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Canile di Chieti a rischio allagamento per l’esondazione del fiume. La volontaria: “Centinaia di cani in pericolo”

Il 27 marzo il fiume Alento è esondato, allagando il canile di Chieti. I volontari dell’Asada hanno evacuato i cani tra difficoltà meteo, trasferendoli in ricoveri d’emergenza per salvarli. Lo racconta la volontaria Margara Romano: "L'acqua ci arrivava alle ginocchia, abbiamo lavorato senza sosta per salvare gli animali"

28 Marzo 2025
11:11
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Il 27 marzo le forti piogge che stanno colpendo l'Abruzzo hanno fatto esondare il fiume Alento. L'acqua ha invaso diverse aree, arrivando a pochi metri dal canile municipale di Chiedi. Dal pomeriggio di ieri, fino a notte, i volontari dell'associazione Asada (Associazione Amici Degli Animali) che gestisce il canile, si stanno impegnando per salvare centinaia di cani.

A raccontare a Fanpage.it cosa sta accadendo è Margara Romano, da 35 anni volontaria che si impegna per i randagi di Chieti: "L'acqua mi arrivava alle ginocchia e ho avuto paura. Se il fiume fosse esondato solo 10 metri in più non ci saremmo salvati e non li avremmo salvati. Cosa succederà alla prossima inondazione?".

Rischio allagamento al canile di Chieti: in pericolo i cani con problemi motori

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I cani sono stati spostati in tutta fretta dai volontari

Non è la prima volta che il canile di Chieti si trova ad affrontare situazioni critiche a causa dell'esondazione dell'Alento. In passato, eventi simili avevano già minacciato la sicurezza degli animali, ma a seguito di alcuni interventi  per mettere in sicurezza il fiume il pericolo sembrava lontano.

"Non ce l'aspettavamo questa volta – spiega Romano – due anni l'alveo del fiume era stato finalmente pulito bene e anche il letto era stato allargato, quindi ci sentivamo abbastanza tranquilli. Inoltre l'anno scorso non ha piovuto molto quindi non avevamo il sentore di quello che poteva accadere". Previdentemente i volontari avevano comunque pensato a una soluzione d'emergenza in caso di alluvione: "Nella parte posteriore della struttura abbiamo costruito a nostre spese una recinzione e un cancello aggiuntivo pensando proprio a una eventuale via di fuga".

Ieri pomeriggio è accaduto quello che i volontari temevano: "A seguito delle forti piogge improvvisamente il fiume si è ingrossato tantissimo e ha invaso tutta la carreggiata, l'unica strada per arrivare al canile. Quando sono arrivata la pioggia mi arrivava al ginocchio, ci saranno stati 60 centimetri d'acqua".

Il fiume però pur arrivando molto vicino non è penetrato nell'area dove ci sono i box con i cani, compresi quelli impossibilitati a muoversi: "La struttura è leggermente rialzata rispetto alla strada e di conseguenza l'acqua è arrivata solo fino al cancello. Il problema era portare via i cani: la struttura è molto grande, ci sono tanti cani che non si muovono, anziani, e anche alcuni con problemi comportamentali, quindi il nostro problema era come spostare loro".

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L’acqua è arrivata vicinissima al canile, mettendo in pericolo i centinaia di animali nei box

Trovare uno stallo per così tanti animali non è stato facile: si tratta di circa 100 cani evacuati in meno di un giorno, alcuni con esigenze particolari, che hanno bisogno di un posto sicuro dove stare.

"I cani si sono sono un po' agitati, soprattutto quando abbiamo iniziato a portare via i primi che potevano andare subito in stallo. Quelli che rimanevano erano spaesati ma per fortuna sono abituati a vedere persone".

La volontaria: "Una speranza grazie alla solidarietà delle persone"

I volontari stessi sono rimasti sorpresi dalla risposta della comunità alla loro richiesta di aiuto: "Attraverso la pagina Facebook del canile ho messo l'annuncio per trovare stalli temporanei e devo dire che si sono fatti avanti in tanti. Non me lo aspettavo, è stato bello scoprire questa solidarietà. Grazie a queste persone abbiamo potuto spostare tanti animali, e alla fine tutti sono stati messi in salvo".

La situazione ora è stabile, a patto però che non piova di nuovo: "Speriamo di cavarcela anche oggi. Abbiamo monitorato la situazione per tutta la notte, e io stessa sono andata stamattina molto presto. La strada era quasi pulita, ma il fiume era ancora molto alto, è al limite, ma se non piovesse più potremmo dire di aver scampato il pericolo".

Il problema si ripresenterà comunque alle prossime piogge, ed è questo che fa davvero paura alla volontaria: "Ogni volta che accadono episodi come questo ho paura, perché non possiamo controllarli e perché accadono all'improvviso: una attimo prima sembra che vada tutto bene e un momento dopo il fiume si riempie e non ci permette di passare. Non abbiamo mai verificato cosa potrebbe accadere se ci fosse una vera esondazione nel canile. Se il fiume fosse esondato solo 10 metri in più non ci saremmo salvati e non li avremmo salvati".

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