Un Cane Lupo Cecoslovacco è stato ripreso mentre veniva trascinato al guinzaglio dal finestrino di un'auto. È successo a Carpi, in Provincia di Modena, domenica 12 gennaio 2025 alle ore 16.30. L'auto procedeva sul cavalcavia dell’autostrada A22, nel tratto che collega i piccoli centri di Santa Croce e Cantone di Gargallo.
Nel video diffuso online si vede il cane mentre cerca di stare al passo con l'auto in curva. A riprendere la scena sono due giovani del posto che hanno inviato tutto il materiale alle Forze dell'Ordine.
Il video è stato realizzato da due giovani di Carpi che al Corriere della Sera hanno raccontato di avere anche cercato di fare accostare l'auto segnalando al guidatore la pericolosità di quell'azione. Le immagini mostrano una scena surreale: un Cane Lupo Cecoslovacco che corre al fianco di un'auto mentre il passeggero all'interno tiene il guinzaglio. Con queste modalità l'auto e il cane affrontano anche la curva del cavalcavia dell'A22. Quello che è successo a Carpi ha messo in pericolo la salute dell'animale e anche l'incolumità degli automobilisti che transitavano in quel tratto di strada, mettendo in luce un paradosso: la riforma del Codice della Strada non prevede aggravanti per chi causa incidenti con animali, ma solo per quelli causati da animali abbandonati.
Cosa rischiano le persone che trascinavano il cane dal finestrino
Il video, in cui è visibile la targa dell'auto, è stato inviato alle Forze dell'Ordine, e le persone alla guida ora rischiano una denuncia per maltrattamento di animale, reato per il quale è prevista la reclusione dai 3 a 18 mesi o una multa da 5 mila a 30 mila euro. Questa eventualità, tuttavia, non è così scontata, come spiega l'avvocato Salvatore Cappai, civilista ed esperto di diritto degli animali: «C'è una sicuramente una violazione della norma del Codice della Strada che stabilisce le modalità di trasporto di animali. Poi sarà l'autorità giudiziaria, a valutare se siano state commesse delle condotte che integrano il delitto di maltrattamento di animali».
Alla luce delle immagini circolate sui social, ad essere violato quindi è certamente l'art. 169 del Codice della Strada:
È vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri.
«Questa norma – sottolinea l'esperto – riporta l'unica modalità di trasporto possibile degli animali prevista dal Codice della Strada. Quella del maltrattamento è invece un'ipotesi di reato e dunque la sua valutazione spetterà all'autorità giudiziaria, che terrà conto del fatto nella sua interezza e, soprattutto, delle eventuali sofferenze a cui è stato sottoposto il cane». Ci sono poi altre previsioni che potrebbero aggiungersi alla violazione: «Potrebbero inoltre essere ravvisati ulteriori illeciti collegati al pericolo arrecato alla circolazione stradale».
Il paradosso è che le modifiche al Codice della Strada, pur prevedendo diverse aggravanti per chi abbandona gli animali, non ha cambiato nulla circa la conduzione pericolosa degli animali in strada. «Le modifiche hanno riguardato principalmente il reato dell'abbandono di animali collegato alla circolazione, oppure l'abbandono di animali che causa incidenti con feriti gravi o morti – rileva l'avvocato – Nel caso di Carpi non c'è abbandono ma trasporto irregolare. Questa fattispecie non è stata modificata e quindi non punisce diversamente da come sarebbe stato un anno fa».
Conduzione pericolosa dei cani in strada: i precedenti
Quello avvenuto a Carpi non è un caso isolato. Ciclicamente da Nord a Sud dell'Italia si assiste a conduzioni irregolari dei cani trasportati in strada al guinzaglio dalle auto oppure dai motorini. Un episodio simili si è verificato solo poche settimane fa nel Barese, dove il cane Rambo è stato trascinato in auto per diversi chilometri riportando gravi ferite alle zampe e anche alla pancia quando si è accasciato a terra, sfinito, durante la corsa.
Nel 2022 a Brugine, in provincia di Padova, un 68enne del posto ha agganciato il guinzaglio del cane alla portiera dell’auto e poi si è giustificato sostenendo che il cane, un Husky, «non voleva camminare». Ma scene del genere che periodicamente diventano virali sui social ne esistono diverse, e molte altre non arrivano neanche a ricevere l'attenzione pubblica a causa dell'assenza di video o di denuncia da parte dei testimoni.