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26 Febbraio 2025
15:50

Come fanno gli uccelli a resistere al freddo e alle basse temperature d’inverno

Gli uccelli sono molto resistenti al freddo e anche per questo è così facile vederli inverno. Lo affrontano però in mdi diversi: alcuni migrano, altri hanno sviluppato adattamenti e comportamenti per superare i momenti più critici restando sempre attivi e vivaci anche quando fa davvero molto freddo.

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Gli uccelli hanno sviluppato diverse strategie ingegnose per supere le rigidità e il gelo dell’inverno

Quando arriva l'inverno e avvolge tutto nella sua morsa gelida, non siamo di certo gli unici a soffrire per le basse temperature. Anche gli animali selvatici sentono freddo, ma se molti mammiferi se ne vanno in letargo, gli uccelli sembrano invece affrontarlo molto meglio, rimanendo attivi e vivaci anche a temperature bassissime. Come ci riescono? In realtà, la loro sopravvivenza è frutto di adattamenti e strategie evolutive affascinanti, ma molto diverse a seconda delle specie.

Alcuni migrano infatti verso climi più miti, altri si rifugiano in luoghi riparati quando fa davvero molto freddo, mentre altri ancora adottano soluzioni fisiologiche sorprendenti, come il torpore. Ogni specie ha il suo personalissimo modo di contrastare il gelo, in un delicato equilibrio tra adattamento, resistenza e necessità di trovare da mangiare. Vediamo quindi un po' più da vicino come fanno gli uccelli a superare le rigidità e il gelo dell'inverno.

Il piumaggio

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Le piume formano "un’armatura" soffice e leggera contro il freddo

Il primo vero scudo contro il freddo è sicuramente il piumaggio, "un'armatura" soffice e leggera, ma incredibilmente efficace. Le penne e le piume, spesso confuse tra loro, hanno infatti ruoli molto diversi. Le penne sono rigide, si trovano solo su ali e coda e servono soprattutto per il volo. Le piume, più soffici, sono invece una delle chiavi chiavi per la termoregolazione. Sono presenti su quasi tutto il corpo e funzionano come un perfetto isolante termico, intrappolando uno strato d'aria calda vicino alla pelle e impedendo al freddo di penetrare.

Gli uccelli possono anche gonfiare le piume per aumentare questo effetto in caso di necessità, creando una sorta di piumino protettivo naturale. Alcune specie acquatiche, come i cigni e le anatre, hanno anche uno strato ulteriore di piumino sotto il piumaggio esterno, ancora più efficace per trattenere il calore e isolarsi dall'esterno. Inoltre, molte specie di uccelli producono anche un olio speciale da una ghiandola chiamata uropigio che impermeabilizza ulteriormente penne e piume, evitando che l'umidità e la neve le appesantiscano.

I brividi notturni per aumentare il calore

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Torpore e "brividi" aiutano a risparmiare energie e a far risalire la temperatura

Quando la temperatura scende drasticamente, per esempio di notte, molte specie di uccelli ricorrono a una strategia molto particolare: il torpore. Si tratta di una sorta di letargo breve e controllato, che permette loro di abbassare la temperatura corporea e ridurre il metabolismo e il consumo di energia. Questo fenomeno è particolarmente efficiente e utilizzato nei colibrì, veri e propri maestri del torpore.

Durante le ore più fredde, il loro metabolismo rallenta drasticamente, quasi come se entrassero in stand-by. Così facendo, risparmiano energia e riescono a superare le notti più gelide senza dover continuamente alimentarsi. Quando poi gli uccelli hanno bisogno di una "scossa calda" o di far aumentare la propria temperatura rapidamente, utilizzano come noi il tremore: il brivido accelera infatti il metabolismo, che produce così calore. Tuttavia, questa è una strategia temporanea molto dispendiosa che aiuta a contrastare il  freddo solamente nell'immediato.

La migrazione degli uccelli

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Quando sta per arrivare l’inverno, tantissime specie di uccelli migrano verso regioni e latitudini più miti

Per molte specie, invece, la soluzione più efficace per sfuggire al freddo è la migrazione. Tra le oltre 10mila specie di uccelli conosciute, circa il 40% compie migrazioni più o meno regolari. Ogni anno, con l’arrivo dell'autunno, milioni di uccelli si mettono infatti in viaggio verso climi più e latitudini miti. Alcuni percorrono migliaia di chilometri, come le rondini, che dall'Europa si spostano fino all'Africa sub-sahariana, oppure le oche selvatiche, che migrano dalle regioni artiche fino anche alle coste del Mediterraneo.

La migrazione è un'impresa straordinaria, uno degli spettacoli della natura più impressionati del pianeta, regolata da una combinazione di segnali ambientali, genetici e ormonali. Gli uccelli che migrano si orientano grazie al sole, alle stelle e persino al campo magnetico terrestre, seguendo rotte estremamente precise e tramandate di generazione in generazione. Durante il viaggio affrontano sfide incredibili, come i predatori, i deserti i mari e gli eventi meteo estremi, ma l'istinto a viaggiare li guida con precisione verso le loro destinazioni invernali.

Come si difendono dal freddo gli uccelli che non migrano

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Alcune specie, come il gallo cedrone, possono anche scavare nella neve per ripararsi dal freddo eccessivo

Non tutti gli uccelli possono però permettersi di migrare, oppure rimangono comunque in territori dove può fare molto freddo.  Alcune specie, come i picchi, galliformi, corvidi e altri, restano nelle loro aree di nidificazione anche durante l'inverno. Per sopravvivere al freddo, adottano però strategie altrettanto ingegnose. Oltre al torpore notturno, trovano riparo in cavità naturali, tra le fronde degli alberi o nei buchi nei tronchi. Molti tendono inoltre a dormire vicini gli uni agli altri in inverno, ammassandosi in gruppo per condividere il calore corporeo.

In alcune specie migratrici e non, come passeri, storni o ballerine, vengono formati veri e propri "dormitori" comuni chiamati roost, dove centinaia o addirittura migliaia di individui si radunano per dormire tutti insieme. I galliformi che non amano molto volare su lunghe distanze e che sono tipici dell'alta montagna, come i galli cedroni, le pernici bianche o i fagiani di monte, quando fa davvero molto freddo possono persino scavare delle cavità sotto la neve, proprio come fossero degli iglù.

C'è infine un caso unico in tutto il mondo degli uccelli: il succiacapre di Nuttall (Phalaenoptilus nuttallii). Questa specie, che vive tra gli Stati Uniti e il Messico, è l'unica conosciuta in grado di entrare in un vero e proprio letargo invernale. Per settimane, mentre rimane nascosto in anfratti tra le rocce, il suo metabolismo rallenta drasticamente e la temperatura corporea si abbassa fino a circa 5°C, permettendogli di sopravvivere senza dover cercare cibo. È una strategia che ricorda quella di molti mammiferi, ma del tutto eccezionale nel mondo degli uccelli.

Come aiutare gli uccelli durante l’inverno

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Per aiutare gli uccelli in inverno possiamo installare mangiatoie, ma vanno seguite alcune regole per evitare di creare più danni che aiuto

Nonostante tutte queste strategie, l'inverno rimane il periodo dell'anno più difficile anche per gli uccelli. Possiamo però dargli una mano, l'importante è non esagerare. È possibile per esempio installare delle mangiatoie nei nostri giardini o sui balconi. In inverno, il cibo diventa una risorsa fondamentale per molte specie, soprattutto quando neve e ghiaccio rendono difficile trovare semi, frutta o insetti. Tuttavia, è importante seguire alcune accortezze per evitare di creare più danni che aiuto.

Le mangiatoie vanno posizionate in luoghi sicuri, lontane dai predatori come i gatti o da vetri, finestre e superfici riflettenti, e devono essere pulite regolarmente per evitare la diffusione di parassiti e malattie. Inoltre, è fondamentale offrire cibo adatto a seconda delle speci che vivono intorno a noi e soprattutto solo durante l'inverno. Sospendere l'alimentazione artificiale con l'arrivo della primavera è davvero molto importante, per non alterare il comportamento naturale degli uccelli e la loro capacità di procurarsi da mangiare da soli.

Anche piccoli gesti, come installare cassette nido, lasciare vecchi alberi pieni di buchi oppure siepi e cespugli nei giardini, possono aiutare molto gli uccelli e non solo, offrendo riparo e protezione dal vento e dal gelo a tantissimi piccoli animali selvatici. L'inverno è una stagione molto dura anche per gli uccelli, ma con un po' di attenzione, consapevolezza e limiti bene definiti, possiamo aiutarli a superarla, favorendo la straordinaria biodiversità che ci circonda anche in città o in campagna.

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