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4 Novembre 2024
13:01

Come i lupi hanno conquistato la Germania in appena 20 anni partendo da zero

In Germania, i lupi sono tornati per la prima volta nel 2000, dopo oltre un secolo. Oggi sono distribuiti su buona parte del territorio, un successo senza precedenti favorito da tassi di sopravvivenza e di riproduzione tra i più alti al mondo.

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Correva l'anno 2000 quando in Germania una lupa dava alla luce il primo cucciolo nato sul territorio tedesco dopo oltre un secolo. Oggi, dopo poco più di vent'anni, si contano circa 1.200 lupi in Germania, distribuiti su buona parte del territorio nazionale. Un ritorno straordinario che dimostra l'incredibile capacità di adattamento e sopravvivenza di questi predatori che continuano a crescere apparentemente in maniera inarrestabile, più rapidamente che in altri paesi. Ma quali sono i segreti di questo successo senza pari?

Uno studio molto dettagliato coordinato dal Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research e pubblicato sulla rivista Wildlife Biology mette finalmente in luce i fattori che hanno favorito la riconquista della Germania da parte dei lupi. Grazie a un monitoraggio durato 20 anni e cominciato proprio con il ritorno dei primi esemplari, i ricercatori hanno scoperto che questi predatori non solo hanno trovato un habitat estremamente favorevole, ma proprio grazie ad alcune caratteristiche ambientali particolarmente idonee hanno raggiunto tassi di sopravvivenza e riproduzione altissimi, i più elevati mai registrati.

Questo ha permesso ai lupi di ricolonizzare rapidamente buona parte del paese, meglio e più rapidamente che in altre aree d'Europa dove invece i tassi di sopravvivenza e di riproduzione calano drasticamente, rallentando l'espansione della specie.

La Germania, terra perfetta per i lupi

Il successo del lupo in Germania si deve a una serie di condizioni particolarmente favorevoli, a partire dalla protezione legale che ha permesso a questi animali di vivere indisturbati in habitat adatti, ma non solo.

I lupi in Germania godono infatti di tassi di sopravvivenza tra i più alti al mondo: il 75% dei giovani lupi sopravvive ogni anno, e la percentuale sale addirittura fino all'88% per gli individui adulti. «Ciò dimostra che i lupi sono riusciti a insediarsi in habitat molto favorevoli», ha spiegato Stephanie Kramer-Schadt, coordinatrice dello studio. In Germania, questi animali hanno infatti trovato un rifugio ideale in aree ricche di copertura forestale e lontane da strade e centri abitati, che li tengono molto più al sicuro dalle attività umane e dai conflitti con la nostra specie.

Sono proprio queste caratteristiche ambientali a rendere alcune zone particolarmente adatte per la loro sopravvivenza e per la loro riproduzione, cosa che non accade in altre aree soprattutto a causa dell'aumento delle minacce legate alla vicinanza agli esseri umani, rallentandone così l'espansione.

Sopravvivenza e riproduzione: le chiavi del successo

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Un altro elemento che ha favorito il successo dei lupi in Germania è l'eccezionale capacità riproduttiva. Grazie all'esperienza delle femmine più anziane che sopravvivono più a lungo che altrove, il numero medio di soggetti nati per ogni cucciolata è di quattro. Lo studio ha infatti permesso di seguire ben 201 femmine in età riproduttiva tra il 2000 e il 2020, mostrando che quelle più esperte, specialmente in habitat adatti, avevano una maggiore probabilità di allevare cuccioli con successo.

In Germania, mediamente, un lupo vive infatti circa 3 anni, con un record per un singolo individuo di addirittura 13 anni. Questi numeri sono i più alti in Europa e probabilmente al livello globale: la prova che la rapida espansione della specie nel Paese, quindi, è stata favorita da una combinazione di habitat adatto, tassi di sopravvivenza molto alti e una notevole capacità riproduttiva delle femmine. Questo ciclo continuo di sopravvivenza e riproduzione ha creato così una popolazione robusta, sicura e in costante crescita.

Il futuro della popolazione tedesca

Nonostante il successo del lupo in Germania, la fase di espansione non sarà però infinita. Gli scienziati prevedono che, una volta raggiunta la capacità massima del territorio di ospitare branchi, l'espansione rallenterà, la competizione aumenterà e il tasso di sopravvivenza potrebbe diminuire. Quando tutti i territori più adatti saranno già occupati, i giovani lupi in dispersione dovranno trovare spazio in aree meno favorevoli, dove la sopravvivenza è più incerta.

Fortunatamente, per ora, la popolazione di lupi in Germania sta ancora attraversando una fase favorevole di crescita. Per fare un confronto, altre popolazioni monitorate nello stesso modo e che non vengono cacciate, come alcune negli Stati Uniti e quelle delle Alpi centrali, mostrano tassi di sopravvivenza inferiori, rispettivamente del 78% e dell'82% negli adulti, pur mantenendo comunque una popolazione numericamente stabile.

Un modello per la conservazione dei grandi carnivori

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Il lavoro del Leibniz-IZW e partner, basato su una raccolta di dati demografici e genetici a lungo termine, offre una visione unica e particolarmente dettagliata dell'espansione del lupo e può diventare un modello di studio anche per altre specie di grandi carnivori. Con modelli spaziali e demografici così precisi, i ricercatori sono in grado di comprendere meglio le dinamiche di popolazione, come gli animali sfruttano l'habitat e la distribuzione sui territori, offrendo una preziosa base per le future decisioni di conservazione basate sulla scienza.

Il ritorno del lupo in Germania, come nel resto d'Europa, non rappresenta infatti solo un successo ecologico, ma anche un grande traguardo conservazionsitico che va però gestito e monitorato con attenzione. Con la giusta combinazione di tutela, monitoraggio e ricerca scientifica, i lupi hanno dimostrato di poter prosperare in un paese densamente popolato come la Germania. Ma il futuro di questa specie, come quello di molte altre, dipenderà ora dalla nostra capacità di accettare e gestire la convivenza con questi e altri grandi carnivori.

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