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2 Gennaio 2025
15:24

Botti di Capodanno, animali feriti, uccisi o in fuga per lo spavento: «Ogni anno è una strage»

Nella notte tra il 31 dicembre 2024 e il primo gennaio 2025 potrebbero essere morti per cause riconducibili ai botti di Capodanno tra i 5 mila e i 30 mila animali, sia domestici che selvatici. Una strage che si ripete ogni anno, e alle quali si aggiungono le centinaia di cani e gatti scappati di casa per la paura e ancora dispersi.

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Sono migliaia gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita ogni anno per cause riconducibili ai botti esplosi durante i festeggiamenti del Capodanno. La forbice va dai 5 mila stimati dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ai 30 mila ipotizzati dal Partito Animalista Italiano sulla base dei feriti umani.

Nonostante diversi Comuni abbiano adottano nelle settimane precedenti al 31 dicembre delle ordinanze per vietare fuochi d'artificio e botti, proprio per proteggere animali e ambiente, ogni anno ci si ritrova a fare un tragico bilancio, come conferma anche l'avvocato Cristiano Ceriello, presidente del Partito Animalista Italiano: «Faremo un po' un check sull'operato delle amministrazioni comunali alla luce dell'obbligo di condurre controlli sui territori. I dati diffusi dal Viminale riguardano principalmente le grandi città con oltre 300 feriti, di cui 34 gravi. Il dato generale dei feriti umani è quasi triplicato rispetto al 2022 e abbiamo ragione di credere che sia lo stesso per gli animali».

A rimetterci non sono solo le persone, ma anche gli animali vittime di una strage silenziosa: «In proporzione, dove c'è un ferito umano ci sono almeno un migliaio degli animali morti, compresi selvatici, soprattutto uccelli. Quindi fare un calcolo è molto difficile, ma secondo le nostre stima parliamo di circa 30 mila animali compresi cani, gatti e uccelli», riferisce Ceriello alla redazione.

Animali feriti e dispersi durante la notte di Capodanno 2025: il tragico bilancio

Ogni anno dal primo gennaio in poi iniziano ad apparire sui social appelli di animali fuggiti di casa per la paura dei botti di San Silvestro. Segnalazioni arrivano anche alle principali realtà che si occupano dei diritti degli animale, come quella guidata da Ceriello.

«In questi giorni i cittadini ci stanno inviando moltissimi video e foto con le loro segnalazioni. Una arriva da Piacenza dove c'era addirittura il divieto di accendere i botti, ma lo stesso è avvenuto anche a Roma, abbiamo visto video di strade che sembravano scenari di guerra».

Ma a qualcuno è andata anche peggio: una cittadina di Sciacca, nell'Agrigentino, ha condiviso il dolore per la morte del suo gatto Thomas, deceduto poco dopo la mezzanotte a causa di uno scoppio improvviso. Dolore che si è trasformato in rabbia contro l'amministrazione cittadina che non ha vietato l'uso dei petardi la notte di Capodanno.

Proprio a Sciacca si è consumato l'ennesima incongruenza, spiega la volontaria Lav Silvana Fazio: «Il Comune ha scelto di non fare spettacoli con fuochi d'artificio, ma allo stesso tempo non ha emesso ordinanze per vietare la pratica ai cittadini, al contrario di tutti gli altri Comuni limitrofi che invece hanno istituito i divieti. Nonostante tutti gli appelli che abbiamo inviato come Lav non c'è stata apertura in questo senso».

Ma non è l'unico paradosso. Quello delle ordinanze e dei divieti dei botti è un mondo a sé pieno di contraddizioni. «Si tratta di una maniera complessa – chiarisce l'avvocato Ceriello – Non si può vietare la vendita dei botti, neanche le ordinanze possono. I sindaci per tutelare l'ordine pubblico possono vietarne l'uso per periodi limitati  di tempo, cosa che come abbiamo visto è quasi sempre fallimentare. Il Comune di Milano nel 2021 provò a vietare la vendita ma i commercianti presentarono ricorso al Tar e vinsero». Una scappatoia però c'è: «Indipendentemente dalle ordinanze se un cittadino cagiona un danno o determina una problematica all'ordine pubblico si può agire secondo l'articolo 703 del Codice penale relativo ad "Accensioni ed esplosioni pericolose". Gli strumenti quindi per attuare controlli più stringenti esistono».

Notte di Capodanno, gli animali scappano spaventati dai botti: gli appelli per ritrovarli

Il meticcio Pongo è scappato dalla sua casa nel Mantovano e ancora non è stato ritrovato: «Abbiamo girato ovunque in ogni ora della giornata. Non abbiamo ancora trovato Pongo. L’hanno visto già due volte tra Roncoferraro e Garolda. Ci siamo andati più volte ma non c’era. Le due aziende che ci sono hanno il mio numero nel caso lo vedessero ma ad ora nessuno di loro l’ha visto. Se conoscete qualcuno che vive in quella zona, condividete per favore», ha scritto la sua umana sui social in cerca di aiuto.

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Pongo, attualmente disperso

Stessa sorte è toccata anche a Stella, scappata dalla sua casa di Cittadella, nel Padovano, a seguito dell'esplosione dei fuochi d'artificio.

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Stella, scappata dalla sua casa nel Padovano

Appelli analoghi in questi giorni stanno inondando le bacheche virtuali di moltissimi gruppi cittadini locali. Alcuni però hanno già avuto un epilogo felice e sono stati riconsegnati alla loro famiglia, spesso grazie al microchip, uno strumento obbligatorio per legge che in caso di emergenza permette ai veterinari di risalire all'umano di riferimento, e quindi facilitare il ricongiungimento.

Cosa fare se il nostro animale domestico è scappato durante i fuochi di Capodanno

Se il tuo animale domestico è scappato durante la notte di Capodanno per paura dei botti è importante agire rapidamente per aumentare le probabilità di ritrovarlo. Ecco cosa fare passo dopo passo:

  1. Mantieni la calma: gli animali sono sensibili all’ansia dei loro umani di riferimento e il panico potrebbe solo complicare la situazione;
  2. Contatta canili e Asl: molto spesso, gli animali smarriti vengono raccolti da queste strutture. Anche le ASL possono essere utili, in quanto potrebbero aver ricevuto segnalazioni di animali trovati;
  3. Controlla i luoghi abituali: gli animali domestici, specialmente quelli che si spaventano facilmente, tendono a rifugiarsi nei posti che frequentano abitualmente, come il giardino, il parco vicino o il quartiere in cui vivono. Fai delle ricerche approfondite nelle zone che conoscono bene;
  4. Diffondi la notizia: scrivi nei gruppi locali di Facebook o tramite WhatsApp. Pubblica foto recenti del tuo animale e tutte le informazioni utili, come la razza, l’età, e eventuali segni distintivi. Se possibile, distribuisci volantini nella zona;
  5. Contatta i rifugi e le associazioni locali: a volte, gli animali smarriti vengono trovati da persone che li portano in rifugi o associazioni animaliste. Non dimenticare di avvisarli e di lasciare i tuoi dati di contatto;
  6. Non perdere la speranza: alcuni animali possono essere trovati anche dopo qualche giorno, assicurati quindi di verificare frequentemente le segnalazioni e rispondere prontamente a chiunque possa avere informazioni utili.

La cosa più importante però la prevenzione. Se l'animale è scappato spesso vuol dire che la casa non era adeguatamente messa in sicurezza. Per evitare che capiti di nuovo cerca sui canali delle principali associazioni di tutela animale come Enpa e Oipa i decaloghi per evitare che il cane abbia paura o si abbandoni alla fuga.

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