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22 Ottobre 2024
16:24

Assalto ai veterinari a suon di botte: così non si aiutano gli animali e si massacrano i veri volontari

Il caso dell'aggressione ai veterinari del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali a Napoli può servire solo a una cosa: dare spazio e risalto ai veri volontari: persone dall'alto profilo etico e morale da cui dipende il benessere e la tutela dei cani e dei gatti randagi in assenza di politiche concrete da parte degli enti locali.

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A suon di "mazzate" sugli umani mentre aborriscono la violenza sugli animali. A suon di accuse urlate insieme alle botte, perché la forza delle parole non basta quando sono dettate dall'ignoranza.

Attenzione, piccolo allert iniziale per evitare fraintendimenti: i criminali che hanno assalito i veterinari e gli studenti del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali a Napoli sono da definire semplicemente come tali. E il luogo in cui è avvenuto l'assalto brutale nulla ha a che fare con il fatto di per sé, ma riguarda la situazione su un determinato territorio (leggi tutto il Centro Sud e non solo la Campania) in cui la tutela dei cani e dei gatti liberi e la gestione del fenomeno del randagismo è basata principalmente sulla forza immane che i veri volontari continuano a mettere in campo nell'assenza o a causa delle carenze delle istituzioni locali.

Ecco, è bene sottolineare subito entrambe le cose perché cadere nel tranello dello spostare l'attenzione su dove i fatti sono accaduti fa generare un'altra forma di violenza – tipica sui social – che si chiama, semplicemente, razzismo.

Detto ciò è però necessaria una fotografia di questa parte di Paese in cui oggi ancora di più bisogna dare merito a chi veramente può definirsi "volontario animalista", un'immagine chiara che descriva esattamente la fatica quotidiana che persone di alto profilo etico e morale compiono nel tutelare il benessere degli animali ogni giorno.

In questo scatto rientrano non solo persone che operano sul territorio prendendosi cura di cani e gatti che non hanno riferimento umano ma anche professionisti come quelli che ieri sono stati assaliti e che prestano la loro opera, anche a titolo gratuito, ogni volta che vi è la necessità senza nemmeno comunicarlo in alcun modo. A differenza proprio di persone come quelle che invece hanno compiuto l'aggressione e che puntualmente usano i social per mostrare che sono loro "i buoni" e continuare a far credere che ciò che fanno è corretto, anche alzare le mani «perché non ne possiamo più e ci hanno ucciso il cane».

Di questo bisogna parlare oggi, mentre si aspetta che la magistratura faccia il suo dovere per fare in modo che chi ha alzato non solo la voce venga perseguito: evidenziare chi sono i veri volontari per non rischiare che tutti vengano poi macchiati dal fango generato da quella che è stata l'azione squadrista di pochi.

In tutta la regione, come in altre parti d'Italia (dal Lazio in giù in particolare), ci sono anime silenziose che si danno da fare per contribuire alla salvaguardia di animali che non afferiscono a nessuno e del cui destino poco interessa a chi dovrebbe badare a loro. Il randagismo, di per sé, è un problema se non viene concepito come un fenomeno da conoscere e integrare, ove possibile, con la società umana creando cultura e dando accesso gratuito alle cure e al cibo per chi segue gli animali sul territorio.

Per quanto riguarda l'ospitalità all'interno di canili, poi, è ora che si rispetti del resto il dettato originario della Legge quadro che nasceva con le migliori intenzioni. Il legislatore, nel lontano '91, aveva ideato un sistema in cui le strutture dovevano essere luoghi di passaggio finalizzati alle adozioni. Ma il sistema è collassato e oggi si assiste a uno scempio con aste al ribasso e veri e propri lager in cui gli "ospiti" sono condannati al "fine pena mai" nella maggioranza dei casi.

Oltre alla piaga dell'abbandono, poi, in assenza di campagne di informazione e sensibilizzazione, il dato di fatto è che i cani e i gatti liberi sono anche frutto di cucciolate di soggetti non sterilizzati e manco microchippati. Nella parte centro meridionale del nostro Paese, così, vi sono ancora tanti individui in giro per le campagne e le periferie che o non sono lasciati in pace nel momento in cui sono pure seguiti dai volontari, oppure vengono trattati alla stregua di oggetti da lasciar morire nei box.

Questi animali, come le persone che operano per la loro tutela, hanno in comune sicuramente qualcosa di più oltre all'affetto reciproco, purtroppo: sono in balia della sciattezza con cui le politiche di benessere animale continuano ad essere (non) applicate. Basti pensare al caos che si è generato recentemente quando le prime linee guida per la nuova regolamentazione sulla registrazione dei cani nell'anagrafe campana rischiavano di fare saltare il sistema di gestione, mettendo sotto scacco proprio i volontari.

Solo da pochi giorni il Comune di Napoli ha finalmente nominato una Garante dei diritti degli animali, Francesca Rusciano. Un ruolo che, ricordiamo, è a titolo gratuito e che da quando si è insediata la Giunta Manfredi era rimasto vacante. Proprio al Sindaco, del resto, afferiscono tutti i randagi sul territorio cittadino ma ora Rusciano inizia il suo percorso a Palazzo San Giacomo ancora più in salita: spetterà a lei sicuramente prendere una posizione pubblica per quanto accaduto (per ora ha solo scritto «inaccettabile», a commento di un post sul suo profilo Facebook su quanto accaduto). Ma soprattutto le toccherà portare le istanze degli attivisti, tra associazioni locali e personalità riconosciute come autorevoli sul territorio locale, a un livello più alto di attenzione.

Questo compito, alla fin fine, non è complicato se ci si riflette un attimo: siamo a un punto in cui gli animalisti locali, che oggi vengono pure dipinti tutti come violenti e "fuori di testa" a causa di quei pochi che sono arrivati alla cronaca nazionale per la loro violenta stupidità, chiedono in fondo "poca cosa" rispetto a quanto servirebbe, perché non serve altro che il minimo dell'attenzione da dedicare al mondo degli animali.

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