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Il Soriano è il gatto che incrociamo più spesso nei vicoli, nelle colonie feline, nei giardini condominiali, sulle sedie dei bar di paese. È il gatto "modello base", quello che non ha pedigree né un nome altisonante, ma anche quello più diffuso, il più autentico e, in fondo, il più vero. Non è una vera e propria razza e nemmeno un "meticcio" nel senso stretto del termine. È conosciuto anche come Tabby Cat, un termine inglese che si riferisce alla caratteristica tigratura del mantello, ma in Italia la parola "Soriano" ha un'origine più profonda: deriva probabilmente da "Siria", zona d'origine del processo di domesticazione dal gatto selvatico africano, cominciato oltre 10mila anni fa.
Il Soriano, quindi, non è il risultato di un programma di selezione mirato fatto dagli esseri umani, ma piuttosto il prodotto di una lunga selezione più "naturale", che ha premiato i soggetti più capaci di vivere accanto a noi e con i propri simili, in contesti anche molto diversi tra loro. I gatti di razza che conosciamo oggi – come l'Europeo, l'American Shorthair o il British Shorthair – sono selezioni moderne, create partendo proprio da alcune popolazioni di soriani che presentavano tratti estetici particolari. Ma la loro storia è molto recente, mentre quella del Soriano affonda le sue radici nella preistoria.
Caratteristiche fisiche del gatto soriano: aspetto, manto e colori

Definire un identikit del Soriano è un po' come volerlo fare per l'essere umano: non esiste un solo modello, ma infinite sfumature graduali. Tuttavia, ci sono alcuni tratti comuni che ci aiutano a riconoscerlo meglio. Di solito, infatti, ha una corporatura media, ben proporzionata, muscolosa, ma agile. Il suo muso è spesso triangolare o leggermente arrotondato, gli occhi espressivi, grandi, in tonalità che variano dal giallo all'ambra, fino al verde smeraldo. Ma è il mantello la vera firma del Soriano: un ventaglio di colori e disegni che racconta secoli di incroci spontanei.
Il pattern più riconoscibile è quello tigrato, con strisce verticali più scure su un fondo che può andare dal grigio al marrone. Questo stile, chiamato brown tabby, è così iconico che molti pensano sia l'unico esistente. In realtà, esistono varianti in nero, rosso (o "rosso tigrato", detto anche "marmorizzato"), grigio-argento, blu, bianco, crema: le combinazioni possono essere infinite. C'è poi un piccolo dettaglio molto affascinante, quasi una sorta di firma. Molti soriani hanno disegno vagamente simile alla lettera "M" sulla fronte, risultato dell'espressione genica dei tratti del DNA che il disegno del mantello nei gatti.
Che carattere ha il gatto Soriano?

Tutti gli animali non hanno un "carattere" standard o in qualche modo "programmato". Naturalmente, alcune razze sono state selezionate anche per avere un temperamento più o meno indirizzato, ma in ogni caso le personalità di qualsiasi gatto sono anche e soprattutto frutto della sua individualità e della sua storia. Ogni Soriano, quindi, è un mondo a sé e il suo comportamento e il suo temperamento dipendono da un mix complesso di fattori come genetica, esperienze di vita, ambiente, contesto e relazioni. Alcuni sono schivi e indipendenti, perfetti per vivere ai margini di una colonia felina, sempre pronti a sparire tra i cespugli e i vicoli al minimo rumore.
Altri amano il contatto fisico e possono addormentarsi tra le braccia del primo umano che offre loro conforto o un punto di riferimento. Molti soriani sono eccellenti predatori, instancabili esploratori del giardino, mentre altri preferiscono la compagnia delle persone e si adattano più facilmente alla vita tra le mura domestiche. Il bello del Soriano è anche questo: non sai mai cosa aspettarti. Può essere un felino discreto, un gattone affettuoso, un micio solitario e schivo oppure un giocherellone. E ogni relazione con un Soriano è quindi unica, costruita giorno dopo giorno sulla fiducia e il rispetto reciproco.
Salute e cura del gatto Soriano: quanto vive in media e quali sono le patologie più comuni

Grazie alla selezione più "naturale", il Soriano ha sviluppato una struttura genetica molto solida e una buona resistenza alle malattie. Non essendo frutto di accoppiamenti artificiali forzati tra individui imparentati o molto simili – come avviene per le razze pure – ha quindi una maggiore variabilità genetica, che lo rende mediamente più sano. In buone condizioni di vita, con una dieta equilibrata e le cure veterinarie necessarie, un Soriano può vivere tranquillamente tra i 14 e i 18 anni, e in alcuni casi anche molto di più. Non mancano però i rischi, soprattutto per quelli che vivono all'esterno: incidenti, malattie infettive come la FIV o la FeLV, parassiti, intossicazioni e ferite da lotte territoriali possono ridurre l'aspettativa di vita.
È per questo che molti Soriani trovati in strada vengono accolti nelle colonie feline registrate oppure adottati da famiglie che decidono di offrire loro una seconda possibilità. Tra le patologie più comuni nei Soriani troviamo quelle che più colpiscono tipicamente anche altri gatti: malattie renali, problemi dentali, obesità nei soggetti sterilizzati e sedentari, ma anche malattie infiammatorie intestinali o epatiche. Per prendersi cura al meglio di un Soriano, servono poche regole: una dieta bilanciata, regolari visite veterinarie, vaccinazioni e antiparassitari, e – soprattutto – tanto rispetto per la sua unicità. Ogni Soriano è una storia a sé e proprio per questo ci ricorda che la bellezza spesso non sta nella perfezione, ma nella diversità.