Come capire che un gatto sta morendo è un tema molto delicato e dunque è difficile scriverne in modo distaccato, tuttavia è possibile fornire alcuni parametri con cui poter capire e interpretare meglio i segnali di sofferenza del vostro micio.
Il mondo del gatto, infatti, è un microcosmo parallelo che tutt’oggi non smette di stupire anche noi veterinari. Basti pensare che negli anni si è creata una branca medica che si occupa esclusivamente di medicina Felina, e come hanno sempre insegnato i nostri professori all’università di veterinaria: il gatto non è un piccolo cane!
Questa premessa è necessaria proprio per indicare che l’anatomia e la fisiologia del piccolo felino differisce in molte cose da quella del cane.
Quanto vive un gatto?
Il gatto vive in media 12-15 anni ma non è raro che raggiungano anche i 17-20 anni! Sintomi come: inappetenza, dimagrimento, scarsa cura del mantello, vomito, abbattimento, letargia, mucose pallide sono tutti segnali molto allarmanti.
Osservate l’espressione del gatto
Il dolore è spesso difficile da riconoscere nei gatti a causa del loro comportamento singolare. La Feline Grimace Scale è una scala del dolore che si usa per poter “quantificare” il grado di sofferenza da alcuni atteggiamenti del gatto come:
- posizione delle orecchie : dritte (dolore assente) abbassate (forte dolore);
- posizione degli occhi : aperti e vigili (dolore assente) socchiusi (forte dolore);
- tensione del muso : rilassato (dolore assente) contratto (forte dolore);
- posizione delle vibrisse : curve e rilassate (dolore assente) dritte lontane dal muso (forte dolore);
- Posizione della testa : vigile ed alta (dolore assente) bassa o penzolante (forte dolore).
Osservate l'atteggiamento del gatto
Ponete molta attenzione ai cambiamenti: il gatto domestico è un animale abitudinario, quindi se notate degli atteggiamenti “strani” è probabile che stia manifestando del malessere. In particolare se:
- Non corre più quando gli date il cibo;
- È disinteressato al cibo anche il più appetitoso;
- Resta accucciato a dormire più del solito;
- È restio a giocare ed interagire con voi o con l’ambiente circostante;
- È più aggressivo o più docile;
- Cerca un contatto quasi morboso;
- vocalizza in modo anomalo.
Osservate le funzioni organiche del gatto
In questi casi è doveroso vedere se il nostro micio espleta le sue funzioni fisiologiche per capire il grado di sofferenza e quanto la situazione sia grave. Fate attenzione a:
- Le feci : consistenza, colore e quantità;
- Le urine: frequenza e quantità, se riuscite anche il colore;
- Quanta acqua beve;
- Quanto cibo mangia (ricordate che il gatto non deve digiunare mai più di 48 ore!).
Osservate il corpo del gatto
- Lo stato del pelo (opaco, poco curato, con forfora);
- Se notate del dimagrimento (si notano le costole e le prominenze ossee);
- Se notate la zona perianale imbrattata di feci;
- Se notate le pupille dilatate o strette (midriasi o miosi);
- Se le orecchie e le gengive hanno un colorito roseo, oppure biancastro o tendente al giallo (ittero);
- Se lo sentite freddo soprattutto alle zampe;
- Se pizzicando la pelle sul collo resta la forma (grave disidratazione) o torna in posizione;
- Se il respiro è affannoso e a bocca aperta.
Questi punti sono tutti molto importanti da tenere sotto controllo e da riferire al vostro veterinario, in modo da inquadrare rapidamente la situazione e poter intervenire prima che la situazione degeneri.