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Ormai ci siamo quasi abituati alla loro presenza, o sarebbe meglio dire rassegnati. Le vediamo poggiate sui vetri delle finestre, sulle tende o nascoste tra il bucato: sono le cimici marroni, che in realtà si chiamano cimici marmorizzate o asiatiche (Halyomorpha halys), perché è proprio da lì che arrivano. Sono infatti originarie dell'Asia orientale, in particolare di Cina, Giappone e Corea, e sono arrivate in Europa e negli Stati Uniti in maniera del tutto accidentale, probabilmente nascoste tra merci importate.
La loro prima comparsa negli Stati Uniti risale già alla fine degli anni 90, mentre qui in Italia sono state osservate per la prima volta nel 2012 in Emilia-Romagna. Da allora si sono diffuse rapidamente, soprattutto nelle regioni del Nord, favorite dall'assenza di predatori naturali e da un clima sempre più caldo e adatto alla loro sopravvivenza. Oggi questa specie aliena invasiva rappresenta una minaccia concreta per l'agricoltura e una presenza sempre più frequente anche nelle nostre case.
Che differenza c'è tra cimici verdi e cimici marroni?

Non tutte le cimici che osserviamo in Italia sono uguali. Quelle che incontriamo più spesso sono soprattutto le cimici verdi e quelle marroni, appunto, che però appartengono a specie diverse, distinguibili sia per l'aspetto che per le abitudini. La cimice verde (Nezara viridula) ha un colore verde brillante, una forma a scudo ben definita e dimensioni simili alla sua "cugina" asiatica. È una specie presente in Italia da sempre, non particolarmente invasiva, e i danni che provoca alle coltivazioni sono contenuti e più facilmente gestibili.
La cimice asiatica, invece, ha un colore marrone marmorizzato, con sfumature grigie e piccoli puntini bianchi lungo i bordi dell'addome e sulle zampe. È più resistente e adattabile, e soprattutto è molto più dannosa per le coltivazioni. Si nutre di una grande varietà di frutta, coltivazioni e ortaggi – tra cui mele, pere, pesche, pomodori e soia – e il suo apparato boccale perforante danneggia irrimediabilmente la polpa dei frutti.
Non avendo veri e propri predatori, e sfruttando le condizioni climatiche e gli ampi territori coltivati, si è quindi adatta facilmente qui Italia, riproducendosi e diffondendosi a dismisura. Questo ha portato però a gravi perdite economiche, tanto che in alcune zone è stato necessario introdurre un antagonista naturale, la cosiddetta "vespa samurai" (Trissolcus japonicus), per tentare di contenere la sua diffusione. Le femmine di questa piccola vespa depongono le uova in quelle delle cimici, che vengono poi mangiate dalle larve.
Perché le cimici marroni entrano in casa?

Le cimici asiatiche non sono attratte dal cibo né dalla sporcizia. A differenza di altri insetti, non sono interessate a briciole, avanzi o resti di cibo. Entrano in casa principalmente per cercare un rifugio caldo e sicuro dove superare l'inverno in uno stato simile al letargo, chiamato diapausa. Questo comportamento inizia soprattutto con l'arrivo dell'autunno, quando le temperature iniziano a scendere e le cimici si radunano in massa in un luogo a asciutto e riparato. A volte possono entrano in casa in maniera del tutto causale, anche perché non sono abilissime nel volo.
Può capitare per esempio di portarle dentro con il bucato steso all'aperto o con oggetti lasciati all'esterno. Altre volte, invece, sono attratte o disorientate dalle luci artificiali, oppure si infilano attraverso fessure, finestre lasciate aperte o piccoli spazi tra gli infissi. Una volta entrate, trovano riparo nei punti più nascosti: dietro i mobili, dentro i cassetti o nei solai. E spesso, nei giorni più caldi dell'inverno, le vediamo risvegliarsi, riattivate dal tepore delle mura domestiche.
Come allontanare le cimici marroni

Allontanare le cimici marroni dalle nostre case può essere un'impresa titanica, soprattutto se viviamo in zone agricole e rurali ormai completamente invase. Possiamo però provare a gestirle e a rendere più complicato il loro ingresso. Il primo passo per evitare che entrino è montare zanzariere su finestre, prese d'aria e lucernari. Le zanzariere sono il sistema più economico ed efficace per impedire – o quantomeno ridurre – l'ingresso di qualsiasi insetto alato.
Può essere utile anche controllare meglio il bucato prima di portarlo in casa, soprattutto nei mesi autunnali, quando le cimici tendono a posarsi sui panni stesi all'aria aperta. Un altro accorgimento utile è limitare l'uso delle luci esterne la sera, poiché le cimici sono attratte o disorientate dalle luci artificiali. In parallelo, è sempre utile sigillare eventuali fessure nei muri o spazi aperti tra gli infissi, attraverso cui potrebbero infilarsi le cimici, ma anche blatte e altri insetti.
Tra i rimedi naturali, c'è chi propone aglio, menta, basilico o sapone di Marsiglia da posizionare vicino a porte e finestre. L'efficacia di questi rimedi può essere molto variabile e di solito non è risolutiva, perché quando si tratta di insetti è sempre meglio agire preventivamente riducendo fisicamente gli ingressi. Infine, se ci si ritrova con una cimice in casa, non conviene assolutamente schiacciarla: il suo odore sgradevole è un'esperienza davvero spiacevole. L'ideale è raccoglierla con un foglio o un bicchiere e liberarla fuori.