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Un raro pesce remo è stato avvistato su una spiaggia di Baja California, in Messico, causando paura nella comunità locale e non solo. Il video è rimbalzato sui social di tutto il mondo dove è stato interpretato come un presagio di sventura e dell'imminente arrivo dell'apocalisse.
Il pesce remo (Regalecus glesne) è il pesce osseo più lungo del mondo, vive nelle profondità oceaniche per questo avvistarlo in superficie è un evento davvero straordinario e, per qualcuno, preoccupante.
Il video del pesce remo diventa virale: "Dovevo filmarlo perché era strano"
Il pesce remo, noto anche come "pesce del giorno del giudizio", è un animale abissale che solitamente vive nelle profondità marine. Vederlo in superficie, è addirittura a riva, come è successo sulla spiaggia messicana di Playa El Quemado, è davvero molto raro.
Nel video diffuso in Rete si vede un uomo di nome Robert Hayes che dopo averlo avvistato sul bagnasciuga cerca di indirizzarlo verso l'acqua ma l'animale, evidentemente confuso, continuava a dirigersi verso la spiaggia. "L'acqua era limpida e riuscivo a vedere che veniva dritto verso di noi. Dovevo filmarlo perché era strano", ha dichiarato al Washington Post.
Le immagini mostrano un pesce dalla forma del corpo simile a un nastro color argento pallido, compresso lateralmente ed estremamente allungato con una pinna dorsale di colore rosso vivo oppure rosa che corre per tutta la lunghezza. A causa di questa sua forma affusolata viene spesso scambiato per un serpente di mare.
Chi è il pesce remo, il pesce osseo più lungo del mondo
Il pesce remo, noto anche come "re di aringhe " in passato potrebbe essere stato avvistato vicino a banchi di aringhe e quindi i pescatori lo avrebbero scambiato per la loro guida. In realtà si sa poco del suo comportamento. L'unica certezza è che si tratta del pesce osseo più lungo del mondo: può raggiungere una lunghezza record di 8 metri e un peso massimo di 272 chili. In qualche occasione è stato visto nuotare in verticale con spinte ondulatorie del lungo corpo grazie al sostegno dato dalla spina dorsale.
La maggior parte degli avvistamenti, così come la misurazione degli esemplari più grossi, è avvenuta in maniera accidentale. Il pesce remo infatti non viene pescato a scopo commerciale, ma è una cattura occasionale dei grandi pescherecci. Anche se sappiamo pochissimo circa le sue abitudini e il reale stato di conservazione della popolazione, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura lo ha inserito tra le specie a rischio minimo.
Proprio perché si tratta di un animale estremamente sfuggente proveniente dagli abissi oceanici, vederlo a riva, è da sempre interpretato come presagio di sventura e dell'arrivo dell'apocalisse.
Perché il pesce remo annuncia l'apocalisse
Il pesce remo (Regalecus glesne) è conosciuto anche come "pesce terremoto" perché credenze popolari ritengono che emergano in concomitanza di terremoti disastrosi. Sconta il pregiudizio che accomuna molti pesci abissali quando salgono in superficie: poche settimane fa anche il melanoceto, noto come il "diavolo nero" è stato scambiato come presagio di terribili evento dopo l'avvistamento nelle acque di Tenerife.
Il pesce remo inoltre è associato alla divinità egizia Ḥȝyšš, di cui sono note appena una decina di raffigurazioni, descritta come un dio serpente con testa di cavallo e si trova su bare e sarcofagi.
Ma è soprattutto in Giappone che il pesce remo è noto come messaggero di sfortuna, da quando nel 2011 un esemplare venne avvistato a riva poco del terremoto di magnitudo 9.1, il quarto più potente mai registrato al mondo conosciuto come Grande terremoto del Giappone orientale. Nella cultura giapponese questa associazione è tanto viva che nel film d'animazione di Makoto Shinkai, Suzume, uscito nelle sale nel 2022, l'arrivo di un distruttivo terremoto è causato proprio da un animale serpentiforme che ricorda proprio il pesce remo.