![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/02/Seagull-Go1-Copia-1738846353069.jpg?im=AspectCrop=(16,9);Resize,width=638;)
Immaginate di passeggiare in spiaggia o su un lungomare, smartphone alla mano, pronti a "catturare" creature affascinanti. No, non stiamo parlando dei famosi Pokémon, ma delle tante specie di gabbiani che popolano le nostre città e le nostre coste. Nasce così Seagull GO, un innovativo progetto di citizen science ispirato al celebre gioco Pokémon GO, ideato e coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e a cui tutti possono partecipare, contribuendo così a studiare l'etologia dei gabbiani.
In questa avventura, il Professor Oak del mondo Pokémon lascia il posto direttamente ad Anton Dohrn, zoologo tedesco e fondatore dell'omonima Stazione Zoologica di Napoli, che guida i partecipanti nell'esplorazione delle diverse specie di gabbiani presenti in Italia. L'obiettivo? Studiare le capacità cognitive e il comportamento di questi uccelli attraverso le osservazioni di birdwatcher, appassionati e semplici cittadini, trasformando il nostro territorio in un grande laboratorio di etologia a cielo aperto.
Perché studiare i gabbiani? Risponde l'esperto
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/02/Screenshot-2025-02-06-alle-13.54.41.jpg?im=Resize,width=638;)
Rosario Balestrieri, ornitologo della Stazione Zoologica Anton Dohrn, spiega come nasce questo progetto: "Abbiamo scelto i gabbiani, poiché anche se sono stati storicamente sottovalutati per le loro capacità cognitive, di recente alcune ricerche hanno mostrato comportamenti sorprendenti e una grande capacità di questi uccelli di osservare le nostre abitudini per utilizzare al meglio le risorse e l'ambiente urbano." La scelta dei gabbiani è stata naturalmente anche influenzata dalla facilità con cui ci si può imbattere oggi in questi uccelli.
Questi uccelli sono ormai facilmente osservabili anche nelle nostre città, soprattutto i gabbiani reali, che spesso mostrano comportamenti vistosi, nuovi e inaspettati che vengono messi in atto proprio sotto i nostri occhi. Basta un po' di attenzione e uno smartphone per documentare tutto. Come sottolinea Balestrieri: "Grazie ai gabbiani, il mare, la costa e le città possono diventare un grande laboratorio di etologia per le persone che vorranno aderire a questo progetto."
Come partecipare a Seagull GO
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/02/Screenshot-2025-02-06-alle-13-1738846409909.jpg?im=Resize,width=638;)
Ma come funziona Seagull GO? I partecipanti, armati di smartphone o fotocamere, possono osservare e registrare i comportamenti dei gabbiani e inviarli ai ricercatori, contribuendo così alla raccolta di dati preziosi per la ricerca scientifica. È possibile farlo inviando tutto via mail oppure caricando i video su un album condiviso. Tutto è comunque spiegato sul sito ufficiale del progetto, dove ci sono anche le istruzioni accompagnate da grafiche molto accattivanti su quali comportamenti evitare e a quali invece stare più attenti, ovvero i comportamenti innovativi: un preda insolita, l'utilizzo di strumenti, un'abitudine curiosa o strana.
Piero Aoodio, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn, evidenzia l'importanza di queste preziose osservazioni per scoprire le straordinarie capacità di adattamento comportamentale dei gabbiani: "La capacità di innovare è tra gli aspetti più emblematici dell'intelligenza, tanto nell'uomo quanto negli animali. Osservando la capacità di innovare nelle altre specie, andiamo ad aggiungere un tassello fondamentale per lo studio dell'intelligenza all'interno del regno animale."
L'importanza della citizen science, la scienza fatta dai cittadini
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/38/2025/02/Saurona-24.jpg?im=Resize,width=638;)
La citizen science, o scienza partecipata, permette di coinvolgere chiunque nella raccolta di dati e nel processo scientifico, offrendo un'enorme risorsa sia ai ricercatori che alla comunità. Valerio Elia, dottorando in Humanities and Technologies all'Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, sottolinea: "Mettere la ricerca alla portata di tutti significa demolire la torre d'avorio in cui si nasconde la scienza; significa restituire la scienza alla comunità, renderla un valore quotidiano, accessibile, un processo a cui ciascuno possa dare il proprio contributo."
Partecipare a Seagull GO è poi molto semplice: basta uno smartphone, tanta curiosità e voglia di osservare. Anche una semplice passeggiata può trasformarsi in una missione scientifica sul campo, contribuendo così alla conoscenza e alla conservazione della biodiversità che ci circonda. Per maggiori informazioni e per unirvi a questa avventura, basta visitate il sito ufficiale del progetto. Seagull GO ci aiuterà a scoprire il mondo dei gabbiani: uccelli affascinanti e spesso fraintesi che, con con l’aiuto di tutti, possono rivelare ancora molti segreti.