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27 Febbraio 2025
20:00

Come capire se il gatto è a disagio: i segnali di stress del micio

Pelo rizzato, tendenza a nascondersi o a tremare, oltre a cambiamenti nell’appetito o nell’uso della lettiera: sono questi alcuni dei segnali che indicano stress e disagio nel gatto.

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I gatti vengono considerati animali indipendenti e adattabili, in realtà sono molto sensibili ai cambiamenti e possono stressarsi facilmente. Un disagio prolungato può influenzare il loro comportamento e il loro benessere, per questo è importante saper riconoscere i segnali che indicano quando un gatto è stressato.

Alcuni segnali sono più evidenti, come l’immobilità improvvisa, il pelo rizzato, la tendenza a nascondersi o a tremare, oltre a cambiamenti nell’appetito o nell’uso della lettiera. Anche le vocalizzazioni insolite e la schiena inarcata possono essere campanelli d’allarme, molto però dipende dal contesto in cui si verificano.

Quali sono i segnali di stress e disagio del gatto

Quando un gatto è stressato o si sente a disagio il suo comportamento può cambiare in maniera sostanziale. I segnali di stress possono interessare sia la sfera comportamentale che fisica, spesso sono un'estremizzazione di comportamenti consueti, come il leccamento, per questo bisogna fare attenzione soprattutto ai cambi di abitudini del gatto.

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Un gatto stressato cerca rifugio in luoghi nascosti, come sotto il letto, dietro i mobili o dentro scatole e armadi
  • Immobilità improvvisa: se un gatto si blocca improvvisamente e rimane fermo per un periodo prolungato, potrebbe essere un segnale di paura o stress. In questo stato, tende a essere molto attento all’ambiente circostante, pronto a reagire a un eventuale pericolo;
  • Leccamento compulsivo: per il gatto è normale leccarsi, un comportamento noto come grooming, che viene messo in atto sua per mantenere il mantello pulito e in salute e anche per tranquillizzarsi. Se un gatto è molto stressato potrebbe leccarsi freneticamente e in modo prolungato, arrivando addirittura a strapparsi il pelo;
  • Pelo dritto: quando il pelo del gatto si rizza, in particolare sulla schiena e sulla coda, significa che l’animale è spaventato. Questo è un meccanismo di difesa che lo fa sembrare più grande per scoraggiare eventuali minacce. Se lo fa spesso allora è necessario prestare attenzione alla causa di questo senso di minaccia;
  • Tendenza a nascondersi: un gatto stressato spesso cerca rifugio in luoghi nascosti, come sotto il letto, dietro i mobili o dentro scatole e armadi. Questo comportamento è tipico quando l’animale si sente insicuro o sopraffatto, da non confondere con il gioco.
  • Sovrappeso: un gatto ipostimolato tende ad essere stressato e potrebbe quindi sovralimentarsi. Anche la scarsità di stimoli e il conseguente accumulo di peso è fonte di stress;
  • Tremori: se il gatto trema senza una causa apparente, potrebbe essere un segno di ansia o paura. Questo sintomo va monitorato attentamente, perché potrebbe anche essere legato a problemi di salute;
  • Pupille dilatate: gli occhi di un gatto trasmettono molto sul suo stato emotivo. Pupille molto dilatate possono indicare paura o forte eccitazione;
  • Soffi e vocalizzi insoliti: un gatto stressato può emettere suoni più intensi del solito, come soffi, ringhi o miagolii acuti e prolungati. Questi suoni servono a esprimere disagio e avvisare che non vuole essere avvicinato;
  • Schiena inarcata: se il gatto inarca la schiena e abbassa le orecchie all’indietro, sta cercando di difendersi da qualcosa che percepisce come una minaccia. Questo comportamento è spesso accompagnato da un pelo dritto e da una coda gonfia.

Stress cronico del gatto, in cosa consiste

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La forma più prolungata e dannosa di stress è quella cronica. Si verifica quando il gatto vive in un ambiente che lo mette costantemente a disagio

Mentre alcuni episodi di stress sono passeggeri e legati a situazioni specifiche, esiste una forma più prolungata e dannosa: lo stress cronico. Questo stato si verifica quando il gatto vive in un ambiente che lo mette costantemente a disagio o quando non riesce a gestire una fonte di stress.

I sintomi dello stress cronico possono manifestarsi con una progressiva perdita di energia e interesse per le attività quotidiane. Un gatto che prima giocava e interagiva potrebbe diventare più pigro e isolato, preferendo dormire gran parte del tempo. Anche l’appetito può subire variazioni: alcuni gatti smettono di mangiare, mentre altri tendono a mangiare di più del solito, magari in modo compulsivo.

Un altro segnale è il cambiamento nella motilità intestinale. Alcuni gatti possono sviluppare episodi di diarrea o, al contrario, soffrire di stitichezza. Questi problemi digestivi sono spesso legati allo stato di tensione e ansia costante. In alcuni casi, lo stress cronico può anche portare a comportamenti compulsivi, come il leccarsi in modo eccessivo fino a provocarsi irritazioni della pelle o la perdita di pelo.

Cause di stress e disagio nel gatto

I gatti sono animali molto abitudinari e qualsiasi cambiamento nel loro ambiente o nella routine quotidiana può diventare fonte di stress. Anche una variazione apparentemente insignificante, come spostare una ciotola o cambiare il tipo di cibo, può influenzare il loro equilibrio emotivo.

Tra le cause più comuni di stress troviamo l’ingresso in casa di una persona nuova, che può essere vissuto come un’intrusione nel loro territorio. Anche un trasloco o una semplice modifica della disposizione dei mobili possono creare disagio, poiché il gatto potrebbe non riconoscere più il proprio ambiente come familiare.

Un’altra fonte di stress può essere l’arrivo di un altro animale in casa. I gatti sono territoriali e spesso non accettano facilmente la presenza di un nuovo compagno. Questo può portare a comportamenti aggressivi o a una tendenza a isolarsi.

Anche eventi come la nascita di un bambino o un cambiamento nelle abitudini della famiglia possono influenzare il benessere del gatto. Se il suo umano inizia a passare più tempo fuori casa o, al contrario, è più presente del solito, il gatto potrebbe avere bisogno di un periodo di adattamento, durante il quale potrebbe mostrare segnali di stress.

Cosa fare quando il gatto è stressato: consigli e rimedi

Se il nostro gatto mostra segnali di stress, è importante intervenire con alcune strategie per aiutarlo a ritrovare la serenità: il primo passo è identificare la causa del disagio e cercare di eliminarla o ridurla il più possibile.

Mantenere una routine stabile è fondamentale. I gatti trovano conforto nella prevedibilità, quindi è utile dare loro da mangiare sempre agli stessi orari e non spostare troppo spesso gli oggetti che usano quotidianamente, come ciotole e lettiera.

Un altro rimedio efficace è garantire al gatto un luogo sicuro in cui rifugiarsi quando si sente a disagio. Questo può essere una cuccia, una scatola o una zona tranquilla della casa dove non venga disturbato.

È importante anche dedicare tempo al gioco e all’interazione. Attività come il gioco con una cannetta o una pallina aiutano il gatto a scaricare lo stress e a sentirsi più rilassato. Se il gatto tende a isolarsi, è bene lasciargli il suo spazio, senza forzarlo a interagire.

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