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Una banda di 8 castori, lavorando furtivamente nella notte, è riuscita a fare quello che il governo della Repubblica Ceca non è riuscito a fare negli ultimi anni: costruire una diga sul fiume Moldava, il più grande del Paese.
La diga sorge nella regione di Brdy, dove è presente una importante catena montuosa e un'area protetta. Proprio tra le montagne, le foreste e il fiume, i castori hanno trovato il proprio habitat ideale e hanno deciso di fare quello che sanno fare meglio: gli ingegneri ambientali. Nessun altro animale, fatta eccezione per l'uomo, è capace di alterare in modo così significativo l'ambiente per soddisfare i suoi bisogni.
Si tratta di un ritorno in grande stile per il castoro eurasiatico (Castor fiber) tornato a popolare la Repubblica Ceca solo in anni recenti.
La sorpresa del governo ceco: i castori avevano costruito la diga in due notti
L'amministrazione dell'area di Brdy dopo lunghe pianificazioni aveva ottenuto il finanziamento di 30 milioni di corone ceche, pari a circa 1,19 milioni di euro, necessario per realizzare il progetto in cantiere dal 2018. Dopo la valutazione ambientale, la pianificazione, e il finanziamento, il progetto però era ancora lontano dal realizzarsi: restavano da ottenere i permessi edilizi necessari per costruire, e solo dopo ci sarebbe stato l'avvio materiale.
Questi passaggi, però, così come il denaro, non sono più stati necessari: prima che gli addetti ai lavori se ne accorgessero la diga era già stata realizzata. Nessuno sa precisamente quanto tempo abbiano impiegato i castori per costruirla – si stima un tempo molto breve come una o due notti – quello che è certo è che il lavoro è stato eseguito in maniera eccellente, tanto da non essere necessario ulteriore intervento umano. Le autorità locali, hanno valutato il lavoro dei colleghi castori e hanno deciso di appaltare anche il resto dell'opera a loro.
I castori sono i migliori ingegneri ambientali del mondo: sono capaci di cambiare profondamente il paesaggio circostante per adattarlo alle loro esigenze, e lo fanno soprattutto attraverso la costruzione di dighe che questi animali utilizzano allo scopo di ampliare l'area intorno alle loro tane e aumentare la profondità dell'acqua.
Perché i castori sono i migliori ingegneri ambientali
Sappiamo da sempre che i castori sono in grado di realizzare dighe e cambiare i corsi d'acqua, ma quanto queste opere siano in grado di modificare il territorio non era ancora stato misurato con precisione. Quello che è avvenuto in Repubblica Ceca, con il risparmio di almeno 1 milione di euro, è la dimostrazione empirica di quanto osservato in uno studio pubblicato nel 2022 su Nature nel quale un team di ricerca internazionale ha analizzato l'impatto dei castori nell'Alaska artica dal 1949 al 2019. Qui gli studiosi hanno trovato profonde differenze idrografiche nelle vicinanze dei fiumi dove risiedono i castori, dovute proprio alla costruzione di dighe e bacini artificiali.
I castori sono capaci di incidere profondamente sul territorio da loro abitato e per questo il loro recente ritorno in Europa, dopo essere spariti da molte regioni, è stato salutato con un misto di gioia e di timore. In Italia, ad esempio, la specie si era estinta dal 1500, ma in seguito alla liberazione in natura non autorizzata di alcuni esemplari avvenuta tra il 2017 e il 2018questi roditori hanno cominciato a riprodursi e a ripopolare lentamente i corsi di alcuni fiumi spostandosi lungo il Tevere. Recentemente un esemplare ha raggiunto anche la Lombardia.
Anche in Repubblica Ceca il castoro è tornato dopo circa due secoli di estinzione e a partire dal 2003 ha sperimentato un ampliamento della popolazione sempre più ampio. Muovendosi verso est, ha occupato i principali corsi d'acqua, su tutti il fiume Moldova, e i loro affluenti.
L'impatto di questo ritorno è ancora in fase di valutazione, tuttavia è innegabile che alla presenza di questo animale, in Repubblica Ceca e non solo, siano legati una grande varietà di servizi ecosistemici.
Cosa sono i servizi ecosistemici
I servizi ecosistemici sono i benefici che gli esseri umani ottengono direttamente o indirettamente dagli ecosistemi naturali, e vivere in un luogo ricco di specie in grado di garantirne il corretto funzionamento ha un impatto positivo anche per noi umani. Questi servizi infatti sono fondamentali per il benessere collettivo perché forniscono risorse essenziali e contribuiscono alla regolazione dei processi ambientali, naturali e non, come siccità e cambiamento climatico.
Il concetto si è consolidato nel 2000 con il Millennium Ecosystem Assessment, promosso dalle Nazioni Unite, che ha evidenziato l’importanza di tali servizi per la vita sul pianeta. Calcolarne la portata però è decisamente complesso, tuttavia alcuni ci stanno provando. Nel 2023, gli economisti ambientali dell'Università di Chicago Eyal Frank e Anant Sudarshan hanno provato a valutare i costi sociali della perdita di specie proprio per quantificare l'impatto dei servizi che offrono alle nostre comunità, e di cui non ci rendiamo neanche conto.
La valutazione e la quantificazione dei servizi ecosistemici sono essenziali per promuovere politiche di gestione sostenibile delle risorse naturali. Ad esempio, uno studio condotto nell’ambito del progetto europeo Making good Natura per la prima volta in Italia ha analizzato i servizi ecosistemici in siti pilota, evidenziando l’importanza di tali servizi nella pianificazione territoriale e nella conservazione della biodiversità.
L'esempio storicamente più utilizatp dagli economisti per spiegare cosa sono i servizi ecosistemici riguarda alberi e climatizzatori. Le grandi città possono diventare roventi nei mesi caldi, è stato osservato che ma le persone che vivono a ridosso di grandi aree verdi, anche in zone urbane, sperimentano temperature più miti. Di conseguenza i cittadini di queste aree hanno meno bisogno di accendere i climatizzatori in estate, con benefici sia per il singolo in bolletta che in termini di emissioni per la collettività.
Tra i diversi tipi di servizi ecosistemici esistenti alcuni sono forniti da animali che non ci aspetteremmo mai, proprio come i castori.