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5 Febbraio 2025
17:27

Come lavare i denti al gatto: i passaggi per una perfetta igiene orale

Lavare i denti al gatto è essenziale per prevenire problemi come gengivite e tartaro. L’ideale è farlo ogni giorno, ma almeno 2-3 volte a settimana aiuta. Oltre allo spazzolino, snack dentali e giochi masticabili possono supportare l’igiene, ma non sostituirla.

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Lavare i denti al gatto è fondamentale per potergli garantire una buona salute, anche se spesso l'igiene orale viene molto sottovalutata. Proprio come per gli esseri umani, una regolare pulizia dei denti aiuta a prevenire problemi che possono compromettere la qualità della vita del nostro amico felino.

I denti del gatto sono costantemente esposti a batteri, residui di cibo e alla composizione della sua saliva, che possono favorire la formazione di placca e tartaro. Alcuni alimenti come quelli umidi o ricchi di carboidrati possono accelerare la proliferazione batterica. Inoltre, alcuni gatti producono una saliva particolarmente densa, che facilita l’accumulo di depositi sui denti.

Se la pulizia dentale non è corretta il gatto può sviluppare patologie gengivite, stomatite o malattia parodontale. A seconda della gravità queste patologie possono impedire al gatto di alimentarsi e, nei casi più gravi, possono comportare la perdita dei denti.

Pulire i denti del gatto: come e ogni quanto farlo

Pulire i denti al gatto è essenziale per evitare di sviluppare malattie invalidanti. L’ideale sarebbe farlo ogni giorno, ma se il gatto non è abituato, è comunque utile procedere almeno 2-3 volte a settimana, e procedere con grande attenzione per evitare di ferirlo, o di ferirsi a propria volta.

Ogni quanto bisogna lavare i denti al gatto?

L’ideale sarebbe lavare i denti del gatto ogni giorno, o almeno 2-3 volte a settimana, ma non è sempre facile. Se il gatto non è abituato a farsi manipolare e non collabora è meglio affidarsi al veterinario che potrà agire in sedazione.

Per abituarlo gradualmente a essere manipolato e al contatto con lo spazzolino si può iniziare accarezzandogli il muso e toccandogli delicatamente le gengive con un dito avvolto in una garza. Successivamente, si può passare a uno spazzolino con setole morbide o un ditale in silicone, sempre usando un dentifricio specifico per gatti. Questo punto è fondamentale: bisogna usare sempre prodotti specifici, perché quelli per umani possono essere tossici per i gatti.

Come lavare i denti del gatto

Lavare i denti al gatto può sembrare un’impresa impossibile, ma con il giusto approccio diventerà un’abitudine più semplice. Se il gatto è già adulto e non ha mai ricevuto cure dentali, sarà necessario procedere con pazienza, iniziando gradualmente per evitare stress e traumi. Ecco alcuni passaggi da seguire:

  1. Scegliere lo strumento giusto: esistono spazzolini specifici per gatti, con setole morbide e testina piccola. In alternativa, si può usare un ditale in silicone. È fondamentale utilizzare un dentifricio specifico per gatti, mai quello per umani, perché contiene sostanze tossiche per loro, come il fluoro;
  2. Abituare gradualmente il gatto: se non è abituato è meglio procedere accarezzandogli il muso e sfiorando delicatamente le gengive con il dito avvolto in una garza. Si può anche far leccare una piccola quantità di dentifricio specifico dal dito per farlo familiarizzare con il sapore;
  3. Spazzolare delicatamente i denti: sollevare il labbro superiore e passare lo spazzolino sui denti con movimenti circolari, concentrandosi soprattutto sulla parte esterna, dove si accumula più placca. Non è necessario fargli aprire troppo la bocca, basta lavorare con calma sulle superfici più accessibili.

Cosa succede se non si lavano i denti al gatto: i rischi della scarsa igiene orale

Se non si cura l’igiene orale del gatto, nel tempo si possono sviluppare problemi anche gravi. La placca infatti nel giro di poco tempo può trasformarsi in tartaro, molto più difficile da rimuovere. Se trascurata, questa situazione può causare infiammazioni gengivali e infezioni. Per questo motivo, è importante stabilire una routine fin da quando il gatto è cucciolo, in modo che si abitui gradualmente alla manipolazione della bocca e al contatto con lo spazzolino.

Non tutti sanno che le infezioni del cavo orale possono diffondersi ad altri organi, come cuore e reni, mettendo a rischio la salute generale del gatto.

Tra le principali patologie dentali a cui prestare attenzione troviamo:

  • Gengivite: infiammazione delle gengive che può provocare arrossamento, gonfiore e sanguinamento. Se trascurata, può evolvere in malattia parodontale;
  • Stomatite: infiammazione più estesa della bocca, spesso molto dolorosa, che può portare a difficoltà nel mangiare e salivazione eccessiva;
  • Malattia parodontale: condizione grave in cui il tartaro accumulato sotto le gengive causa la perdita dei denti;
  • Ascessi dentali: infezioni profonde che possono richiedere interventi veterinari, inclusa l’estrazione del dente colpito.
Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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