Durante l'inverno, la maggioranza degli insetti muore per colpa del freddo o tenta di difendersi dal gelo, scegliendo un luogo adatto in cui rifugiarsi. Il loro stesso ciclo biologico può prevedere l'esistenza di alcune generazioni di transizione, adattate al freddo e a sopravvivere a condizioni climatiche estreme. Ciò però non deve farci credere che questi animali siano indifesi nei confronti della neve o del freddo e che la maggioranza di loro muore, come raccontano alcuni miti, tra cui "La Cicala e la Formica" di Esopo.
Gli insetti hanno infatti a loro disposizione diverse armi per sopravvivere alle condizioni climatiche estreme dell'inverno, solo che l'evoluzione li ha portati a risparmiare risorse ed energie, basando gran parte del loro successo riproduttivo sulle condizioni ambientali favorevoli della primavera e della tarda estate. A seguito di questo adattamento, gran parte delle specie sembra svanire durante i mesi bui della fine e dell'inizio dell'anno, quando in verità i loro rappresentanti o si sono nascosti in qualche nicchia o giacciano sotto forma di uova, crisalidi e stadi di resistenza in diverse tipologie di ambienti differenti.
Gli insetti che più sono coinvolti da questi processi sono quelli che abitano maggiormente nelle aree del pianeta dal clima continentale, ma anche nelle aree mediterranee e desertiche sono presenti specie che possiedono un comportamento e un metabolismo diverso durante i mesi invernali. Tra queste ci sono alcuni esempi di insetti che vanno in letargo, ovvero che abbassano così tanto i livelli del proprio metabolismo da entrare in una sorte di quiescenza, nota scientificamente come diapausa. Un esempio classico di queste specie è proprio la cicala europea (Cicada orni), tanto cara a Esopo, che in verità non muore durante l'inverno.
Perché gli insetti spariscono in inverno?
Come abbiamo visto, gli insetti non sono propriamente indifesi nel confronto del freddo. Essi semplicemente diminuiscono di numero, rispetto all'estate, e cercano di sfuggire dalla morsa dell'inverno cercando un nascondiglio dove passare i mesi più difficili dell'anno.
Le cicale e le coccinelle per esempio si rifugiano all'interno di alcune nicchie del terreno e degli alberi, così da circondarsi con del materiale vegetale in un ambiente sufficientemente caldo, mentre all'esterno la pioggia e soprattutto la neve rende irriconoscibile il paesaggio.
Alcune specie come le afidi invece decidono di produrre delle generazioni autunnali pensate esclusivamente per affrontare l'arrivo del freddo. Esse sono le uniche che si riproducono sessualmente durante l'anno, producendo un uovo che risulta essere lo stato di resistenza della specie durante l'inverno. Le femmine sessuate infatti depongono le uova sotto le foglie o all'interno di alcuni cumuli di vegetazione, così da proteggere le future generazioni che si riprodurranno in primavera esclusivamente con delle deposizioni partenogenetiche.
Cosa succede agli insetti durante l'inverno?
Per sopravvivere all'Inverno, diverse specie decidono di radunarsi e di formare delle colonie, sperando così di affrontare insieme non solo il freddo, ma anche la carenza di cibo. Sembra essere tra l'altro questo anche lo stimolo che ha portato alcune specie – come le api e le formiche – ad evolvere le loro strutture sociali, in determinati periodi molto freddi della Terra. Vivere infatti tutti insieme, all'interno di una colonia, durante l'inverno, permette di risparmiare notevoli quantità di energie utili a mantenere la propria temperatura corporea e permette a questi organismi di difendersi, da eventuali attacchi perpetrati dai predatori invernali.
In alcune situazioni, gli insetti possono anche entrare in diapausa, abbassando così tanto i livelli del proprio metabolismo da sembrare morti. Alcune specie possono rimanere in questo stato anche per diversi anni, finché il loro corpo non recupera sufficiente calore o si sente pronte per cominciare a cercare un partner.
Spesso, quando intensi cali di temperatura colpiscono gli insetti, è possibile che questi si lasciano persino ricoprire dal ghiaccio, senza subire i danni. I segreti di questo meccanismo di sopravvivenza sono legati ad alcuni geni, che permettono a questi animali di resistere al congelamento tramite la produzione di alcuni enzimi antigelo nelle loro cellule. Ghiacciando, le cellule del loro corpo potrebbero infatti distruggersi, a seguito della formazione dei cristalli d'acqua nel loro citoplasma. Con questi enzimi, tuttavia, l'acqua del citoplasma e degli altri fluidi corporei non ghiaccia e solo l'esoscheletro esterno dell'insetto rimane a contatto con il ghiaccio.
Altri gruppi di insetti, come i lepidotteri, possono anche decidere di creare dei bozzoli in tardo autunno, così da difendersi dal clima contestualmente al periodo dello sviluppo. Questa scelta ha un duplice vantaggio. Permette a questi insetti di sfuggire dal freddo, ma anche di crescere in previsione della metamorfosi e della riproduzione primaverile.
Dove si nascondono gli insetti in inverno?
Molti insetti si nascondono già a partire dall'autunno all'interno dei tronchi morti o nelle fessure delle cortecce degli alberi vivi. Alcune specie preferiscono invece scavarsi una piccola fossa nel terreno o cercano riparo sotto le foglie secche e i detriti di natura vegetale. La decomposizione di questo materiale libera infatti indirettamente un po' di calore e consente agli insetti di trovare alcune risorse alimentari, soprattutto se sono delle specie detritivore.
Le formiche e le api invece trovano riparo all'interno delle loro colonie e al massimo possono decidere di spostarsi in autunno, alla ricerca di un territorio migliore. Le mosche invece decidono di cercarsi qualche fungo o i cadaveri degli animali morti, così da deporre le loro uova e consentire alle future generazioni di trovare immediatamente delle risorse, una volta nati.
Le specie acquatiche che rischiano di morire congelate, con la formazione degli strati di ghiaccio sulla superficie dei laghi, decidono invece o di spostarsi in profondità o di riparare all'interno dei sedimenti umidi, sulla costa dei corpi acquatici. In tal modo rimangono al sicuro, lontano dagli strati di acqua che subiscono il congelamento.
Alcuni tipologie particolari di insetti possono anche decidere di rifugiarsi all'interno delle grotte, dove le temperature rimangono controllate e sopra i 0 gradi centigradi per tutto l'anno.
I nascondigli preferiti dagli insetti nelle nostre case
In assenza di ricoveri naturali, gli insetti possono decidere di occupare i nostri edifici, in particolar modo se sono abbandonati e sono a contatto diretto con gli ecosistemi naturali. In particolare, gli insetti trovano rifugio nei solai e nelle cantine, soprattutto se i materiali edili utilizzati sono quelli che apprezzano di più, come il legno. Talvolta possono persino trovare rifugio all'interno delle cassette postali, come è successo varie volte negli Stati Uniti, o nelle cataste di legna predisposte per l'inverno.
Gli insetti entrano nelle nostre case principalmente dalle finestre e dalle porte aperte, ma anche da crepe nei muri o dai comignoli dei camini. Ad attenderli però possono esserci i loro predatori naturali, come i mammiferi e i ragni, in attesa di uno spuntino.
Nel tentativo di sfuggire al cattivo tempo, anche alcuni insetti sociali possono insediarsi nelle abitazioni. Basti pensare all'elevato numero di api, vespe e calabroni che ogni anno infestano le cassette delle saracinesche o i piani abbandonati dei palazzi.