temperature sono molto basse e scendono sotto i 15/10 °C, i criceti possono soffrire molto il freddo. Prendersi cura di loro non è complicato, ma richiede attenzione.

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I criceti sono piccoli roditori che, a seconda della specie, sono originari di climi piuttosto aridi e temperati, ma anche abbastanza freddi. Tuttavia, le forme domestiche e da compagnia fanno molta più fatica a sopportare il freddo rispetto alle loro controparti selvatiche e temperature molto basse possono persino essere fatali. Sebbene nelle nostre case le temperature siano generalmente adeguate al loro benessere, durante l'inverno è meglio prendere alcune precauzioni per evitare che soffrano il freddo, soprattutto se il termometro scende sotto i 15°C.

Spostare la gabbia lontano da finestre, porte con spifferi e pareti fredde è il primo passo per proteggerli. Inoltre, possiamo offrire loro materiali come carta igienica o cartone per costruire un nido più isolante e, nei casi di temperature particolarmente rigide o per andare sul sicuro, valutare l'uso di un tappetino riscaldante da posizionare sotto un lato della gabbia (e non dentro). Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le soluzioni migliori per far stare al caldo il nostro piccolo amico anche in inverno.

Cosa aggiungere nella gabbietta del criceto per farlo rimanere al caldo

Quando le temperature si abbassano, il criceto ha bisogno di materiali adatti per costruire un rifugio caldo e accogliente. Una soluzione semplice ed efficace è aggiungere nella gabbia della carta igienica o scottex non profumati, che il criceto userà per creare il suo nido. Anche il cartone può essere utile: piccoli pezzi di rotoli di carta assorbente o scatoline possono fornire un ulteriore isolamento. Se la temperatura è poi molto bassa, possiamo ricorrere a un tappetino riscaldante, come quelli utilizzati per rettili e piccoli animali.

È fondamentale posizionarlo sotto un lato della gabbia e mai all'interno, in modo che il criceto possa scegliere se avvicinarsi alla fonte di calore o allontanarsi. Metterlo dentro la gabbia, invece, potrebbe anche causare ustioni (magari per un malfunzionamento) ed è quindi meglio non rischiare. Evitiamo anche tessuti, lanuggine o fibre molto sottili (persino alcuni tipi di cotone per criceti venduto nei negozi), che possono attorcigliarsi attorno alle zampette, alle dita o ai denti, causando ferite o lesioni.

Perché cambiare l'alimentazione del criceto in inverno?

Oltre a garantirgli un ambiente caldo, possiamo aiutare il criceto ad affrontare il freddo con una leggera variazione della sua dieta. In natura, i criceti accumulano scorte di cibo per affrontare la stagione fredda e possiamo assecondare questo comportamento fornendo alimenti più ricchi di grassi e nutrienti. Semi di girasole, frutta secca (come arachidi, noci e nocciole, senza sale né zuccheri) e piccoli pezzi di frutta disidratata possono fornire un maggiore apporto energetico.

Anche qualche goccia di olio di lino o di semi di canapa, aggiunta occasionalmente alla sua pappa, può essere utile per migliorare anche il benessere della pelle e del pelo. Ovviamente, questi alimenti vanno somministrati con moderazione per evitare problemi di sovrappeso. Inoltre, devono essere integrati alla sua abituale dieta, che naturalmente già dovrebbe prevedere molti di questi cibi e che quindi non va assolutamente stravolta, ma solo ricalibrata leggermente.

Come capire se il criceto ha freddo e cosa succede con l'abbassarsi delle temperature

Di norma, le temperature in inverno delle nostre case (tra i 18 e i 22°C) sono perfette anche per un criceto. Tuttavia, se la temperatura scende sotto i 15°C, il criceto potrebbe iniziare a mostrare segni di disagio: sarà meno attivo, potrebbe dormire di più e muoversi lentamente. Se il freddo diventa intenso e prolungato, di solito sotto i 10°C, il suo metabolismo rallenterà drasticamente, fino a portarlo in uno stato di torpore simile al letargo.

A differenza dei criceti selvatici, tuttavia, quelli domestici non sono biologicamente preparati per affrontare un letargo e, se entrano in questo stato, potrebbero non risvegliarsi più. Per questo è fondamentale mantenere la gabbia in un ambiente sufficientemente caldo e monitorare eventuali cambiamenti nel comportamento del nostro piccolo amico. Prendersi cura di un criceto in inverno non è complicato, ma richiede attenzione: un alloggio ben posizionato, materiali isolanti e una dieta leggermente più ricca sono accorgimenti semplici, ma essenziali per garantirgli un inverno sereno e sicuro.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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